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05/11/2020 06:00:00

Coronavirus, 1072 positivi nel trapanese. La Sicilia è zona arancione, tra le polemiche

21,00 -  Ospedali sempre più sotto pressione in Sicilia Occidentale.
Rimangono, al momento, quattro posti presso l'ospedale Cervello, dieci al nosocomio di Partinico, quattro al Paolo Borsellino di Marsala e dieci, attivabili ove fosse necessario, all'Ismett di Palermo.


Nel piano della Regione, inoltre, c'è un incremento di 416 posti in più per pazienti gravi entro novembre, ma intanto si assiste a code di ambulanze nei pronto soccorsi come è successo nelle scorse ore all’ospedale di Partinico, dove i mezzi hanno fatto la fila per poter ricoverare i positivi sintomatici.

Una pressione che sta mettendo sotto stress il personale sanitario: ad alleviare la loro fatica potrebbero arrivare 907 medici che hanno chiesto di poter lavorare a Palermo rispondendo all’avviso pubblico della Regione. Si tratta di giovani appena laureati, specializzandi, professionisti in pensione e medici stranieri.

 17,00 - E' salito a 1072 il numero dei positivi al Coronavirus in provincia di Trapani, il dato è al netto dei decessi e dei guariti.

Ecco come sono distribuiti i positivi nei 24 comuni: Alcamo 212, Buseto Palizzolo 7, Calatafimi Segesta 5, Campobello di Mazara 12, Castellammare del Golfo 53, Castelvetrano 80, Custonaci 25, Erice 48, Favignana 4, Gibellina 9, Marsala 138, Mazara del Vallo 94, Paceco 24, Pantelleria 29, Partanna 22, Poggioreale 1, Salaparuta 3, Salemi 19, Santa Ninfa 2, Trapani 213, Valderice 33, Vita 2, San Vito Lo Capo 32, Petrosino 5. Per un totale di 1072 casi di positività.

I deceduti sono 40, i guariti totali sono 854 (ieri 822). Attualmente si trovano ricoverati in terapia intensiva 6 pazienti e 44 persone del territorio, ricoverate nei reparti Covid. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 319 tamponi molecolari e 641 tamponi per la ricerca dell'antigene.

16,00 -  Era ora. Ci voleva l'emergenza per svegliare la Regione, che, finalmente, anche se in maniera disordinata sta iniziando a fare tamponi a tutti, in cerca degli asintomatici.

Da qualche giorno la Protezione Civile regionale ha pianificato l’acquisto di milioni di test rapidi e sta potenziando la capacità di analisi con l’obiettivo di arrivare dagli attuali 5 mila ad almeno 60 mila al giorno. CI riusciranno?

La Protezione Civile regionale ha bandito la prima gara per acquistare un milione e mezzo di tamponi rapidi, sia nella versione rinofaringea che in quella salivare. È una gara dall’importo di spesa notevole, circa 7 milioni.

La gara appena bandita prevede la possibilità di acquistare a brevissimo termine un analogo lotto.

Dunque in pochi giorni il sistema sanitario si doterebbe di altri 3 milioni di tamponi rapidi che verranno affidati - questo è già deciso - soprattutto ai pool di medici e infermieri neoassunti che stanno avviando i test nei drive in. A Palermo l’operazione è già partita con dati che hanno scardinato le precedenti stime sui contagi (10% in più del previsto).

Fra qualche giorno ci sarà una seconda gara che vale circa 2 milioni e che serve a selezionare un’azienda che fornisca la cosiddetta stazione biologico-molecolare: si tratta della tecnologia per analizzare rapidamente tutti i test, anche quelli frutto di tampone tradizionale.

Sempre con l’obiettivo di intercettare i positivi asintomatici la Protezione Civile finanzierà anche l’acquisto di una stazione di test rapidi per l’aeroporto di Catania: si tratta di 25 box di prelievo in cui possono essere controllati i passeggeri in arrivo. 

