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13/05/2021 06:00:00

Musumeci, Fava e gli altri. Il totonomi per le Regionali. Prime manovre anche in provincia di Trapani

 Le elezioni regionali del 2022 non sorprenderanno per la proposta politica e nemmeno per la classe dirigente che si candiderà, volti noti e non nuovi.


I professionisti, quanti danno lustro all’Isola sono lontani dalla politica, se ne interessano, la osservano, la giudicano, votano ma non prendono parte a nessuna carica elettiva. Accade perché la politica è un gioco di poltrone e di coalizioni che puntano spesso non sul più bravo e credibile ma su chi assicura maggiore presenza in giunta.

E ha ragione di volere andare in continuità il presidente uscente, Nello Musumeci, se la coalizione è la stessa di cinque anni fa e nessuno bluffa, cosa che poco convince, allora potrebbe nuovamente diventare governatore dell’Isola.
Non sorprende la candidatura di Claudio Fava, l’ennesima volta che si candida. Sorprende, semmai, il suo aprire al mondo di Musumeci, ai moderati di centro destra, per uno che viene da una sinistra non certo centrista, quali saranno le capacità di attrarre? Molto poche. A questo sogno sfiorato si accosta anche Giancarlo Cancelleri, il Movimento Cinque Stelle non è più quello di un tempo, sono calate le percentuali e i voti, chi li ha votati per rivoluzionare il sistema adesso li guarda con sospetto.

Il Partito Democratico apprezza la figura di Peppe Provenzano, già ministro e ora vice segretario nazionale dei dem, ma senza coalizione rischia di essere perdente. Il Pd da solo non può garantire niente e dentro Italia Viva non si guarda certamente ai democratici, i renziani guardano al centro o ad una loro candidatura a presidente.

Non sono elezioni così scontate, il centrodestra ha diverse cose da risolvere a cominciare da una coalizione che potrebbe implodere.
Anche in provincia di Trapani si è scatenato il toto nomi dei candidati, qualche settimana fa il gruppo marsalese di Diventerà Bellissima ha dichiarato, attraverso il referente Paolo Ruggieri, che il movimento avrà un candidato alle regionali, dentro l’UDC ci sarà Mimmo Turano, Eleonora Lo Curto (seppure sia molto corteggiata da Forza Italia), un componente del partito di Renzi sarà dentro la lista centrista e potrebbe essere proprio Giacomo Scala.

Forza Italia nonostante l’assessore regionale Toni Scilla potrebbe avere difficoltà a fare una lista, Stefano Pellegrino è propenso a lasciare gli azzurri per transitare in Fratelli d’Italia, quindi non si escluderebbe che tra i candidati si chieda a Enzo Sturiano di scendere in campo. Il Movimento VIA e gli Autonomisti in corsa per l’ARS avranno, tra gli altri, Ignazio Chianetta e l’alcamese Angelo Rocca.
In provincia i nomi dei candidati al parlamento siciliano sono tanti, il sindaco di Partanna, Nicolò Catania dovrebbe essere candidato dentro il partito della Meloni, ci potrebbe pure essere il ritorno della candidatura di Nicola Cristaldi.
Si ragiona di nomi e di candidature dentro al Pd, Giacomo Tranchida pare non abbia intenzione di scendere in campo ma di lanciare un suo fedelissimo, Baldo Gucciardi è al suo quarto mandato già in deroga e quindi potrebbe non essere più candidato ma al suo posto andare Domenico Venuti, le aree di maggiore peso dentro ai dem sono quelle che fanno capo da una parte a Tranchida e dall’altra a Gucciardi.
E ancora i nomi di ipotetiche candidature riguardano il presidente del consiglio comunale di Trapani, Giuseppe Guaiana, lo stesso socialista Nino Oddo che tornerebbe all’ARS dopo lo stop di cinque anni.
Gli incontri e le manovre sono già iniziate.