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25/09/2019 06:00:00

Marsala 2020, Giulia Adamo: "Cerco qualcuno che si batta con cuore, passione e cervello"

Giulia Adamo sarà prossimo sindaco di Marsala, sarà di nuovo in campo?

No, sono qui solo per dire che la città si deve svegliare. A far fuori un sindaco non ci vuole niente. Non sono andata via io. Sono stata sempre eletta, circondata dall’affetto degli elettori della provincia e dei marsalesi. Poi un’accusa assurda, avevamo bloccato i finanziamenti all’istituto sordomuti che dichiarava 100 sordi e ne aveva nove, e su questo ho avuto prima una condanna e poi una assoluzione e mi sono dovuta dimettere. Non è che ci si dimette e si fa fuori una persona e si fa fuori una città. In per un po’ sono stata zitta, mi sono riposata, ho l’età per andare in pensione, ma ci sono delle cose che mi fanno arrabbiare. Mi auguro di trasmettere questa indignazione ai marsalesi. Partirei da una notizia che avrebbe dovuto far altare in aria i marsalesi. La notizia è che il porto di Favignana è stato finanziato per venticinque milioni di euro per mettere in sicurezza i porti di Favignana e Marettimo. Fatto che, come ho sempre detto e sempre ho dimostrato, non è che non ci sono i soldi, non ci sono soldi da sperperare, ma ci sono soldi da investire in opere pubbliche. C’è però una piccola necessità, bisogna avere il progetto esecutivo.

Adamo, parliamo appunto di porto, lei dice di quanto ricevuto da quello di Favignana ma c’è stato anche un annuncio che riguarda quello di Marsala per le opere di messa in sicurezza.

A Marsala sono stati concessi 800 mila euro, una cifra per fare ridere i polli. Per dare un’aggiustata e basta. Io mi sono dimessa dalla Regione per fare come avevo fatto per la provincia, e volevamo fare il porto per la nostra città e in quell’anno e mezzo abbiamo lavorato al progetto esecutivo. Contemporaneamente c’era il progetto della Myr, con la quale c’è stata una battaglia incomprensibile. Io ho avuto sempre un piano, che era quello della messa in sicurezza del porto. All’interno di questo progetto, ben vengano i privati, la Myr e chiunque  voglia investire. Ho trovato il progetto della Myr e al tavolo dove erano sedute tutte le istituzioni e i progettisti della Myr, con la quale si è arrivati ad un accordo. Ci fu pure un pranzo offerto da Ombra che era contento perché finalmente partivamo con il porto e i due progetti, tra i quali quello di messa in sicurezza andava avanti. Poi sono stata costretta a dimettermi, arriva il commissario che continua l’iter. Poi arriva la nuova amministrazione Di Girolamo ma loro non chiedono nulla, passano due anni e non si sa più nulla. Scopriamo che il Ministero ha scritto più volte al Comune, chiedendo l’ultimo documento dopo il quale il progetto è cantierabile. Il documento del comune, in pratica, dove si dice che questi lavori sono indifferibili e urgenti. Un qualcosa di una banalità unica, visto che ogni giorno la Capitaneria scrive che il porto sta naufragando. Il Ministero continua scrivere dicendo e il Comune non risponde e il Ministero dice, se continuate a non rispondere saremo costretti a bocciare il progetto. Nessuno risponde, viene detto che entro 60 giorni dal decreto che lo boccia si può fare opposizione e nessuno fa nulla. Non si capisce nell’interesse di chi e di che cosa l’amministrazione che ha un progetto ormai definitivo, dice no, non mi interessa. Si diceva che non c’erano soldi, non è vero, visto che ora i soldi ci sono. Se Favignana ha avuto uno stralcio esecutivo di 25 milioni di euro, il Comune di Marsala avrebbe potuto avere i suoi 49 milioni per il porto.

Il progetto dunque c’è, è bloccato dal disinteresse del Comune di Marsala. Il sindaco cambia tante versioni sulla vicenda e fa capire che non ne sa molto, né lui né i tecnici comunali.

Il sindaco ha detto per anni che il progetto non esisteva, fino a quando io ho presentato questa relazione dettagliata, con tutto il lavoro svolto che ho presentato all’assessore regionale Marco Falcone. A quel punto l’assessore ha scritto al sindaco e quest’ultimo dice di non aver risposto all’assessore e che gli parla solo al telefono. Il sindaco si vergogna talmente tanto di quello che ha scritto che dice di avere parlato solo al telefono, in realtà non è così, come ho dimostrato, trovando la lettera alla Regione. Così il sindaco dice che il progetto c’è ma che è incompatibile con quello della Myr. Ammesso e non concesso che il pubblico si deve adeguare a quello privato, questo passaggio c’era già stato e si doveva portare avanti la messa in sicurezza del porto pubblico e la realizzazione di quello privato della Myr. In consiglio comunale, però, a quel punto, viene portato un altro progetto che li rendeva incompatibili. Con questo progetto il porto muore. Noi avremmo raggiunto un risultato da guinness dei primati con un porto che, invece, viene declassato a semplice porto turistico. Io mi pongo il quesito, come mai è successo tutto questo e perché?

