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13/05/2020 06:00:00

Francesca Trapani: “Tranchida un sindaco sgarbato. Ma la mozione di sfiducia è inutile”

Francesca Trapani, consigliera comunale a Trapani per il Movimento Cinque Stelle, che permalosità ha raggiunto il sindaco Giacomo Tranchida?

 

Credo un grado altissimo, è una questione di buon gusto. Nessun Primo Cittadino e nessun rappresentante delle istituzioni dovrebbe scadere nel linguaggio, anche se magari quando si è nella bagarre politica può capitare, anche a me è capito di agitarmi in aula. Scadere poi con i comunicati stampa o nel linguaggio con i cittadini nei modi sui generis non è garbato, io sono abituata a questo tipo di cose oramai.

 

Lei è stata definita da Tranchida una “Scartina”?

 

Si, questi sono gli appellativi che non dovrebbero stare in bocca ad un sindaco. Il garbo istituzionale deve essere il primo elemento che contraddistingue l’azione di una amministrazione comunale, i cittadini trapanesi hanno ben chiaro questo aspetto. Mi fa specie come una parte dei consiglieri si siano indignati di fronte a degli epiteti lanciati da una consigliera ad un’altra e poi non si indignano di un sindaco che chiama una consigliera scartina.

 

L’opposizione di centrodestra ha avanzato una possibile mozione di sfiducia, Tranchida ha replicato sostenendo, in un passaggio, che quando si critica lui si critica tutta la città di Trapani. E’ un ragionamento da Re Sole?

 

Lui rappresenta la percentuale dei votanti che lo ha votato, poi ci sono stati altri che non sono andati a votare e altri elettori ancora che hanno votato altri candidati. Il documento del centrodestra lascia il tempo che trova, loro non hanno nemmeno rappresentanza in consiglio comunale.

 

La Barbera è in Forza Italia?

 

E’ stata eletta in una lista civica, se poi ha preso la tessera di Forza Italia non lo so. La provocazione di una mozione di sfiducia è una provocazione anche ai Cinque Stelle, qualche giorno fa noi abbiamo scritto un documento con cui spiegavamo la fuoriuscita dalla cabina di regia e il centrodestra si è schierato contro di noi, ora il sindaco Tranchida fa una lettera contro il presidente Musumeci e magicamente il centrodestra si sveglia ed esce dalla cabina di regia. Ritengo che una mozione di sfiducia vada discussa.

 

Un documento di maggioranza taccia i consiglieri di minoranza come “Maligni” per avere esercitato la funzione che è propria di un consigliere e cioè presentare un emendamento, con il quale si chiedeva il non pagamento della Tari per le attività rimaste chiuse causa Covid-19. Non le pare troppo, non è un modo sguaiato di fare politica?

 

Ritengo che la maggioranza si sia sentita messa alla gogna, noi abbiamo presentato degli emendamenti che prevedevano l’esenzione della Tari e non è quello sostanzialmente che prevede questa amministrazione. Si sono sentiti attaccati non tanto da noi ma dai cittadini stessi, ci può stare che il consigliere di maggioranza fa scudo all’amministrazione. Tutte le offese personali le faccio scivolare, i consiglieri comunali di maggioranza hanno deciso di sposare il piano di aiuti della giunta, si assuma le responsabilità di questa scelta ma non ci vengano a dire che quel documento prevede l’esenzione perché non è quello che abbiamo proposto noi in aula. Ci hanno pure detto che i pareri erano negativi e invece erano positivi.

 

I sindaci sono tutti più permalosi, lo abbiamo notato in queste ultime settimane, e tutti dicono che non bisogna criticare a causa del momento così difficile. Non è che rischiamo un deficit di democrazia?

 

Io in questi mesi ho abbassato moltissimo i toni ma non significa spogliarsi del ruolo per i quali si è stati eletti. Quando il sindaco ha deciso di impugnare il DPCM ho voluto dire la mia da consigliere comunale. Io non metto in dubbio che i sindaci siano sotto pressione, la vera politica si fa a livello locale, tra le mille criticità e i bilanci risicati, ma ritengo che ci sia anche la moda De Luca: sindaci sceriffo, che rispondono ai cittadini. Meglio tornare alla vecchia maniera dove i sindaci tengono un linguaggio istituzionale adeguato.