Quantcast
×
 
 
13/08/2019 07:15:00

Crisi di governo, i partiti studiano le mosse. Pd sempre spaccato

 Elisabetta Casellati, presidente del Senato ha convocato per oggi alle 18 la conferenza dei capigruppo.
Niente vacanze per i senatori che dovranno affrontare la crisi del Governo, dunque del Paese. Tutti a Roma.


Luigi Di Maio ieri ha riunito i suoi. Il Partito Democratico sta vivendo la sua seconda spaccatura: da una parte i renziani con i gruppi parlamentari, dall’altra parte Nicola Zingaretti, segretario nazionale, con il partito.

 


Dall’implosione all’esplosione dei dem, Carlo Calenda e buona parte del Pd vuole andare al voto e scongiurare l’asse con i grillini per dare vita al Governo Istituzionale. Matteo Renzi lavora nel verso opposto ed è pronto a chiedere a tutte le forze politiche uno scatto di buon senso per il bene del Paese. Del resto i renziani non hanno un contenitore e non hanno nemmeno i numeri per poter andare alle urne. Le liste allestite da Zingaretti non lascerebbero scampo, a cominciare dalla Sicilia.


Chiaro Calenda nel suo affondo contro Renzi: “La scissione nel Pd già c'è. Ormai è un dato di fatto. Renzi ha fatto un'intervista, non solo facendo zompare per aria il Pd ma anche facendolo diventare argomento di conversazione al posto della crisi di governo. Il tutto senza fare una telefonata a nessuno. E questo aveva detto che avrebbe fatto il senatore semplice e che non avrebbe parlato per due anni... pensa se parlava". 


Renzi è pronto alla scissione, il nome c’è: “Azione Civile” ma qualcosa non quadra. Si tratta dello stesso movimento che creò Antonio Ingroia per le elezioni del 2013, con tanto di registrazione e di sito web.


Tuttavia Renzi in Parlamento non potrà formare i gruppi né con questo né con altri nomi, simbolo non presente alle ultime elezioni.
Matteo Salvini, nel frattempo, cerca gli alleati di centrodestra, da Silvio Berlusconi a Giorgia Meloni.
L’alleanza è già risultata vincente per le elezioni regionali.


Vola ad Arcore Gianfranco Miccichè, commissario regionale di Forza Italia, il vertice riguarda proprio la crisi di governo. Si chiede una alleanza chiara a Salvini, senza colpi di scena.


In fermento anche il governo regionale, targato Nello Musumeci, pronto a schierarsi accanto alla coalizione di centro destra per le elezioni nazionali.
Sembra un bollettino da calura estiva, è solo un pessimo esempio di una politica che non ha più nulla da raccontare.


La crisi, dunque, verrà calendarizzata.