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20/03/2020 07:18:00

Sicilia, le nuove rigide regole: no jogging, supermercati chiusi la domenica e ...

 Sono giorni cruciali per contenere la diffusione del virus in Sicilia. E' per questo che da questa mattina anche i militari dell'esercito saranno in strada per controllare gli spostamenti. A ciò si aggiunge una nuova ordinanza del presidente Musumeci, che prevede una serie di misure ancora più stringenti per limitare ogni minimo pericolo di contagio, a cominciare dall'attività fisica all'aperto.

Qui un riassunto delle disposizioni della Regione.

In Sicilia ci sono 340 contagiati, dei quali quasi metà a Catania. A Sciacca ci sono 20 positivi. E i sindacati denunciano una situazione fuori controllo negli agglomerati industriali. A pagare il prezzo di questo isolamento sono le fasce più deboli: le famiglie povere, gli studendi che vivono in condizioni di marginalità perché a casa non hanno pc o connessione per seguire le lezioni, i senza tetto, privati anche delle mense pubbliche. 

Risultano ricoverati 179 pazienti (24 a Palermo, 91 a Catania, 16 a Messina, 2 ad Agrigento, 9 a Caltanissetta, 11a Enna, 3 a Ragusa, 15 a Siracusa e 8 a Trapani) di cui 36 in terapia intensiva, mentre 142 sono in isolamento domiciliare, quindici sono guariti (nove a Palermo, due ad Agrigento e Messina, uno a Enna e Ragusa) e quattro deceduti. L’ultimo decesso, per insufficienza cardiorespiratoria, è avvenuto a Enna: si tratta di un uomo di 82 anni con altre patologie, risultato positivo al tampone.

MILITARI PER VIGILANZA URBANA IN SICILIA. Una parte dei militari dell’Esercito in servizio in Sicilia sarà da domani impiegata nelle pattuglie di vigilanza urbana e nei punti di arrivo dei passeggeri. L’ha assicurato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in un colloquio con il governatore Nello Musumeci, secondo quanto riferisce una nota della presidenza della Regione Sicilia. Il governatore aveva avanzato ieri un’ulteriore richiesta formale, in tal senso, al capo del Viminale, allarmato dalla crescita del tasso di contagio che da alcuni giorni si registra in Sicilia.

MUSUMECI: “PRONTI AL PEGGIO”. “Sul piano sanitario – ha detto il presidente della Regione intervenendo alla trasmissione Mattinocinque – la situazione è sotto controllo, ma ci stiamo preparando al peggio: è probabile che l’escalation dell’epidemia possa arrivare alla fine di marzo o ai primi di aprile. Ci stiamo attrezzando con nuovi posti di terapia intensiva, ne abbiamo 411 ma ne stiamo creando altri 200 e abbiamo mobilitato le strutture private. Alcuni pazienti dalla Lombardia sono stati trasferiti in Sicilia: siamo orgogliosi di averli potuti accogliere in uno spirito di solidarietà nazionale”.

“Non sappiamo se tutti quelli che sono rientrati hanno osservato l’isolamento, voglio sperare che l’abbiano fatto: è chiaro che c’è anche chi sfugge al protocollo. Per questo ho chiesto e ottenuto dal governo provvedimenti restrittivi nei trasporti e al ministero dell’Interno di rafforzare la presenza delle pattuglie nelle città e nello Stretto, dove mi risulta che da due giorni ci sia una presenza significativa a Messina e a Villa San Giovanni”.

ANCE. L’Ance Sicilia ha acquistato nove ventilatori polmonari non invasivi, per venire incontro alle esigenze del Sistema Sanitario Regionale, fortemente in crisi per affrontare l’emergenza Coronavirus, che, nei prossimi giorni, raggiungerà il picco anche in Sicilia. I primi due apparecchi sono già stati consegnati alle due province più in sofferenza, cioè Palermo e Catania, altri sette saranno consegnati entro la fine di marzo alle restanti province dell’isola. Questo gesto, compiuto da Ance Sicilia per sostenere la popolazione e dare solidarietà ai medici e infermieri impegnati nella cura dei pazienti affetti dal nuovo Coronavirus, rientra nell’iniziativa dell’Ance nazionale per donare, attraverso le sue strutture territoriali, almeno un’apparecchiatura sanitaria per ogni provincia d’Italia.