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31/05/2020 06:00:00

Coronavirus, in Sicilia boom di guariti. Marsala, indignazione per il caso del giovane infetto 
 

Mentre i nuovi contagi si riducono al minimo in Sicilia, a Marsala scoppia il caso del ragazzo positivo al Coronavirus che se ne è andato in giro durante la quarantena, nell’attesa dell’esito del tampone. 


Un caso che ha suscitato molta rabbia in città. Marsala è stata una delle città meno colpite dal Coronavirus, ha avuto in totale solo 9 casi, pochissimi in rapporto ad una popolazione di oltre 80 mila abitanti. Ma rischia adesso di avere un ritorno del Coronavirus a causa della “imprudenza”, per usare un eufemismo, di un giovane che è tornato in città in questi giorni, e se ne è andato in giro senza aspettare l'esito del tampone al termine della quarantena: aveva il coronavirus. Si tratta di un ragazzo di 23 anni, cuoco, tornato dalle Marche il 9 maggio scorso.


Il giovane, che risiede in contrada Tabaccaro, è adesso indagato dalla Procura di Marsala, dopo che l'Azienda Sanitaria Provinciale lo ha denunciato. Tornato dalle Marche, dove lavorava come cuoco, si è messo in quarantena, ma non ha voluto aspettare l'esito del tampone, pur di andare a trovare la sua fidanzata. Non solo, è stato in giro per negozi e a sbrigare alcune commissioni. E ancora ha incontrato amici, è andato dal barbiere, al bar. Insomma, il classico giro che fa ogni fuorisede quando torna dal Nord in città. Quando si è accorto di essere positivo, è stato lui ad avvertire le persone con cui era entrato in contatto, generando del panico tra amici e conoscenti. In più le attività che ha frequentato adesso devono stare chiuse in quarantena e risanificare tutto, come se non fossero bastati i due mesi di chiusura totale per il lockdown...
Adesso si stanno cercando tutte le persone con cui è stato in contatto, per metterle in quarantena.

 

La situazione in provincia di Trapani
Situazione stabile in provincia di Trapani sul fronte dell'epidemia da Coronavirus.
Sono sempre cinque i casi postivi. Uno a Castelvetrano, il paziente si trova in quarantena presso l'hotel San Paolo di Palermo.
Poi ci sono i due casi di Castelvetrano e Marsala: pazienti asintomatici rientrati rispettivamente da Verona e dalle Marche, in quarantena dal 9 maggio e in attesa di ripetere il test. Ma sappiamo come si è comportato quello di Marsala...
Ed ancora il caso a Calatafimi Segesta, che ha contratto il Covid-19 quando era ricoverato presso la clinica Villa Maria Eleonora, poi trasferito al Covid hospital di Partinico e infine trasferito a casa in attesa di negativizzazione.
E infine il caso della signora di Mazara del Vallo, totalmente asintomatica e che ha contratto il virus in una Rsa di Messina dove lavorava ed ora si trova in isolamento nel proprio domicilio.
L’Asp di Trapani ha attivato tutte le necessarie procedure di monitoraggio previste dal protocollo. Dall'inizio dell'epidemia l'Asp ha effettuato 10.026 tamponi e 5.673 test sierologici. I guariti e dimessi sono in totale 119 e 5 i decessi.


Meno di mille positivi in Sicilia
Sono meno di mille i malati di Covid-19 in Sicilia. L’ultimo aggiornamento di ieri sera indica che in Sicilia si è tornati sotto quota mille attuali positivi al Coronavirus, grazie ai tanti guariti in un giorno. Anche il dato sulla diffusione del virus confermano la curva tendente allo zero, con due nuovi casi su quasi 3 mila tamponi.
Dall'inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 148.871 (+2.892), su 127.725 persone: di queste sono risultate positive 3.442 (+2), mentre attualmente sono ancora contagiate 999 (-138), 2.170 sono guarite (+139) e 273 decedute (+1).

Degli attuali 999 positivi, 74 pazienti (0) sono ricoverati - di cui 7 in terapia intensiva (0) - mentre 925 (-138) sono in isolamento domiciliare.

Il moralizzatore
Una sorta di moralizzatore, che va in giro per la città, e invita ad indossare la mascherina e a rispettare le norme di distanziamento anti-coronavirus.
E' la singolare figura “avvistata” nel centro di Marsala in questi giorni, dopo la fine del lockdown.
Come ci hanno segnalato si tratta di un uomo, conosciuto in città, che con tanto di casacca catarifrangente “pattuglia” il centro storico di Marsala a caccia di assembramenti e gruppi, soprattutto di giovanissimi, che non indossano la mascherina. Ci segnalano, addirittura, che chiederebbe anche i documenti, che ovviamente nessuno è tenuto a fornire, e che comunque si tratta di una persona innocua. Una specie di guardia civica, figura che sta pensando di introdurre il governo Conte. Ma il “moralizzatore” marsalese non è ingaggiato da nessuno. Va da solo, in giro per la città, a combattere gli assembramenti.


In provincia di Trapani i negozi restano quasi tutti chiusi la domenica.
Soltanto Castellammare e Campobello di Mazara aprono la domenica. I sindaci delle due città hanno emesso le ordinanze che consentono ai negozi di aprire anche nei giorni festivi e la domenica. Nelle altre città, al momento, tutto chiuso, da Trapani a Marsala. In Sicilia si va in ordine sparso. A Catania, nel Messinese, nel Siracusano aprono i negozi la domenica e nei giorni festivi. La pensano diversamente i sindaci delle città della Sicilia Occidentale, da Palermo a Trapani ad Agrigento. Eppure nelle maglie dell’ordinanza

 



Native | 2024-04-25 09:00:00
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