Le organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria di Trapani sono sul piede di guerra. Motivo del malcontento, la prossima riapertura del padiglione Tirreno delle carceri Pietro Cerulli. Un nuovo reparto nonostante la cronica carenza di personale più volte denunciata dai sindacati ma rimasta ancora irrisolta.
“Una riapertura – si legge in una nota diramata dalle organizzazioni sindacali di categoria – decisa in fretta e furia con tanto evidenti quanto preoccupanti carenze, che dovranno essere gestite esclusivamente da chi in trincea si troverà ad operare”. “È doveroso ricordare, in merito, - prosegue la nota - che il personale di polizia penitenziaria delle carceri di Trapani, nella primavera di quest’anno, aveva già attuato una potente azione di protesta, in ragione della gravissima carenza di personale, ed infatti, a seguito di questa massiccia mobilitazione - che ha visto addirittura l'interessamento personale del prefetto - aveva avuto assicurazioni che detta struttura penitenziaria avrebbe ricevuto l’attenzione necessaria”. Il Dipartimento legittimava le rivendicazioni, predisponendo un massiccio piano di incremento di unità. “ Oggi, però, - denunciano i sindacati - si scopre che, probabilmente, le unità assegnate nel settembre scorso non solo non sono sufficienti a calmierare il dissanguamento di poliziotti di Trapani, ma addirittura si pretende di riaprire un nuovo reparto!” economico della Nazione. “Riteniamo - senza allarmismo ma con profonda preoccupazione – conclude la nota - che la situazione sia davvero diventata inaccettabile. Per tali ragioni in data 18.11.2019,precisamente dalle ore 9 alle ore 14, si terrà un sit-in di protesta dinnanzi al penitenziario “Pietro Cerulli” .