È terminata l'odissea per le 104 persone a bordo della Ocean Vikings, la nave dei team Sos Mediterranee e Medici senza frontiere. Sono rimasti 12 giorni in mare in attesa che le venisse dato un porto sicuro dove sbarcare. Sono 41 minori (27 maschi e 14 femmine); 14 hanno meno di 15 anni e ci sono due bambini piccolissimi.
Tra questi circa 30 sarebbero i minori non accompagnati. Due le donne incinte. La maggior parte dei migranti a bordo proviene da Costa d'Avorio, Mali e Bangladesh, una parte minoritaria da Niger, Nigeria, Sudan, Guinea ConaKri e Camerun. Martedì sera lo sblocco della situazione con l'assegnazone del porto di Pozzallo alla Ocean Vikings - Pozzallo dove è arrivata ieri mattina. Mare finalmente calmo, nemmeno un filo di vento. Una manna dopo alcuni giorni di forte scirocco e mare agitato.
La Ocean Viking ha atteso qualche ora al largo di Pozzallo prima di entrare in porto: ma il peggio ormai è passato. A bordo la consapevolezza e la rassicurazione di essere arrivati in Italia e non in Libia, dove i migranti avevano il terrore di essere riportati. «Erano molto provati anche dal precedente viaggio; a bordo abbiamo provato a rendere confortevole la permanenza. Ma ci sono stati giorni di mare e vento e molti di loro hanno sofferto il mal di mare, i bambini non mangiavano le mamme erano ancora più preoccupate», ha raccontato Luisa Albera, Search and rescue coordinator, di Sos Mediterranee. Poi l'incertezza del porto sicuro dove approdare.