Le insalate sono un contorno di un piatto principale.
Se questo non c'è , è l'insalata the main course.
E mi pare che a Marsala stia accadendo.
Le insalate, le macedonie, le ammucchiate sono il disprezzo della democrazia. Non si può governare senza una convergenza minima su programmi e progetti (vedi la barzelletta Trapani).
Tanto non può evitarsi con legge ma con l'etica, l'onestà politica, con linearità trasparente.
Da subito tagliamo le corna al toro, evitiamo sterili dibattiti, e convergiamo su un unico principio vincolante: i candidati a sindaco dichiarino di esser responsabili della composizione delle liste. E della qualità dei candidati. Affermino che tra i loro candidati consiglieri non ci saranno espressioni della malacarne, non ci saranno tappabuchi, non ci saranno mercenari, non ci saranno i prendiaspettativa, non ci saranno candidati/voto di scambio. Tanto con atto pubblico.
Evitare lo scaricabarile tipico dei furbetti.
Basta ciò? No.
Rimane l'onestà intellettuale, politica, etica e penale e ne percepisco poca allorquando leggo di candidati a sindaco sostenuti da 8/9 liste. Rimango basito quando mi dicono che Salvatore Lombardo potrebbe sostenere Grillo magari per imbucare, immeritatamente, un assessore; rimango sconcertato quando sento che Daniele Nuccio potrebbe non aiutare Di Girolamo.
Se i candidati a primo cittadino accettassero un tal percorso disinquinante, non supererebbero le tre, massimo quattro, liste a sostegno. E da li inizia il vade retro Satana, la pulizia praticata , la politica al servizio, la buona fede.
Il metodo suggerito difficilmente sarà digerito dallo sfrenato e incontrollabile banditismo politicante, da quanti , falliti nella vita lavorativa, tentano un ''cogito ergo sum''.
E' utopia? No. E' il tentativo di smascherare i banditi, i fannulloni, i traffichini. Altrimenti ? Meglio perdere puliti che vincere ....
Peppe Bologna