×
 
 
15/05/2020 02:00:00

Operazione "Mani in pasta". Farina e prodotti della mafia imposti ai commercianti

Farina e packaging fatto e imposto dalla mafia. A gestire il racket delle estorsioni che rimangono la fonte principale di guadagno per i boss dell'Acquasanta c'era l'uomo di riferimento e braccio operativo della famiglia Fontana, Giovanni Ferrante, arrestato martedì a Palermo nel corso dell'operazione "Mani in pasta", che ha portato a 91 arresti e al sequestro di beni per circa 15 milioni di euro. 

Oltre alla classica estorsione, a bar, panifici, pizzerie si imponeva la farina del Molino Bonura, che era riconducibile al Ferrante e al fratello Michele. Ma non solo farina, i due imponevano a macellerie, gelaterie e rosticcerie, il packaging della G-Pack, l'azienda a loro riconducibile. 

Una quindicina almeno le aziende costrette a rifornisi della farina del Mulino Bonura. «Se la deve prendere, non provarla», diceva nel 2016 Giovanni Ferrante riferendosi al titolare del panificio Bonomolo di via Ruggero Loria. A chi si rifiutiva di prendere la farina, il Ferrante faceva trovare la colla nella serratura. In un'altra conversazione Ferrante diceva così ai suoi: «I sacchi glieli devi scaricare lì davanti e se non li prendono abbuscano». 
 



Antimafia | 2025-12-23 14:57:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/23-12-2025/mafia-30-anni-fa-l-omicidio-di-giuseppe-montalto-250.jpg

Mafia, 30 anni fa l'omicidio di Giuseppe Montalto

Trent’anni fa, la sera dell’antivigilia di Natale del 1995, Cosa nostra trapanese uccideva Giuseppe “Pino” Montalto, agente scelto della Polizia penitenziaria. Aveva 30 anni, una figlia di dieci mesi e la moglie incinta del...