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27/04/2021 06:00:00

Sicilia, dal Pd ai 5 Stelle: tutti cercano i moderati

 Tutti alla ricerca dei moderati in Sicilia. Tutti a fare l’occhiolino a quel centro che di volta in volta si sposta da destra a sinistra, sondando gli umori dell’elettorato.


I moderati non sono la Democrazia Cristiana di un tempo, che oggi Totò Cuffaro ha rimesso in piedi lanciandola come la migliore politica mai esistita.
Non si sa se effettivamente la DC sia stata la migliore espressione della classe dirigente regionale e nazionale, di certo è che quei politici avevano in mano l’arte della mediazione, la capacità di parlare trasversalmente a tutti, mai alla pancia, dotati di un pragmatismo che oggi è invece qualunquismo.


Così il Partito Democratico apre ai moderati, ai disillusi del centrodestra, lo fa con esponenti nazionali con il. nuovo segretario Enrico Letta in testa, poi però se il segretario provinciale trapanese, Domenico Venuti, afferma di guardare al centro sinistra ma con un passo avanti si urla allo scandalo e al tradimento politico, perché, lo si dica, si tratta unicamente di rancori personali e non certamente del merito della linea politica.
Italia Viva guarda ai moderati, cerca di fare il salto, soprattutto in dato percentuale, per poter certificare la sua esistenza in vita.
E adesso anche il Movimento Cinque Stelle guarda a quella parte politica con interesse, loro che erano contro gli accordi politici ma che di questi non possono più fare a meno se vogliono continuare ad essere eletti.


Ma i moderati sono così decisivi per l’elezione del nuovo Presidente della Regione nel 2022?

Rappresentano da sempre un bacino importante, oggi anche i moderati sono divisi in tanti piccoli satelliti, in aree che non viaggiano tutte nella medesima direzione. E i moderati a loro volta a chi guarderanno?


C’è molta incertezza che è dettata dalle alleanze, tutti mirano a lasciare fuori sia la Lega che Fratelli d’Italia ma in verità, sia in Sicilia che nel resto del Paese, il centrodestra si compatta proprio intorno a quei due partiti e non ci può essere centrodestra senza Lega e Fratelli d’Italia poiché il partito di Silvio Berlusconi ha percentuali sotto il 10%.
E’ il destino dei moderati, tirati a destra e a sinistra, stare un pò dappertutto .