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26/01/2020 06:00:00

La Lega pronta ad entrare nella giunta Musumeci in Sicilia

 Cambi di rotta nella politica regionale, il gruppo della Lega all’Ars diventa forte e si struttura, è pronto ad entrare in giunta ma soprattutto è pronto il presidente della Regione, Nello Musumeci, ad allargare la coalizione.


Musumeci è vicinissimo a Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, che vanta già in giunta l’assessore al Turismo, Manlio Messina, e vicino alla Lega è la posizione di Ruggero Razza, assessore alla Salute, braccio destro del governatore.

Le voci di questo ingresso in giunta vengono stoppate da Marianna Caronia, entrata in Lega dopo la parentesi in Forza Italia, forte dei suoi voti che non sono legati al partito ma ad un elettorato fidelizzato.
La Caronia non vuole parlare, dice, di posizioni e di poltrone ma di programmazione per la Sicilia, e si dice pronta ad un dialogo di pacificazione tra l’aula e il governo.

Chiacchiere a parte pare che il sodalizio sia già un patto di ferro tra lo stesso Musumeci e il leader del Carroccio Matteo Salvini, l’ingresso dovrebbe avere come delega quella all’Agricoltura, una delega importante che vedrà il passo indietro di Edy Bandiera, attuale assessore, vicino alla forzista siracusana, deputata nazionale Stefania Prestigiacomo.
Manovre allargate ad ampio respiro che non riguardano solo il governo regionale ma le prossime competizioni, quella del 2022 per la Sicilia e quella del 2023 per il nazionale.


Pare non si sia messo di traverso Gianfranco Miccichè, fedelissimo di Silvio Berlusconi, acerrimo nemico di Salvini fino all’anno scorso salvo poi invertire la tendenza. Accordi e alleanza salva.

Acque agitate, invece, nel Movimento Cinque Stelle che è prossimo a consumare una scissione all’Ars, malumori che stanno portando fuori dal cerchio pentastellato il mazarese Sergio Tancredi, Angela Foti, arrivata in aula dopo il trasloco a Roma di Giancarlo Cancelleri, e altri dissidenti.
Per i due deputati avere una linea di opposizione, sempre e comunque, senza mai guardare al buon senso della politica e alle ragioni di opportunità non può essere la via giusta.

Una scissione annunciata da qualche settimana, lo strappo definitivo nei prossimi giorni, a conclusione delle elezioni regionali in Calabria e in Emilia Romagna.

“La scelta di diversi deputati regionali Cinquestelle di avere un’atteggiamento responsabile nel voto all’esercizio provvisorio dimostra che davanti alle scelte necessarie per la Sicilia ci si può ritrovare senza divisioni manichee. Senza dubbio, la posizione espressa dai deputati Tancredi, Pagana, Foti, Mangiacavallo, Palmeri ed altri merita rispetto e considerazione. La Sicilia ha bisogno di meno divisioni e di piu civismo per superare i ritardi e sedersi ai tavoli nazionali con voce univoca per ottenere ciò che le spetta in ossequio alle prerogative statutarie. Anche noi dell’Udc, quali componenti della maggioranza che sostiene il presidente Musumeci, abbiamo mostrato sensibilità anche nella indicazione della Cinquestelle Angela Foti alla vice presidenza dell’Ars, volendo eleggere per la prima volta una donna per la tale carica istituzionale. La collaborazione tra forze politiche, seppure distanti, può determinare solo benefici per la Sicilia, che mai come oggi ha bisogno di scelte coraggiose per far ripartire lo sviluppo”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.