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02/09/2021 06:00:00

Covid. Dopo le minacce, le proteste flop. Ma i no-vax intasano gli ospedali. La situazione in Sicilia

Dopo le minacce, il flop. C’erano più curiosi, giornalisti e forze dell’ordine nelle stazioni di tutta Italia in cui erano attese ieri le proteste di no-vax e no-pass contro il Green Pass.


Ieri era il primo giorno del Green Pass obbligatorio per treni, mezzi a lunga percorrenza, aerei e navi. Ma l’obbligo del Green Pass è previsto anche per il personale scolastico, docenti e non, e per l’università, anche studenti. Nelle scuole italiane uno su dieci, tra docenti e dipendenti della scuola è vaccinato.
Nuove regole accolte dalle proteste e dalle minacce dei no-vax. Minacce anche nei confronti dei medici che li curano. Perchè negli ospedali i casi gravi di Covid riguardano quasi tutti persone non vaccinate. Al Cervello di Palermo è ricoverato in gravi condizioni, ad esempio, un infermiere non vaccinato, anche se da mesi vige l’obbligo vaccinale per il personale sanitario. E in quell’ospedale su 13 ricoverati in terapia intensiva 10 sono non vaccinati. Sono molti i giovani ricoverati per Covid negli ospedali siciliani. Molti 50enni e molti giovani che non arrivano a 40 anni che hanno deciso di non vaccinarsi. Stessa situazione in provincia di Trapani. Diversi giovani non vaccinati, tra cui anche un adolescente, sono ricoverati all’ospedale di Marsala.

 

 

Tenta di riprendere timidamente, intanto, la campagna vaccinale in Sicilia. Ieri l’assessore alla Salute Ruggero Razza ha fatto un giro per gli ospedali della Sicilia meridionale.
«Anche Ribera sta registrando una buona performance vaccinale e pure qui penso che riusciremo a raggiungere i target previsti. Sono felice di aver visitato un ospedale che era prossimo alla chiusura e abbandonato al suo destino. Oggi c’è un programma di lavoro, abbiamo realizzato qui il Polo per le malattie infettive, atteso in provincia di Agrigento da decenni e mai realizzato. Non ci basta, ovviamente, quello che abbiamo già fatto. E mi aspetto che presto possano realizzarsi tutti gli impegni assunti. È una sfida perché oltre il Covid e dopo il Covid deve esistere un sistema sanitario capace di rispondere alle esigenze dei cittadini». Ha dichiarato Razza a margine della visita presso l’ospedale di Ribera.
Ma veniamo ai numeri.

 


I dati siciliani
Sono 1.155 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell'isola a fronte di 20.959 tamponi processati in Sicilia. L'incidenza sale al 5,3 martedì era al 5,1% .
L'isola resta sempre nettamente al primo posto per nuovo contagio giornaliero seguita a distanza dal Veneto con 691 casi. Gli attuali positivi sono 28.300 con un decremento di 143 casi. I guariti sono 1.271 mentre si registrano altre 27 vittime che portano il totale dei decessi a 6.369. La Regione Sicilia riporta che dei decessi comunicati ieri 6 sono deceduti il 30 agosto, 5 il 29 agosto, 5 il 28 agosto e 3 il 27 agosto.
Sul fronte ospedaliero sono adesso 950 i ricoverati, 9 in più rispetto al giorno precedente mentre in terapia intensiva sono 114, tre in meno . Sul fronte del contagio nelle singole province la situazione è la seguente: Palermo 206, Catania 237, Messina 253, Siracusa 140, Ragusa 5, Trapani 153, Caltanissetta 55, Agrigento 52, Enna 54.

 

 

 

La situazione in provincia di Trapani
Torna a crescere il numero delle persone contagiate dal Coronavirus in provincia di Trapani. Sono 2489 gli attuali positivi, 132 in più. Nell'ultimo bollettino si registra un decesso e 42 guariti. Crescono i contagi a Trapani. Il capoluogo, insieme ad Erice arriva a quasi 500 positivi.

Ecco i dati città per città, tra parentesi la variazione rispetto al bollettino precedente.
Alcamo 318 (+8); Buseto Palizzolo 6; Calatafimi-Segesta 20; Campobello di Mazara 121 (+10); Castellammare del Golfo 90; Castelvetrano 258 (+9); Custonaci 36; Erice 145 (+24), Favignana 19; Gibellina 15; Marsala 324 (-5); Mazara del Vallo 377 (+15); Paceco 32; Pantelleria 105 (+20); Partanna 15; Petrosino 17; Poggioreale 1; Salaparuta 4; Salemi 82 ; San Vito Lo Capo 25; Santa Ninfa 41; Trapani 352 (+31) ; Valderice 66 ; Vita 10.
Totale casi attuali positivi: 2489 (+132)
Deceduti in totale 364 (+1)
Guariti totali 15353 (42)
Ricoverati in Terapia intensiva attuali 8 (-1)
Ricoverati nei reparti ordinari 70 (+1)
Tamponi molecolari 629
Tamponi rapidi 270

Il virus in Italia
Sono 6.503 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Martedì erano stati 5.498. Sono invece 69 le vittime in un giorno, rispetto alle 75 di martedì.
Sono 303.717 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute.
Martedì erano stati 307.643. Il tasso di positività è del 2,1%, rispetto al 1,8% del giorno precedente.
Sono 540 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, quattro in meno rispetto  nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 40. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.231 (ieri 4.252), 21 in meno rispetto a martedì

 

 

Made with Flourish

Scuola, uno su dieci non è vaccinato
Sono 138.435 (pari al 9,55% del totale) i docenti e gli altri lavoratori della scuola ancora in attesa della prima dose di vaccino, quasi 80 mila in meno rispetto ad un mese fa, quando erano oltre 220 mila. E' quanto si evince dal report settimanale (aggiornato al 27 agosto) del Governo. Sono 1.266.800 i docenti e il personale che hanno fatto la prima dose, pari all'87,41%, ai quali si aggiungono 43.953 persone (90,45%) che hanno fatto il vaccino monodose. In totale il personale della scuola completamente vaccinato ammonta a 1.221.536 (84,29%).
Ma permangono situazioni molto diverse a livello regionale: si va, ad esempio, dal Lazio e dall'Abruzzo che hanno oltre il 97% di personale con almeno una dose fatta, ai fanalini di coda di Bolzano (provincia) con il 36,09% che non ha fatto neanche la prima dose, Sardegna (32,68%) e Calabria (29,80%). Continua, invece, la 'corsa' dei ragazzi a vaccinarsi: ormai quasi il 60% degli under 19 ha fatto almeno la prima dose e anche i ventenni proseguono a buon ritmo con il 76% che è parzialmente vaccinato, percentuale superiore sia a quella dei trentenni (71,5) che a quella dei quarantenni (75%).
Un documento strategico per la prevenzione e il controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 e un piano di monitoraggio con "scuole sentinella" in tutto il Paese per controllare la circolazione del virus negli istituti, sono stati messi a punto per tutelare lo svolgimento della didattica in presenza.