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28/07/2020 14:00:00

Marsala, scrive Emmanuele sulla campagna elettorale appena iniziata

Chi mi conosce sa che ho sempre seguito e sposato le ideologie dell’unico movimento che ha risvegliato in me la speranza di una politica pulita fino ad arrivare quest’anno a candidarmi per il consiglio.

La campagna seppur appena iniziata mi sta regalando sensazioni e situazioni che vorrei condividere con voi.

Bellissimo intanto ricevere parole di stima da chi proprio non ti aspetti, il conoscente a cui chiedi un appoggio per affrontare questa battaglia che si mostra subito disponibile elogiando la mia onestà. Ma c’è anche il rovescio della medaglia, percepire il dissenso di quelle persone il cui voto doveva essere certo, sentendosi dire: sei una persona stupenda e meritevole ma purtroppo il tuo nome nella mia sezione non può spuntare.

Sentirsi dire da chi si lamenta di continuo del marcio della politica e dei volti storici della politica Marsalese che io non sono in grado perché non ho mai fatto politica, vi dico solo una cosa: nn ci si può lamentare del vecchio se poi non si prova nemmeno lontanamente a dare la possibilità a dei giovani di mettersi in gioco, giovani che davvero nel cuore hanno il desiderio di vedere una città migliore, liberi da qualsiasi legame, da qualsiasi ricatto o gioco politico, che per tutto il periodo di quarantena sono rimasti lì sui libri a studiare e fare formazione cercando di presentarsi preparati, proprio perché l’interesse non è di certo quello di scaldare una sedia ma quello di essere in grado di farsi trovare preparati mostrando a tutti che non siamo così ingenui come molti pensano.

Molti candidati camminano sicuri delle centinaia di voti che sanno essere assicurati e che nessuno può pensare di togliere, gli stessi che tutti sanno della loro candidatura ma non del partito dove si presenteranno, perché ovviamente è una scelta molto difficile da fare, scegliere il partito dove con quei voti si ha una mezza sicurezza di essere eletto, valutare bene le coalizioni e scegliere bene il candidato sindaco d’appoggiare perché ovviamente c’è il raddoppio dei consiglieri.

C’è chi come una cavalletta pur di rimanere nello scenario politico butta nel dimenticatoio tutto ciò che qualche anno addietro decantava, cambiando letteralmente il proprio pensiero politico.

Poi ci sono i candidati sindaci che cercano di accaparrarsi l’appoggio del mondo intero, liste civiche e partiti ripieni di consiglieri con le spalle larghe che gli possono regalare la sensazione della vittoria, ma anche qui mi viene da pensare: la cavalletta che la parola ideologia non conosce, dove si collocherà ? Sicuramente dal miglior offerente e quest’ipotetico sindaco una volta raggiunto l’obiettivo avrà l’obbligo di ricambiare l’aiuto di Caio e Sempronio; gli assessorati non saranno assegnati in base alle capacità tecniche di ognuno ma sono li belli e pronti, decisi a tavolino. Il cittadino e Marsala sono solo il pensiero successivo, sempre se della torta rimane qualcosa.

Poi c’è quel candidato sindaco che spera in un ballottaggio, sicuro di ricevere la rituale telefonata con richiesta di appoggio offrendo magari un assessorato.

Mi dissocio da questo modo di fare politica: la politica è altro, Marsala non merita questo.

Non dobbiamo lamentarci perché siamo noi ad aver voluto tutto questo.

Poi c’è il candidato sindaco quello scemo agli occhi degli altri che lavora da mesi su un programma realizzabile per Marsala, che gira cercando di percepire i malcontenti dei cittadini per creare il programma del popolo, che perde il suo prezioso tempo formando i candidati della sua lista, candidati scelti guardando la persona e il valore di ognuno di loro, mentre gli altri cercano di accaparrarsi i favori, lui lavora, sperando in un cambiamento che forse Marsala non è pronta ad accogliere.

Questo sistema va cambiato e siete voi ad avere il potere di farlo e spero di cuore che Marsala possa raggiungere il ruolo che gli spetta.

Perché sognare non costa nulla.

Emmanuele Cassata