11,00 - "Nella mattinata di oggi mi confronterò con il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità in ordine alle ragioni che hanno determinato la “zona arancione” in Sicilia". Lo dichiara Ruggero Razza, assessore regionale alla Sanità.

"Leggo sulla stampa farneticazioni (qualche volta strumentali, qualche altra dettate dalla voglia di fare polemica a tutti i costi) in ordine all’occupazione dei posti letto in Sicilia e mi pare, quindi, indispensabile pubblicare il report settimanale utilizzato da Roma. Inostri indici di occupazione erano ben al di sotto della soglia di allerta. E, riferendosi i dati alla scorsa settimana, essi non tengono neppure in considerazione il piano approvato dal Comitato tecnico scientifico che li aumenta ancora di più. Sono fatti, non analisi".

 

"I comuni siciliani ritengono essere assolutamente prioritaria la salvaguardia del diritto alla salute. Ciò premesso, crea molti interrogativi l’affermazione del Presidente della Regione Siciliana che ha dichiarato di non essere stato sentito e di non aver potuto illustrare i dati della situazione in Sicilia.  Per rispetto istituzionale di tutti e per quanto ci riguarda per rispetto istituzionale degli Enti Locali chiediamo al Governo regionale di conoscere i dati forniti e chiediamo un immediato chiarimento da parte del Governo nazionale. Con pari forza si ribadisce la richiesta di adeguati e immediati interventi di ristori". Lo dichiara Leoluca Orlando a nome dei Sindaci siciliani. 

"Siamo zona arancione per responsabilità del governatore Musumeci e dell'Assessore Razza che in questi mesi non sono riusciti ad organizzare un sistema sanitario efficiente e all'altezza della seconda ondata di Covid 19. Abbiamo perso mesi preziosi. Meno posti in terapia intensiva, nessun tracciamento, non c'è stato alcun potenziamento dell'assistenza domiciliare, proclami di "Covid-free", ricerca di colpevoli in un vergognoso scaricabarile. E' un Governo inadeguato. Inutile nascondere le proprie mancanze attaccando il Governo nazionale, la smetta lui di fare furbizie e si metta a lavoro per garantire un sistema sanitario all'altezza". Lo afferma il parlamentare di Italia Viva, Luca Sammartino, dopo la decisione del Governo nazionale di inserire l'Isola tra le regione con “rischio intermedio”. "Ora la zona arancione - prosegue il deputato Iv - comporterà anche una crisi economica, con la perdita di numerosi posti di lavoro, la chiusura delle aziende. Per colpa dell'incapacità di questo Governo la Sicilia rischia il disastro e siamo tutti consapevoli che non possiamo permettercelo. Musumeci e Razza non perdano tempo e invece di fare proclami sui posti letto, li attivino. Adesso dipende dalla serietà che verrà messa in campo dal Governo per far dichiarare la Sicilia "zona gialla".

“Gli ospedali al collasso, le ambulanze in coda e le persone che aspettano tamponi da settimane sono la risposta alle lagne del presidente Musumeci sulla zona arancione per la Sicilia” lo afferma Giangiacomo Palazzolo, membro del comitato promotore nazionale di Azione e sindaco di Cinisi. “Non sono un sostenitore del governo Conte - prosegue Palazzolo - ma denunciare come fanno Musumeci e addirittura il presidente dell’Ars Miccichè la classificazione arancione della Sicilia come una specie di ritorsione è indice di totale scollamento dalla realtà, un infantilismo politico che in questa situazione non ci possiamo permettere”. L’esponente siciliano del partito di Carlo Calenda aggiunge: “comprendo la preoccupazione e lo sconforto di tante attività economiche, le restrizioni saranno un sacrificio enorme e mi auguro che il governo nazionale sia solerte nel prevedere i necessari ristori. Però - aggiunge Palazzolo - deve essere chiaro che se siamo in questa situazione in Sicilia, con la sanità stremata e il tessuto produttivo in crisi, è perché qualcuno non ha fatto il suo dovere. Sapevamo tutti che il virus avrebbe preso vigore con l’autunno e invece di prepararci il governo regionale ha passato l’estate a crogiolarsi nelle facezie di Ambelia, Dolce e Gabbana e del Giro d’Italia, rimandando incomprensibilmente le necessarie strategie di prevenzione e di rafforzamento del sistema sanitario”. “Musumeci invece di indignarsi o di guardare a cosa accade nelle altre regioni venga a vedere le ambulanze in coda davanti agli ospedali, forse troverà le risposte che sta cercando” conclude Palazzolo.

