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20/12/2019 06:00:00

Omicidio di Nicoletta, Bonetta sta male: slitta al 2020 la sentenza

13,00 - Carmelo Bonetta sta ancora male. Oggi si doveva tenere una nuova e forse ultima udienza per il processo che si tiene a Marsala, dove Bonetta è imputato per l'omicidio di Nicoletta Indelicato.

Invece Bonetta sta ancora male, dopo quello che è successo lunedì scorso in udienza, nell'altro processo, che si tiene a Trapani, e pertanto tutto è stato rinviato al 7 Febbraio.

07,00  - E' prevista questa mattina davanti al gup di Marsala, Francesco Parrinello, la nuova udienza del processo abbreviato che  vede imputato Carmelo Bonetta, reo confesso dell’omicidio di Nicoletta Indelicato, la venticinquenne marsalese uccisa la notte tra il 16 e 17 marzo e il cui corpo è stato ritrovato, dopo la confessione dello stesso Bonetta, in un vigneto di contrada Sant'Onofrio. Dell'omicidio è accusata anche Margareta Buffa, la 30enne è imputata nel processo che si sta svolgendo davanti alla Corte d'Assise di Trapani. Qualche dubbio sulla presenza dell'imputato c'è, visto quanto accaduto nel corso dell'ultima udienza a Trapani, nella quale Bonetta, intervenuto in qualità di teste, ha accusato un malore e per questo finito al Sant'Antonio Abate. 

Dopo la prima udienza, con la costituzione di parte civile della famiglia di Nicoletta rappresentata dagli avvocati Giacomo Frazzitta e Piero Marino oggi è prevista la “discussione”: la requisitoria del pubblico ministero Maria Milia e probabilmente, a seguire, anche l’arringa dell’avvocato difensore Natale Pietrafitta. 

Hanno chiesto di potersi costituire parte civile tre associazioni, (Metamorfosi e La Casa di Venere) e (Stessa Squadra), ma il gup Parrinello, accogliendo le eccezioni sollevate dall’avvocato difensore Natale Pietrafitta, non le ha ammesse. Alle tre associazioni, infatti, non è stato riconosciuto un interesse diretto nella vicenda ai fini del risarcimento danni. Quella anti-stalking, tra l’altro, è stata costituita lo scorso maggio, quindi dopo l’omicidio di Nicoletta, ed inoltre la costituzione di parte civile per omicidio non sarebbe prevista dal suo statuto.

La 25enne Nicoletta Indelicato fu uccisa con dodici coltellate tra i filari di un vigneto di contrada Sant’Onofrio. Poi, il suo corpo fu parzialmente bruciato. Con l’accusa di concorso nel delitto è già sotto processo, davanti la Corte d’assise di Trapani, Margareta Buffa, di 30 anni. Entrambe le ragazze sono di origine romena, adottate quando erano bambine da due famiglie di Marsala. Interrogato dai carabinieri, Carmelo Bonetta confessò di avere ucciso Nicoletta tre giorni dopo il delitto, dichiarando che la Buffa, difesa da Ornella Cialona, è stata sua complice. Il reo confesso ha raccontato agli investigatori di essersi nascosto nel bagagliaio dell’auto con cui Margareta ha portato Nicoletta in contrada Sant’Onofrio. E che poi è saltato fuori, coltello in pugno, quando l’amica si è fermata davanti ad un’antica cappella scavata nella roccia. I carabinieri hanno ricostruito i movimenti delle due ragazze (prima in un bar del centro storico di Marsala e poi in auto verso l’entroterra) attraverso le immagini di diverse telecamere di impianti di video sorveglianza pubblici e privati.

I due presunti assassini, subito dopo l’omicidio, per sviare le indagini, si sono cambiati d’abito e sono andati a ballare in un locale pubblico di Castelvetrano. E mentre viaggiavano in direzione di quest’ultimo centro, Bonetta avrebbe gettato il coltello con cui ha ucciso Nicoletta nel torrente Mazaro. Dove, poi, lo ha fatto ritrovare ai carabinieri. Anche se la pioggia di quella notte aveva, nel frattempo, cancellato le tracce di sangue. La svolta nelle indagini arrivò la sera del 19 marzo scorso, quando nella sala d’aspetto della caserma dei carabinieri di Marsala Margareta Buffa disse a Bonetta: “Non si deve trovare il corpo, ok?, capiscimi. Da qui voglio uscire con la mia auto e la mia vita”.

Bonetta, intuendo che nella stanza potesse esserci una microspia, rispose: “Zitta!”. Gli inquirenti, però, affermano di non essere riusciti a focalizzare il movente dell’omicidio.

 



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