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29/04/2021 06:00:00

L'Asp: "L'ospedale di Marsala resta Covid. Sul padiglione ... si troveranno i soldi"

 Si è tenuta ieri mattina la conferenza stampa all’ ASP di Trapani per parlare di vaccini, insieme al commissario Paolo Zappalà anche il direttore amministrativo Gioacchino Oddo e il dottore Canzoneri, responsabile provinciale per la vaccinazione.

Da gennaio ad oggi la situazione è nettamente migliorata, tiene a sottolineare Zappalà, sia come contagi anche se negli ultimi 20 giorni c’è stata una crescita lenta, ma c’è stata.

Sono 4 ad oggi i ricoveri in terapia intensiva mentre 14 in sub intensiva con una capacità di massimo 15 posti letto, tuttavia la situazione è sotto controllo da un punto di vista ospedaliero, e sul reparto Covid a Mazara del Vallo la precisazione di Zappalà è che “non è chiuso, è solo congelato, e speriamo tutti che non serva”.

Sono 120.688 le dosi di vaccino inoculate, dato aggiornato al 27 aprile, 120 mila persone hanno avuto la prima dose di vaccino, dei 30 mila over 80 ne risultano vaccinati oltre 21 mila, la seconda dose è stata somministrata ad 11 mila di loro: “La vaccinazione la stiamo facendo con una macchina articolata che copre tutto il territorio provinciale, abbiamo degli obiettivi ( vaccini permettendo) dal mese di maggio dovremmo essere in grado di inoculare 4400 vaccini al giorno, l’obiettivo regionale è di 50 mila al giorno per arrivare entro l’estate all’immunità, sono partite anche le vaccinazioni domiciliari”.

Per incrementare i vaccini è necessario rendere più snella l’organizzazione nei centri vaccinali e contemporaneamente predisporre un piano per attivare altri centri vaccinali, presidi ospedalieri, c’è la necessità di decongestionare gli ospedali che non si prestano ad accogliere così tante persone.

È Castelvetrano a presentare delle criticità strutturali, in quella città ancora non è stato individuato un luogo per le vaccinazioni, l’ASP sta cercando delle soluzioni alternative anche l’utilizzo di immobili confiscati alla mafia a Campobello di Mazara.

La Regione ha poi voluto la realizzazione di un hub provinciale e si trova a Trapani, in contrada Cipponeri, grazie alla concessione di un immobile comunale.

Tanti finora i disservizi segnali dai cittadini e l’ASP ha messo a disposizione un numero verde dedicato, l’ 800402346 è attivo dal lunedì’ al sabato dalle 8.30 alle 19.30.

Si è partiti anche con le vaccinazioni domiciliari, si tratta di persone che non possono spostarsi e che hanno diritto al vaccino domiciliare, dei 4813 malati ne sono stati vaccinati 2127, sono otto le squadre attive per la vaccinazione domiciliare, il vero fattore critico sono le risorse del personale (si tratta di attività mediche che non si improvvisano) e il tempo.

I medici di medicina generale possono vaccinare presso il loro studio ovvero sarà l’ASP a mettere a disposizione dei locali, ad oggi il 50% dei medici di base ha aderito con la prima fase domiciliare e presso il loro ambulatorio, gli altri stanno aspettando che l’ASP dia una sede, possono somministrare solo il Moderna, vaccino più maneggevole e meno delicato.

Sulle questioni che riguardano l’ospedale di Marsala il commissario Zappalà è stato chiaro, non si farà tirare la giacchetta dalla politica, lui non è alla ricerca del consenso, la priorità è la lotta alla pandemia ma al contempo assicurare anche le cure in altri ospedali della provincia. L’ospedale Paolo Borsellino non verrà al momento riconvertito in ospedale ordinario, Zappalà ha confermato il trasferimento di alcuni strumenti dal nosocomio cittadino ad altri presidi. Non parla di smantellamento dell’ospedale ma sta nelle cose, trasferire strumenti altrove significa questo.

Il commissario parla di mancanza di personale e sarà impossibile avere in ogni ospedale tutti i reparti.

Sul Padiglione di Malattie Infettive pare che adesso sia spuntato il progetto ma non si comprende bene con quali fondi verrà realizzato, sarà compito del governo regionale trovarli.

Zappalà tiene ad evidenziare che lui è fuori dalle logiche della politica, ma non è nemmeno la stampa che ha strumentalizzato una questione che è stata utilizzata dai politici sia per fini elettorali che per una vetrina personale. E’ la politica che ha svenduto questo territorio, sia quella regionale che quella attuale. C’è un sindaco che non si impegna a tutelare il proprio ospedale, e dire che fu anche assessore alla Salute di un governo regionale lontano ma dove la sanità aveva un peso specifico, non c’è nemmeno l’impegno della deputazione regionale che ancora ora tende a confondere le carte parlando del Padiglione come opera di riammodernamento dei Pronto Soccorso, si tratta invece di due interventi distinti realizzabili con somme diverse.

Le uniche speranze di lotta sono state lasciate ai consiglieri comunali, del resto lo ha scritto e detto il vice sindaco Paolo Ruggieri: “Il tempo è galantuomo”. Ed è così. Per tutti.