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19/01/2020 15:19:00

Al Panatletico è grande battaglia fino al fischio finale. Marsala-Milazzo finisce 74-76

 Termina con l'errore da tre punti di Gaspare Pizzo, che non sblocca il 74-76 a favore della Svincolati Milazzo, il match clou di sabato 18 al panatletico valido per il girone B della serie D di Basket.

Una gara condotta dai ragazzi di coach Grillo in modo magistrale, senza timore alcuno di un avversario a punteggio pieno e che, a tratti, sul parquet lilibetano, ha sciorinato un gioco fatto di individualità di categoria superiore che hanno fatto valere, soprattutto con i canestri da tre punti la legge del più forte. Se una recriminazione va fatta è da ricercare nei troppi errori dalla lunetta e nella assoluta assenza di tiri da tre punti nei primi tre quarti della gara. Ma è nella quarta frazione che accade ciò che non ci si aspetta.

Il quintetto di Grillo inizia l'ultimo parziale con un punto di vantaggio ma i peloritani brekkano gli azzurri con un parziale di 8 a 0 e dai gradini della palestra, osservando le espressioni dei visi del folto pubblico accorso, si immagina una debacle a favore degli avversari. Ed è in quel momento che il fascino di questo sport pone sul parquet l'argomento che forse tutti gli appassionati Marsalesi del canestro aspettano da tanti anni; il basket è uno sport di contatto e gli azzurri dimostrano non solo di non avere paura degli avversari, anzi accettano di fare a sportellate e come cinque leoni ben diretti dal play Gentile risucchiano punto su punto con Pizzo, Frisella, Tongue, Marrone, Baseggio e Nicosia tanto da andare avanti di un punto e poi pareggiare sul 74-74 a 30 secondi dalla fine.

Il Milazzo allo scadere del suo possesso palla riesce con freddezza a centrare il canestro e nei sette secondi finali, dopo un time-out coach Grillo disegna l'azione che avrebbe consegnato la vittoria agli azzurri. La foto di Francesco De Simone mostra gli sconfitti sul campo ma vittoriosi per gli spettatori che si sono spellate le mani dagli applausi per una grande partita che non si vedeva davvero da tanti anni.

Oreste Pino Ottoveggio