E' nostra figlia. Stesso pigiama con il cagnolino, stesso pannolino. Stessa voglia di abbracciarla e riempirla di baci. E' nostra figlia. Solo che non dorme. E' morta. Morta annegata. E noi permettiamo che questo accada.
Sono trascorsi appena tre giorni dall’ultimo naufragio che è stato possibile documentare tra la Tunisia e la Sicilia. Un corpo di quel naufragio è stato recuperato a riva su una spiaggia dalla Mezzaluna Rossa, la Croce Rossa del mondo Arabo che purtroppo ha dato l’ufficialità della notizia.
Quel corpo è di una neonata che aveva solo quattro mesi di vita, trovata a riva dai volontari della Mezzaluna Rossa con addosso il suo pigiamino di colore azzurro in cui è disegnato un cagnolino con gli occhiali ora intriso di sabbia e un fiocchetto che sembra un'elica, a malapena riconoscibile.
In un documento riservato si apprende che la bambina “ignota” avrebbe avuto solo quattro mesi di vita.
Nel naufragio di sabato scorso sono morte in totale 12 persone che erano a bordo di un gommone in cui viaggiavano trenta persone. Tra i corpi che mancano all’appello ci sarebbero quelli di due bambini. Naufragio che è stato possibile documentare attraverso Alarm Phone e dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni presente in Libia.