 10,00 - Nuova vittima del Covid all'ospedale di Marsala. E' deceduta infatti nella notte una donna che era ricoverata all'ospedale di Mazara e che poi, viste le complicazioni, era stata intubata trasferita nel reparto di rianimazione all'ospedale di Marsala.

Nella notte si è aggravata ed è morta. Adesso i pazienti in rianimazione, al Covid hospital di Marsala, sono due. A Mazara, lo ricordiamo, non c'è la rianimazione, ma solo 30 posti per positivi "semplici". Se peggiorano, vengono intubati e trasferiti.

Sempre da Mazara arriva la notizia di un altro medico positivo al coronavirus. In questo momento, pertanto, ci sono cinque medici positivi. Una vicenda che crea problemi di organico, dato che ci sono solo otto medici in servizio.

07,00 -  Sono 1036 gli attuali positivi in provincia di Trapani al netto dei decessi e dei guariti. Rispetto ai ieri si registrano 51 nuovi contagi e tre nuovi decessi che portano in totale a 40 il numero delle persone morte nel trapanese dall'inizio dell'epidemia.  Sono 1155 invece i nuovi positivi nell'Isola, record assoluto dall'inizio dell'epidemia come lo è purtroppo il dato dei deceduti 19.  Nel Paese sono 30.550 i nuovi casi, con 211.831 tamponi. Sono 352 in un giorno i decessi che portano il totale a 39.764.

I numeri del Covid nel trapanese - Sono così distribuiti nei 24 comuni: Alcamo 208, Buseto Palizzolo 8, Calatafimi Segesta 4, Campobello di Mazara 10, Castellammare del Golfo 53, Castelvetrano 56, Custonaci 25, Erice 54, Favignana 5, Gibellina 9, Marsala 132, Mazara del Vallo 89, Paceco 23, Pantelleria 29, Partanna 21, Poggioreale 1, Salaparuta 3, Salemi 16, Santa Ninfa 2, Trapani 223, Valderice 33, Vita 2, San Vito Lo Capo 24, Petrosino 6. I guariti totali sono 822 (ieri 810). Attualmente si trovano ricoverati in terapia intensiva 6 pazienti e 42 persone del territorio, ricoverate nei reparti Covid. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 393 tamponi molecolari e 655 tamponi per la ricerca dell'antigene.

Marsala, nei reparti Covid del "Paolo Borsellino" non ci sono più posti. Ci sono solo tre pazienti in terapia intensiva, e questo è buono. Ma l'ospedale è pieno per gli altri ammalati Covid, sono circa una novantina di posti. L'imperativo è tracciare e isolare, con screening di massa, ed è per questo che l'Azienda Sanitaria Provinciale farà dei tamponi a tutti gli studenti delle scuole superiori e ai loro familiari, nel fine settimana.

C'è la promessa della Regione per un nuovo padiglione - L'assessorato regionale alla Salute ha inviato una nota all'Asp autorizzandola alla progettazione di un nuovo padiglione per le malattie infettive, in un'area adiacente all'ospedale. E' una novità da prendere con prudenza, perché già la Regione annuncio un analogo intervento a Maggio, con tanto di foto di rito, senza poi fare nulla (e questo va sempre ricordato per capire cosa non si è fatto in questi mesi). La realizzazione del padiglione costa diversi milioni di euro e sarà un reparto di malattie infettive che, secondo sempre le promesse di Razza e Musumeci, rimarrà alla città. Vedremo.

