Quantcast
×
 
 
25/05/2020 06:00:00

Marsala, Enzo Sturiano: "Sul porto qualcuno dovrebbe dare spiegazioni alla città"

 Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale di Marsala. Lei assieme ad alcuni operatori del porto, tra i quali Davide Parrinello, siete andati a Palermo ad una riunione per avere garanzie sul futuro. Il progetto della Myr ha avuto revocata la concessione, del progetto pubblico ci sono tante cose in ballo ma non si capisce quale sarà la prossima mossa. Proviamo a mettere ordine alla luce dell’incontro che avete fatto?

Bisogna mettere ordine e l’ultima puntata ufficiale di cui tutti siete a conoscenza è stato il consiglio comunale aperto del mese dicembre del 2018. Dopodiché ho iniziato a fare attività ispettiva assieme all’onorevole Pellegrino rispetto agli uffici del comune e gli uffici regionali. Il consiglio comunale del 2018 non è che è stato fatto a caso, già allora era in atto la prima revoca. A gennaio 2019 formalmente viene notificata la prima revoca, poi ci fu un’opposizione della Myr e la proroga fino a luglio del 2019. Perché sto dicendo queste cose, perché alla fine a noi marsalesi interessa che il porto si faccia, ma che ciò avvenga nella massima chiarezza. Il sindaco non può dire che non era conoscenza di tutta una serie di diffide formali e di atti di revoca. Tenete conto che in dicembre quando abbiamo fatto il consiglio comunale non si son presentati né il sindaco e nemmeno la parte privata. Non voglio pensare male, che magari si erano messi d’accordo e hanno deciso di disertare quella seduta perché c’era già una diffida in atto e non aveva nulla da comunicare. Però abbiamo perso quasi due anni che sono tantissimi per Marsala che attende da 10 anni e con una situazione deficitaria a livello di sicurezza portuale, ricordo che c’è una nota del comandante della Capitaneria di porto del mese di maggio 2019 con la quale lamentava il paventato rischio di chiusura del porto, per motivi di sicurezza. Sono atti ufficiali, non sono cose che ci stiamo inventando. Siamo usciti allo scoperto quando c’è stata la revoca della concessione alla Myr. Qualsiasi interferenza fatta prima sembrava, un “atto terroristico”, speculazione politica, campagna elettorale, poteva essere interpretata in qualsiasi maniera. Da due anni abbiamo fatto, assieme all’onorevole Stefano Pellegrino, oggi lo posso dire, accesso agli atti solo perché vogliamo che il porto, finalmente, si realizzi. Sono passati più di dieci anni. E’ un procedimento che inizia nel 2009 quando c’era il sindaco Carini, siamo arrivati al 2020 e siamo allo stato zero, se non che abbiano attualmente solo un piano regolatore del porto.

E’ incredibile tutto ciò.

Sì, ma ritengo che va fatta assoluta chiarezza. Chi deve darci delle spiegazioni che lo faccia. Sulle parti pubbliche si è perso tempo. Un progetto ad esempio poteva andare in appalto già due anni fa, perché non ha nulla che fare con la parte privata.

Enzo Sturiano, forse un giorno ci vorrà una commissione d’inchiesta sul porto di Marsala. La vicenda è la semplificazione del detto napoletano: “fare ammuina”, muoversi tutti, chi da una part,e chi dall’altra, per dare la sensazione che qualcosa si muova, ma in realtà non si muove nulla.

Condivido e concordo. Mi dispiace che qualche operatore portuale si sia risentito quando ha saputo che da qualche anno lavoriamo e non abbiamo parlato con nessuno. Io dico che quando si lavora per il bene comune, uno deve vigilare senza fare proclami né comunicati perché diversamente sembra che si voglia fare solo pubblicità. Ho deciso da qualche anno di non fare più polemica con nessuno, ma di vigilare in maniera oculata. Oltre a presidente del consiglio comunale sono consigliere in carica e tra le mi prerogative c’è quella di accedere in maniera ufficiale agli atti amministrativi. Posso dire che ci sono grandi carenze e che già in IV commissione regionale guidata dalla Savarino, lo scorso anno erano emerse enormi difficoltà relativamente al finanziamento di Invitalia, un problema sostanziale, perché se non finanziava il progetto sarebbe crollato tutto. Mi auguro che Ombra possa chiarire prima possibile la sua posizione in maniera molto chiara. Io non so di chi sono le responsabilità, ma dopo quattro anni dalla sottoscrizione del contratto di programma non è stato presentato il progetto esecutivo che doveva essere presentato entro trenta giorni dalla sottoscrizione. E anche il comitato di vigilanza,  istituto dopo due anni quando andava istituito dopo trenta giorni. Ci sono delle anomalie che qualcuno dovrebbe spiegarci e soprattutto dare spiegazioni alla città.

Sturiano, è fattibile l’idea che propone Lo Curto ed è la stessa idea di Ombra, di ridefinire l’accordo con la Myr sollevandola dalla messa in sicurezza?

Io su questo ho qualche dubbio dal punto di vista procedurale. La Myr si era assunta determinati impegni. La Regione che aveva allora poche risorse a disposizione, siccome la cosa più importate era la messa in sicurezza del molo di scirocco, per il quale ci vogliono 17milioni di euro, disse alla Myr: "vi diamo altri dieci anni di concessione e in cambio lo mettete in sicurezza". Secondo me Ombra si è fatto quattro calcoli e ha capito che non ha senso partire assumendosi degli oneri straordinari. Lui prima di iniziare ad avere reddito deve investire più di venti milioni di euro. Sono dei calcoli che l’imprenditore giustamente si è fatto. Visto che c’erano queste difficoltà, era giusto mettere al corrente l’intera città, l’amministrazione, il consiglio comunale e la Regione. Perché aspettare la revoca quando potevamo mettere in discussione tutto.