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23/10/2019 09:11:00

Erice, indagini e polemiche. La replica di Mannina e Manuguerra alla maggioranza

 Continuano le polemiche ad Erice, comune travolto da diverse inchieste giudiziarie in corso. Mentre la sindaca Toscano è indagata per abuso d'ufficio, due consiglieri di minoranza, Alessandro Manuguerra e Simona Mannina, sono finiti  coinvolti in un'inchiesta per voto di scambio politico - mafioso. Manuguerra è indagato con il padre Luigi. Mentre Mannina non è indagata, ma è indagato il padre Vito.

La maggioranza consiliare e gli assessori, con un durissimo documento, che potete leggere cliccando qui, hanno chiesto le loro dimissioni.

"Apprendo con dispiacere, al livello di rapporti personali, il documento firmato dai consiglieri comunali di maggioranza e dalla Giunta ericina soprattutto nelle persone della Angileri MariaPia, Di Marco Giuseppe Vincenzo, De Vincenzi Luigi e Genco Paolo, soprattutto perché da ogni luogo è stata dichiarata la mia estraneità ai fatti tanto che la sottoscritta non risulta neanche indagata - dichiara Mannina -. Mi dispiace a livello personale perché, seppur avendo posizioni politiche contrapposte, ho sempre avuto con gli stessi un rapporto di cordialità che sfiorava l'amicizia, mia pura illusione e me ne dispiace perché a molti di loro ho confidato di essere in attesa, già al sesto mese di gravidanza, ricevendo dagli stessi abbracci, baci e parole di vicinanza. Sapendo il mio stato e la totale estraneità mi rendo conto che la mia inesperienza non è solo politica ma anche nei rapporti umani, provo profonda indignazione per loro. Il mio stato di salute, posto che prima di tutto sono una donna e poi un personaggio politico, mi impone di prendermi qualche giorno di riposo per pensare a me e alla mia creatura ma certa della estraneità ai fatti anche di mio padre, non appena verrà chiarita la sua posizione, valuterò insieme alla mia famiglia e ai miei legali di chiedere tutti i danni subiti, non solo di immagine ma anche morali. Una cosa è sicura non mi dimetterò perché certa della nostra estraneità e con il tempo molti dovranno chiedermi scusa".

"Da 12 anni combatto il sistema politico di Erice e di tutta la legalità da loro sempre acclamata e professata in questi anni ci sono stati risultati discordanti, basta vedere tutte le indagini che ci sono con l'arresto di un assessore di questa amministrazione - dichiara Alessandro Manuguerra, sospeso da Fratelli d'Italia  -.  Stanno cercando ancora una volta di distruggermi. Prima lo hanno fatto con mio padre, dopo con mia sorella e siamo usciti vincitori, oggi mi ritrovo in prima persona a subire questa vicenda, dimostrerò la mia estraneità a qualunque tipo di accusa e sono pronto a mettere in gioco la mia VITA per dimostrare la mia onestà. Per quanto riguarda il domumento della maggioranza lo prevedevo e immaginavo, da quella parte non ci sono amici o gente che pensa con la propria testa ma solo soltanto Soldatini politici che non brillano di luce propria.  So che mi sono esposto molto e ho portato verità ad Erice che nessuno era mai riuscito a trovare. Lotterò fino all'ultimo per far capire chi sono. Sono pronto a tutto! Grazie a tutte le persone che mi sono state vicine in questi giorni, metterò tutto in ordine e non mi dimettero'mai!!! Sono altri che lo devono farlo...Perché i Manuguerra non hanno fatto niente".