Il Sindaco di Marsala Massimo Grillo ha parlato ai marsalesi - Tralasciando gli aspetti politico-burocratici sui quali mi riprometto di intervenire nei prossimi giorni – ha precisato preliminarmente il Sindaco – desidero oggi incentrare la mia attenzione sulla Pandemia che tanto sta incidendo negativamente sia sui cittadini che sul tessuto socio-produttivo del nostro territorio. Il quadro attuale dei positivi nella nostra Città mi impone l’obbligo di reiterare l’invito alla prudenza e a osservare tutte le norme per cercare di non contrarre il coronavirus. So benissimo che non è semplice e io stesso qualche giorno fa ho effettuato il tampone con esito negativo visto che ero venuto a contatto con una persona risultata positiva. L’uso della mascherina, l’igienizzazione delle mani e il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale sono ormai imprescindibili per la nostra e l’altrui tutela”. Ma l’aspetto centrale su cui si è articolata la diretta facebook del Sindaco ha riguardato la Protezione Civile. “Desidero preliminarmente ringraziare il dottor Enzo Menfi, vice comandante del Corpo della Polizia Municipale, per l’impegno profuso nella rimodulazione della COC, Centro Operativo Comunale, più conosciuto come Protezione Civile – prosegue il primo cittadino marsalese. La COC esisteva sulla carta ma, da adesso, ci proponiamo di farla diventare pienamente operativa per prevenire i rischi e, per porre in essere, gli interventi necessari in caso di calamità. Nell’azione di contrasto al covid oltre che della COC mi avvarrò anche di una cabina di regia della quale ho già invitato a far parte, oltre al consigliere Nicola Fici, altri rappresentanti della minoranza”.
La COC, presieduta dal Sindaco Grillo, è composta da Dirigenti e Funzionari comunali, oltre che dal Responsabile Distrettuale di Igiene e Sanità Pubblica, Benedetto Di Dia, e dalla coordinatrice dell’Usca a Marsala, Silvia Anastasi. E’ stata anche inserita nell’organigramma la Croce Rossa Italiana – sezione di Marsala - rappresentata dal suo Presidente Antonino De Vita. L’invito ad aderire viene rivolto dall’Amministrazione Grillo ad altre Associazioni di Volontariato, preferibilmente se iscritte all’apposito Albo regionale della Protezione Civile.

Massimo Grillo ha incentrato l’attenzione su due prossime iniziative promosse dell’Asp.Presto sarà effettuato uno screening anti covid-19 che interesserà gli studenti e i loro genitori – sottolinea ancora il Sindaco. Ad attuarlo sarà il personale dell’Usca. Ieri, inoltre, mi è giunta una comunicazione dal Dirigente Generale dell’Assessorato alla Salute che è stato dato mandato al Commissario Straordinario dell’Asp di Trapani di avviare immediatamente le procedure per l’affidamento della progettazione esecutiva per la realizzazione di un padiglione per emergenze epidemiologiche nell’area dell’Ospedale “Paolo Borsellino. Naturalmente (e lo dico per prevenire polemiche) chiederò tempi e modi certi della redazione di questo progetto”.

I dati in Sicilia - Sono 1.155 i nuovi positivi al Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 9.376 tamponi effettuati; 19 i decessi, che portano il totale a 569. Con i nuovi casi salgono a 17.618 gli attuali positivi. Di questi 1.253 sono i ricoverati: 1.105 in regime ordinario e 148 in terapia intensiva due ricoverati in meno rispetto a ieri. I guariti sono 324. I nuovi positivi sono così distribuiti per province: Palermo 352, Catania 324, Messina 103, Ragusa 98, Trapani 54, Siracusa 41, Agrigento 134, Caltanissetta 27, Enna 22.

