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17/01/2020 18:00:00

Le tre misteriose doline "catafossi" a Mazara del Vallo

Il sito archeologico delle tre doline “catafossi” nell’area faunistica dei Gorghi Tondi.. Ricche di mistero e di siti archeologici tutti da esplorare. In Sicilia, nella provincia di Trapani e nel Comune di Mazara del Vallo ove esistono numerosi insediamenti di importanza archeologica, iniziando da quelli dell’epoca del neolitico.

Nelle immediate vicinanze della nota area faunistica dei “gorghi tondi” si trovano grotte e tombe ancora sconosciute e difficili da visitare.

Eppure tutta l’area potrebbe essere di facile accesso anche per turisti e per tutti gli appassionati di archeologia. Il terreno è pianeggiante e nelle immediate vicinanze vi è una piccola strada ben asfaltata. Infatti bisogna ricordare che nella zona, anticamente, esistevano numerose comunità di cacciatori e di pastori data l’abbondanza di acqua dolce e la relativa vicinanza al mare ed al piccolo approdo della “cala della malavia” un antico approdo di pirati e di contrabbandieri. Per arrivare in questa area è abbastanza semplice.

Basta seguire la strada statale 115 che da Mazara del Vallo conduce all’area dei Gorghi Tondi e seguire le indicazioni per la cantina vinicola omonima, ovvero quella dei “Gorghi Tondi”. Si svolta a destra per una stradina che costeggia il lato Sud dei tre gorghi e, sulla sinistra, a malapena, si intravede la vegetazione che è riccamente presente nelle tre depressioni.

Depressioni a forma ellittica e tutte tre di natura carsica. La prima depressione, assai piccola misura mt 70 x 50 mt e si trova a circa 20 metri sotto il livello della campagna circostante. Questa è la più profonda delle tre.

La seconda depressione, quella mediana misura circa 100 m x 53 mt e si trova a circa 14 metri sotto il livello della campagna circostante. E’ in questa depressione che si affacciano le grotte di maggiore interesse. La terza depressione, la maggiore misura mt 170 x 45 mt e si trova a circa 13 metri sotto il livello della campagna circostante.

Le tre depressioni sono allineate in direzione Nord-Ovest / Sud Est. Nel loro interno sono presenti dei piccoli ripari utilizzati dai cacciatori del periodo mesolitico che evidentemente abitavano questo comprensorio. Infatti in queste doline sono state rinvenute numerose schegge di selce. Nella dolina occidentale i ripari si aprono si tre lati ed alcune di queste i ripari potevano essere utilizzati come abitazioni. In una di queste, varcato un ingresso quadrangolare si sono rinvenuti resti di paleostelogici.

Nella parete meridionale della dolina mediana, esistono importanti vestigia di una catacomba paleo-cristiana che, proprio per la sua presenza, dovrebbe aver dato il nome a questa contrada. Alla catacomba si accedeva dal lato di sud-est attraverso un ingresso rettangolare, all’esterno , in prossimità degli stipiti, sono incise due piccole croci, una delle quali inclinata. All’interno, ricavata nel piano di calpestio, vi era una tomba a fossa.

A tutt’oggi nessuno è in grado di valutare l’estensione di questo sito archeologico che resta tutt’ora misterioso ed affascinante. Peccato che ora non si più possibile accedervi: la folta vegetazione ha completamente coperto un piccolo sentiero che portava proprio all’imboccatura della catacomba. Un vero peccato che questa area non possa essere trasformata in una “isola culturale”.. perché certamente, adeguatamente pulita e resa fruibile , avrebbe un grande fascino e potrebbe diventare un’ulteriore attrazione turistica per tutta l’area della Sicilia Occidentale.