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13/08/2020 18:00:00

Marsala: Libera, Amici del Terzo Mondo e Archè intervengono sull'aggressione razzista

Si susseguono le reazioni a Marsala dopo l'aggressione a sfondo razzista avvenuta nella notte tra l'8 e il 9 agosto. L'ultimo è quello delle associazioni Libera Marsala, Amici del Terzo Mondo e Archè che vogliono lanciare un appello che non sia solamente di solidarietà ma che serva a promuovere una profonda riflessione sull'ondata di razzismo che sta caratterizzando, con numerosi episodi, la città di Marsala.

"Sappiamo, e più volte l'abbiamo ribadito, che Marsala non è razzista - si legge nella nota inviata dalle tre assiciazioni -  che questi episodi non le appartengono, ma riteniamo che non possiamo sorvolare su un pericolo che se non colto in tempo può degenare in un disastro tanto sociale quanto umano. Il diffondersi di queste scene lascia pensare che in fondo il pericolo esiste, ed è davanti gli occhi di tutti noi semplici
cittadini. Affermare di non vederlo equivarrebbe ad ignorarlo. Numerosi sono gli episodi che in forma confidenziale ci vengono raccontati da alcuni nostri amici africani, e più volte abbiamo cercato di dargli voce".

"Episodi che molto spesso non vengono raccontati nelle cronache locali, perché rimangano nell'ombra o lontani dagli occhi di tutti noi, ma che comunque risultano efficaci nel creare un clima di odio e paura che non lascia ben sperare per il buon vivere di questo territorio. Non è importante la dimensione del fenomeno  - continuano le tre associazioni - quanto capire i suoi effetti, che si ripercuotono terribilmente su delle comunità con già seri problemi di integrazione economica, sociale e culturale. E questo non fa altro che complicare il delicato cammino verso una società integrata, moderna e distante da concetti che ormai dovrebbero esserci estranei. La portata di un'ondata razzista è difficilmente valutabile, la sua esistenza invece è riscontrabile, nonché provata, su più episodi. Questo ci lascia tutt'altro che sereni. Per questo motivo noi auspichiamo a una maggiore collaborazione con le autorità locali, con l'Amministrazione comunale e tutta la cittadinanza, perché solo se uniti si riesce a produrre un vero baluardo contro le discriminazioni, la violenza e quelle che comodamente possiamo descrivere come vere e proprie barbarie. Il pericolo esiste - concludono - è nostra responsabilità decidere se domarlo, e fare la differenza, o continuare a sottovalutarlo".

E su ciò che è accaduto sabato sera, c'è anche l'intervento del primo cittadino di Marsala, Alberto Di Girolamo, che condanna il grave episodio, esprimendo la sua solidarietà nei confronti della vittima e ribadendo che a Marsala non può trovare cittadinanza, la violenza in tutte le sue forme:   Nei giorni scorsi, come sapete, è venuto alla ribalta un episodio amaro, grave, verificatosi sabato sera in pieno centro storico ai danni di un giovane extracomunitario, pestato a sangue. Un atto da condannare senza mezzi termini. L’ho già scritto qualche settimana fa in occasione di un altro episodio dai contorni poco chiari, e non certo edificante, che si è verificato sempre nel nostro centro storico: Marsala è e deve rimanere città che accoglie, città dove la fratellanza e la tolleranza non vengono messe in discussione mai, e dove, per nessun motivo al mondo la violenza possa essere usata come metodo per risolvere problemi reali o presunti. Il momento storico è particolare, le persone, anche influenzate dalla propaganda che certa parte politica continua a fare, spesso sulla pelle dei più fragili, sono disorientate, confuse e anche impaurite. Azioni di questo genere denunciano un’assenza di valori, di educazione. Nell'esprimere la mia solidarietà alla giovane vittima di questo increscioso episodio, ribadisco che a Marsala non può avere cittadinanza la violenza, né fisica, né verbale.