Musumeci, Sicilia in zona arancione? Assurdo e irragionevole - "La scelta del governo nazionale di relegare la Sicilia a "zona arancione" appare assurda e irragionevole. L'ho detto e ripetuto stasera al ministro della Salute Speranza, che ha voluto adottare la grave decisione senza alcuna preventiva intesa con la Regione e al di fuori di ogni legittima spiegazione scientifica". Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando l'inserimento dell'Isola nella "zona arancione". "Un dato per tutti - prosegue - oggi la Campania ha avuto oltre quattromila nuovi positivi; la Sicilia poco più di mille. La Campania ha quasi 55 mila positivi, la Sicilia 18 mila. Vogliamo parlare del Lazio? Ricovera oggi 2.317 positivi a fronte dei 1.100 siciliani, con 217 in terapia intensiva a fronte dei nostri 148. Eppure, Campania e Lazio sono assegnate a "zona gialla". Perchè questa spasmodica voglia di colpire anzitempo centinaia di migliaia di imprese siciliane? Al governo Conte chiediamo di modificare il provvedimento, perchè ingiusto e ingiustificato. Le furbizie non pagano".

Sono complessivamente circa 3600 i posti letto dedicati alle cure del Covid-19 in Sicilia previsti nell’incremento dell’assistenza sviluppato dall’assessorato regionale alla Salute e condiviso con il Comitato tecnico scientifico. I posti, individuati in strutture pubbliche e private di tutto il territorio siciliano, comprendono terapie intensive, degenze ordinarie e ricoveri in strutture dedicate alle cure in bassa complessità. Sono previsti due scaglioni temporali, 15 novembre e 30 novembre, entro i quali saranno approntati i posti letto da parte dell’Aziende del sistema sanitario regionale. In particolare le terapie intensive raggiungeranno, all’ultima scadenza, 427 posti dedicati esclusivamente al Covid a cui potranno aggiungersi posti di terapia sub-intensiva convertibili a seconda delle eventuali necessità. Le degenze ordinarie raggiungeranno 2384 ricoveri dedicati, mentre saranno 780 i posti letto a disposizione nelle strutture a bassa complessità. Nei territori delle Città Metropolitane, particolarmente interessate dal contagio da Covid 19, sono previsti complessivamente 252 posti di terapia intensiva e 1502 per i ricoveri ordinari, la restante dotazione è stata distribuita nelle altre province della Sicilia. 

La Sicilia è stata dichiarata zona "arancione" nel nuovo Dpcm con le misure di contrasto per evitare il diffondersi del coronavirus. La misura più importante è che da venerdì, non da domani, chiudono bar e ristoranti. Potranno fare solo asporto. Le misure entreranno in vigore da venerdì e dureranno fino al 3 dicembre, anche se Conte ha specificato che il quadro epidemiologico sarà valutato nel frattempo.

Sicilia zona arancione, limiti agli spostamenti - Vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all'altra e da un Comune all'altro salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute e necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all'interno del proprio Comune.

Sicilia area arancione, chiusura di mostre e musei - Chiusure di musei e mostre. Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori. Didattica in presenza per scuole dell'infanzia, scuole elementari e medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.

Sicilia area arancione, limiti nel trasporto pubblico - Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie. Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.

I dati  italiani - Stabile la crescita dei contagi Covid in Italia: nelle ultime 24 ore si sono registati 30.550 nuovi casi, circa 2mila più di al giorno prima ma con 211.831 tamponi, circa 29mila più di martedi. Stabile anche l'incremento delle vittime, 352 in un giorno che portano il totale a 39.764". Il trend sembra mostrare una certa stabilizzazione ma non sappiamo ancora se possiamo vedere gli effetti di alcuni provvedimenti presi, come il dpcm e alcune ordinanze regionali su uso continuativo delle mascherine di cui dovremmo iniziare a vedere effetti. Abbiamo avuto un forte aumento dei casi e adesso vediamo una stabilizzazione ma su livelli piuttosto elevati, ci auguriamo di vedere qualche segnale positivo". Lo ha detto il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza alla conferenza stampa tenuta allo stesso ministero sull'analisi della situazione epidemiologica da Covid-19 in Italia. La conferenza stampa del professore Rezza: