Castelvetrano, anziana morta investita da un autobus. Non è stata colpa dell'autista

 L’incidente in cui, la sera dell’8 maggio 2019, a Castelvetrano, morì la 91enne pensionata R.M. non può essere addebitato a colpa dell’autista del bus che la travolse, il 46enne gibellinese Giuseppe Bonanno, dipendente della Autoservizi Salemi di Marsala.

A scagionare Bonanno dall’accusa di omicidio stradale sono stati il sostituto procuratore Giulia D’Alessandro e il giudice per le indagini preliminari Riccardo Alcamo. Quest’ultimo ha accolto la richiesta del pm di archiviazione del procedimento penale a seguito delle relazioni dei consulenti nominati dalla Procura per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente mortale e delle argomentazioni difensive messe sul tavolo dall’avvocato Luigi Pipitone. Secondo il perito Saladino, in particolare, quanto accaduto (l’anziana rimase schiacciata sotto una ruota del bus) è stata “responsabilità esclusiva del pedone”, che non avrebbe attraversato la strada sulle strisce pedonali e non avrebbe atteso la conclusione della manovra di svolta del bus, che tra l’altro stava procedendo a bassa velocità, perché stava per immettersi in una strada abbastanza stretta.

Tra l’altro, si sottolinea ancora nella richiesta di archiviazione del pm, l’autista, prima di immettersi in via Quintino Sella, avrebbe anche atteso il passaggio di un’auto e di altri due pedoni. Insomma, ha mostrato notevole prudenza, ma quando si rimise in marcia (ad una velocità stimata di 5-7 km orari) la 91enne non rientrava nel campo di visibilità dello specchio retrovisore. All’autista, addolorato per l’accaduto, è stata già restituita la patente di guida.