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01/12/2019 06:00:00

L'indagine sulle scommesse nel calcio "I treni del Gol" e le partite del Trapani sospette

 Si chiama “Treni del Gol” l’indagine siciliana, ma in realtà estesa in tutta Italia, che riguarda le scommesse legate al mondo del calcio e che ruota attorno all’imprenditore e uomo d’affari maltese Yorgen Fenech, di 38 anni, tra l’altro già arrestato perché coinvolto nell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia uccisa il 16 ottobre del 2017 con una bomba piazzata sulla sua auto.

Fenech sarebbe l’ideatore di una vera e propria associazione per delinquere finalizzata nella costituzione sul territorio nazionale di una organizzazione finalizzata all’illecita accettazione e raccolta anche per via telematica, di scommesse.

Tre le partite del Trapani sospette e l'indagine su Terlizzi - Tra le diverse partite considerate truccate vi sono diversi incontri del Trapani Calcio e in particolare: Trapani – Catania del 16 novembre del 2014 finita 4-1; Crotone – Trapani e Cittadella – Trapani del 31 gennaio 2015. Tra gli indagati c’è l’ex presidente del Calcio Catania Nino Pulvirenti, accusato, insieme ad uno degli indagati Giovanni Luca Impelizzari, di aver corrotto con 40 mila euro il calciatore Christian Terlizzi del Trapani in occasione della partita di Serie B 2014. E lo stesso calciatore del Trapani, è accusato di aver accettato “l’offerta di denaro o di altra utilità o vantaggio e comunque compiuto atti fraudolenti idonei al raggiungimento di un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione sportiva, favorendo la vittoria della squadra del Catania ai danni di quella del Trapani”.

Le altre partite truccate - Oltre a Catania-Trapani, nel mirino della magistratura sono finte anche le partite, risultate truccate di serie A, Catania – Atalanta; Parma – Livorno; Napoli – Verona e Udinese – Sampdoria, disputatesi in data 17 e 18 maggio 2014 e Sampdoria – Chievo (27.4.2014) ; Avellino – Reggina; Brescia – Juve Stabia di Serie B (24 e 25 maggio 2014) nonché Catania – Perugia.

L'organizzazione e le piattaforme usate - In pratica in assenza dell’autorizzazione necessarie per le scommesse, l’organizzazione mediante la costituzione e direzione di società aventi ad oggetto la gestione delle piattaforme di gioco con sede in territorio maltese, prive di concessione in Italia da parte dei Monopoli di Stato; organizzazione strutturata sul territorio italiano in modo piramidale e che si occupava, con la mediazione di agenti commerciali e la relativa costituzione di un network di agenzie dislocate sul territorio (punti di raccolta delle scommesse), della capillare raccolta ed accettazione sul territorio nazionale di scommesse per conto dei predetti siti internet, distribuendo il provento delle giocate effettuate dagli utenti finali, dedotte le vincite.

Gli altri indagati dalla Procura di Catania - Nell’inchiesta, compreso Fenech, ci sono indagati: Fabrizio Crimi, 52 anni di Messina; Giovanni Luca Impellizzeri, 48 anni di Catania; Salvatore Luca Paolo Antonucci, 41 anni di Catania; Antonio Ricci, 43 anni di Bari; Riccardo Tamiro, 46 anni di Reggio Calabria; Antonino Pulvirenti, 57 anni di Catania; Luca Brescia, 45 anni di Catanzaro; l’ex calciatore Christian Terlizzi, 40 anni di Roma; Luigi Discornia, 45 anni di Bari; Giacomo Antonio Pennisi, 55 anni di Acireale.

L’associazione per delinquere, per la Procura, è composta da Crimi, Impellizzeri e Ricci, individuati come promotori ed organizzatori dell’associazione, quali gestori delle piattaforme di gioco, con il potere di determinare le provvigioni e le “affiliazioni” alle predette piattaforme, l’accettazione delle scommesse e in talune occasioni il pagamento delle vincite quando queste erano di importo elevato; Tamiro, quale collaboratore e consulente dell’Impellizzeri; Discornia, quale soggetto di riferimento dell’organizzazione per le analisi di profittabilità del volume di gioco effettuato dalla rete di agenzie; Antonucci e Brescia, quali collaboratori dell’Impellizzeri nei rapporti con i titolari dei punti di raccolta delle scommesse delle piattaforme di gioco, provvedendo ai conteggi e disponendo i rientri delle varie agenzie.

L'altra operazione contro le scommesse truccate  - E' di appena una settimana fa l'indagine della Polizia Postale di Catania che si è conclusa con l'ordine del Gip di Catania e gli arresti domiciliari di Andrea Leanza, 39 anni, titolare di un centro scommesse, Rosario Cavallaro, di 39, dipendente ditta privata e del calciatore Giordano Maccarrone, 29 anni, nato a Catania ex del Bisceglie e che ora gioca nel Foggia in serie D. L’indagine della Polizia postale di Catania “Corner bet” ha preso l’avvio dopo la denuncia del titolare una agenzia di scommesse di Catania secondo cui attraverso accessi informatici abusivi gli erano stati sottratti migliaia di euro da alcuni suoi conti.

Nel corso delle indagini per la frode informatica, che ha successivamente portato a individuare altri indagati, sono emerse responsabilità per frode in competizioni sportive. Sono almeno tre gli incontri calcistici dello scorso campionato in cui è stato accertato l’interesse degli arrestati: Trapani-Bisceglie, Rende-Bisceglie e Bisceglie-Sicula Leonzio.