Quantcast
×
 
 
06/05/2020 02:00:00

Coronavirus e carceri, liberati 8mila detenuti. Ardita: “Il virus in cella non è più pericoloso”

 C'è la considerazione che il Covid-19 sia più pericoloso in carcere piuttosto che all’esterno, queste le prime parole sul binomio Coronavirus-Carceri spese da parte di Sebastiano Ardita, presidente della Prima commissione del Csm, ed ex capo del Dap.

Questo secondo Ardita avrebbe portato alla scarcerazione di 8mila detenuti negli ultimi mesi. Secondo Ardita, sembrerebbe che la riapertura delle celle sia poco differenziata e non rispetti i livelli di pericolosità dei soggetti scarcerati.

Cruciale una domanda sul rischio del detenuto rispetto al Coronavirus, motivazione che ha portato negli scorsi mesi a svariate proteste: “Un forte indizio ci porta a pensare che nelle carceri il virus si sia diffuso per la metà rispetto all’esterno”.

“Ci sono stati riferiti 138 casi in carcere, a fronte di oltre 100mila della popolazione nazionale – conclude -. Inoltre ci sono stati zero casi di morte per Coronavirus connessi a un contagio in carcere, 28mila tra le persone libere: il rapporto tra detenzione e la maggior circolazione del virus sembrerebbe gravemente smentito, ma su questo presupposto sono uscite circa 8mila persone dal carcere“.