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19/07/2021 06:00:00

Coronavirus: le regole sul green pass. In "bianco" fino a Ferragosto, poi ...

 In Sicilia nelle ultime ore si registrano 404 nuovi contagi a fronte di 5.832 tamponi processati. Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 21, quelle negli altri reparti sono 149 mentre quelle in isolamento presso il proprio domicilio sono 4.953.

  Il governo Draghi lavora alle nuove misure per fronteggiare l'ondata estiva del coronavirus. I "rigoristi" prendono campo e insistono per il green pass obbligatorio quanto meno nei ristoranti al chiuso. La Sicilia e altre regioni hanno numeri da zona gialla, ma i criteri dei colori cambieranno per permettere, magari fino a Ferragosto, di restare con la zona bianca. Poi, cominceranno le chiusure, soprattutto nelle zone dove ci sono pochi vaccinati.

GREEN PASS. Discoteche e ristoranti al chiuso. È su queste due attività che il governo sembra aver chiuso l’accordo per varare il decreto che rende obbligatorio il green pass.  La lista dei luoghi dove si potrà accedere soltanto con la certificazione verde è ormai completata, la cabina di regia che dovrebbe svolgersi martedì servirà a mettere a punto gli ultimi dettagli. L’obiettivo del governo è mantenere tutta l’Italia in bianco almeno fino a Ferragosto e scongiurare la chiusura delle attività nonostante la corsa della variante Delta. Per questo nel decreto saranno inseriti i nuovi parametriche stabiliscono le fasce di rischio (bianca, gialla, arancione e rossa) non soltanto sulla base dell’incidenza del virus, ma anche sull’occupazione dei reparti ospedalieri e delle terapie intensive.

Il numero dei contagiati sale, soprattutto tra i ragazzi, ma nella maggior parte dei casi non c’è necessità di ricovero e per questo si è scelta la strada di lasciare aperte le attività privilegiando però chi decide di immunizzarsi in modo da impedire il più possibile la circolazione del virus. 

Per chi viaggia il green pass sarà indispensabile. Bisognerà mostrarlo prima di prendere treni a lunga percorrenza, navi, aerei.  Stadi, palestre, centri sportivi, concerti, eventi, convegni, spettacoli, feste e banchetti: ovunque ci sia il rischio di assembramenti — anche a causa delle file all’ingresso o all’uscita — bisognerà avere il green pass.

Il green pass dovrà essere esibito al momento di entrare nei luoghi a rischio o di salire a bordo, proprio come avviene adesso con la misurazione della temperatura. In caso di controllo delle forze dell’ordine, chi ne è sprovvisto rischia una multa fino a 400 euro e il gestore dell’attività potrebbe subire la chiusura per 5 giorni.

Green Pass, Locatelli: "Inevitabile anche in ristoranti al chiuso"
"Credo che vadano fatte scelte per contrastare la ripresa della circolazione virale. Dare accesso a determinate attività a chi è stato vaccinato, o comunque ha il certificato verde, è una strategia inevitabile. Penso a concerti, grandi eventi, stadi, cinema, teatri, piscine palestre. In questi casi è fuori discussione la necessità del documento". Così Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente dell'Istituto superiore di sanità, in una intervista a "la Repubblica" sull'utilizzo del "Green Pass". "Premesso che la scelta spetta al decisore politico - sottolinea Locatelli - a titolo personale, dico che va considerato seriamente anche il Green Pass per mangiare al chiuso nei ristoranti. Peraltro, chi esita a tornare nei ristoranti credo che lo farebbe con più tranquillità sapendo che vi hanno accesso persone con il certificato".

SICILIA.  Sono figli di due genitori "no vax" i due bambini ricoverati in gravi condizioni per Covid in Sicilia. Un particolare importante. Tra i 23 ricoverati in terapia intensiva nell'isola ci sono infatti due bambini, una di 11 anni e un neonato di pochi mesi. Sono figli di genitori non vaccinati.

E proprio dall'Ospedale dei Bambini spiegano quanto sia importante vaccinarsi per proteggere se stessi e i figli: "Le famiglie hanno il dovere di proteggere i più piccoli che non possono vaccinarsi. E bisogna vaccinare i ragazzini dai 12 anni in su in vista della riapertura della scuola a Settembre".

Intanto, dai dati dell’Istituto superiore di sanità, emerge come il vaccino funzioni: “la maggior parte dei casi segnalati in Italia è stato identificato negli ultimi 14 giorni in soggetti non completamente vaccinati (cioè che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino, che sono stati vaccinati con la prima dose o con il vaccino monodose entro 14 giorni dalla diagnosi stessa, ovvero prima del tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria completa al vaccino)”.


I grafici della popolazione italiana raccontano che “la percentuale dei casi tra i vaccinati è largamente inferiore alla percentuale dei casi tra i non vaccinati. Se i vaccini non fossero efficaci nel ridurre il rischio di infezione, non si osserverebbero differenze nel numero di casi tra vaccinati e non vaccinati”, fanno notare gli autori del report. 

PANTELLERIA. Sono 34 i casi di Covid a Pantelleria. Nell'isola aumenta la psicosi da contagio, la stagione turistica sembra compromessa, e avanza l'ombra della zona rossa. E pensare che solo pochi giorni fa l'Asp di Trapani in un video promozionale celebrava "Pantelleria libera dal Covid". 

Quattordici casi già accertati con il tampone molecolare, una ventina invece risultati positivi al rapido e per i quali si attende conferma: a Pantelleria cresce il numero dei contagiati, a originare il cluster una festa privata con numerosi under 22.

«E' partito tutto da una leggerezza - afferma il sindaco, Vincenzo Campo, raggiunto telefonicamente dall’Agenzia Italpress -. Nei prossimi giorni, grazie al contact tracing, siamo sicuri che potremo circoscrivere la situazione. Voglio essere ottimista anche perché tutti i positivi sono al massimo paucisintomatici, non ci sono ospedalizzazioni: insomma, la situazione sembra sia sotto controllo».

Si teme che causa del focolaio possa essere la variante Delta, «ma in tal senso non mi è stato detto nulla», osserva Campo. Che punta piuttosto il dito contro gli abitanti di Pantelleria, particolarmente restii al vaccino. «Siamo gli ultimi nel Trapanese e tra gli ultimi in Sicilia», ammette. «E questo nonostante gli appelli vip di Cucci, Capello, Armani, Bouquet, Tardelli». Dei circa 35 positivi attuali, «sono solo 5 i vaccinati, e stanno bene», fa sapere.
Il sindaco teme ripercussioni sul turismo. «C'è qualcuno che si sta spaventando, ma bisogna capire che la questione è circoscritta e che basta sapere osservare le prescrizioni. Una leggerezza ha fatto partire tutto questo bailamme che non ci fa stare tranquilli, ma se facessimo più attenzione a valutare la vaccinazione sarebbe meglio per tutti. Il 7 luglio solo il 46% degli abitanti era vaccinato, una percentuale troppo bassa», conclude Campo.

ITALIA.  E' il focolaio più grande d'Italia. Ed è nato in un locale che aveva organizzato un maxi schermo per una partita degli Europei.

E' salito a 91 il numero di contagiati dal Coronavirus, a causa del focolaio scoppiato a Roma dopo che decine di persone avevano assistito alla partita del campionato Europeo di calcio tra Italia e Belgio in un pub. In base ai dati dell'Asl Roma, che sta monitorando il caso, in due settimane il dato è passato da 16 contagiati agli oltre 73 segnalati il 14 luglio, fino ai novantauno registrati oggi, di cui 13 secondari (amici e familiari dei clienti, o dipendenti del pub).

E quello di Roma potrebbe essere solamente il primo cluster post euforia Azzurra. Basti pensare infatti alle scene dei festeggiamenti nelle strade e nei locali - e non solo - sia per quanto riguarda Italia-Spagna, che per la vittoria in finale contro l'Inghilterra.

Il range di età del cluster si attesta tra i 14 e i 60 anni. L'età media dei contagiati è di 21 anni. Tra i positivi, 75 sono maschi mentre sono 16 le femmine.