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06/05/2020 13:00:00

Scrive Vittorio Alfieri, sulla vicenda Di Matteo - Bonafede in Tv

 Caro direttore, come era prevedibile domenica scorsa alla trasmissione tv l'Arena di Giletti, il clou è stato la vicenda delle dimissioni dal DAP del dott. Basentini e della concessione detenzione domiciliare al boss Pasquale Zagaria. Il conduttore ricostruisce la vicenda e le comunicazioni intercorse tra il magistrato del tribunale di sorveglianza di Sassari, il carteggio elettronico dura un mese, fino a quando il magistrato di Sassari non riceve l'indicazione di un carcere alternativo che può prendere in cura il boss. Clamorosa che un e-mail di risposta del DAP fu inviata ad un indirizzo errato del tribunale. Tra gli ospiti della trasmissione l'ex iena ora europarlamentare dei pentastellati dopo aver tentato l'accesso al parlamento italiano senza successo alle elezioni del 2018, Dino Giarrusso, nel frattempo prima di essere eletto nel 2019 ha ricoperto il ruolo di consulente del viceministro, istruzione ricerca e università, anche per vigilare sui concorsi di quest'ultima. Può essere considerato a pieno titolo un pasdaran della teologia grillina. Verso la mezzanotte l'intervento telefonico del pubblico ministero Nino Di Matteo che sentitosi tirato in ballo tra i papabili della precedente nomina del 2018 ha raccontato la sua versione come riportato dal suo giornale. La lettura che do personalmente in relazione alle intercettazioni del Gom nelle carceri sulla sua nomina e l'apprensione dei boss a tal proposito, è che lui potesse essersi rifiutato per timore. Ribadisco lettura personale. Naturalmente la notizia ha avuto eco sui mass media e tra gli addetti all'informazione. In un talk show il cui argomento era la fase 2, il direttore del giornale la Notizia Gaetano Pedulla' è intervenuto sulla vicenda Di Matteo-Bonafede (lo ha chiesto al conduttore), asserendo che trovava grave che Di Matteo avesse tenuto nascosta la notizia, che lo stesso è stato nominato al CSM dopo la vicenda Palamara, il quale incontrava segretamente Lotti (uomo di fiducia di Renzi) e quindi anche lui omertoso e che ritiene anomalo che l'organo di autogoverno della magistratura non abbia fatto dichiarazioni, erano passate appena 11 ore dalla trasmissione. Che Di Matteo non abbia a suo tempo fatto sapere il fatto forse è per quel concetto che ho già espresso, tra uomini delle istituzioni i panni sporchi si lavano in famiglia. Pedulla' altro pasdaran. Credo, penso che alla nazione necessiti onestà intellettuale.

Grazie dell'ospitalità
Vittorio Alfieri