Giulia Adamo, anche quel progetto di messa in sicurezza del porto aveva dei buchi come quello della posidonia, cancellata con un tratto di penna.

Una delle cose assurde su cui io vorrei che ci fosse un’indagine. Ad un certo punto la Myr denuncia e sostiene che il progetto pubblico è irrealizzabile perché poggia sulla posidonia. E’ una sciocchezza, perché in nessuna parte del mondo quando c’è la posidonia si chiude il porto. Quando c’è la posidonia si fanno degli studi per impattare il meno possibile come era nel nostro caso. La volontà di bloccare il progetto c’è sempre stata.

La cosa è diversa, però, allora fu falsificato uno studio sulla posidonia.

Ma questa è una sciocchezza dell’altro mondo. E’ una bugia senza senso. Lo studio sulla posidonia serve per dimostrare che il nostro mare è pulito. La posidonia non è una tragedia. Quando c’è si fanno i porti, si aggiustano, si fa manutenzione ai porti.

Su questo siamo d’accordo, il problema è che fu falsificato lo studio.

Dopo la denuncia della Myr sul fatto della posidonia si era bloccato il progetto. Io a quel punto sono andata in Procura e ho chiesto il dissequestro degli atti che sono stati avallati dal Ministero con la Via Vas e le altre autorizzazioni.

Giulia Adamo non ha la sensazione che la città sia apatica e non si sveglia su questo tema del porto perché è stanca di anni e anni su questo fronte, di liti, tensioni e che forse abbiamo consumato un po’ tutti la pazienza e l’interesse che potevamo avere per questo argomento?

Io volevo ricordare che un anno dopo la mia elezione, ho firmato un accordo di piena soddisfazione con la Myr e la città era in possesso di un progetto esecutivo, approvato da tutti gli enti, che prevedeva il finanziamento di 48 milioni di euro e in più la Myr aveva avuto approvato il suo progetto. La città sa che c’è una politica seria e porta avanti le cose. Deve stancarsi ora di fronte ad un’amministrazione che prima dice che c’è un progetto che non esiste e di fronte ai fatti dice che c’è una incompatibilità tra i progetti.

Magari su questo il sindaco risponderà.

Come si risponde a questo. Io sarò ben lieta di farlo anche con un dibattito. Mi rivolgo ai cittadini e anche alle forze sociali, non può essere che la città sia morta in questo modo. Io ho la mia età, ho fatto la mia parte, e da cittadina che ha lavorato ad alcune cose continuerò a fare la mia parte.

Giulia Adamo, preso atto che non si candida a sindaco. Lo ha detto esordendo in questa intervista. Dell’aeroporto cosa ci dice, è soddisfatta di come sta andando?

Intanto faccio gli auguri per questo nuovo volo Trapani Napoli, speriamo che vada bene. Io qualche anno fa ho fatto funzionare l’aeroporto utilizzando un regolamento europeo, che dice: quando un aeroporto si trova in una zona periferica, non è servito da treni ecc. e quando si trova in una zona che si deve sviluppare economicamente con il contributo di quell’aeroporto, si stabiliscono alcuni collegamenti e con una gara d’appalto alla quale partecipano anche le grandi compagnie aeree e a quel punto arrivano dei finanziamenti dall’Unione Europea. Questa cosa ci consentirebbe di avere delle certezze. Noi abbiamo fatto con Roma e Milano che ti mettono poi in collegamento con il mondo.

Adamo, è a disposizione della città per le prossime amministrative?

Certo, sto cercando qualcuno che si batta, che ci metta cuore, passione, cervello. Una città come la nostra che ha delle risorse importanti deve volare in alto. Sono completamente a disposizione.

A dicembre ci sarà la sentenza per il processo “spese pazze” dove è imputata. Come vive questa attesa?

Con grande serenità, speriamo che vada bene altrimenti faremo appello, come sempre. Oggi contro di me c’è un processo di diecimila euro di spese di rappresentanza fatte in cinque anni, a fronte del fatto che avrei potuto avere un’indennità importante. Assieme a me ci sono tutti i presidenti e lo dico con rispetto. Quasi per tutti è la stessa cosa, somme modeste che rientrano in quel 10%. Io nella mia vita mi sarei aspettata attacchi della mafia, del sistema politico ma una tempesta giudiziaria, per come ho sempre lavorato, non me lo sarei aspettata.