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09/09/2021 12:00:00

Covid in Sicilia, ci sono i ristori per le partite Iva aperte nel 2020

La Regione Siciliana prevede i ristori e i prestiti agevolati per le partite IVA accese nel 2020 la cui attività è stata bloccata dalla pandemia. La Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana ha infatti dato parere favorevole alla bozza di decreto predisposta dal governo regionale in attuazione della legge finanziaria di maggio dello scorso anno.

Nel decreto è previsto una modalità di selezione a graduatoria dei richiedenti "sulla base della data di inizio attività risultante dal Registro delle Imprese, ordinando le imprese utilmente ammesse alla graduatoria a partire dalla più vecchia data di inizio attività”.

La norma aveva previsto un sistema misto di contributi a fondo perduto fino a €5000 e prestiti agevolati fino a €20000 per quelle attività imprenditoriali e commerciali che avendo attivato la partita Iva poco prima dell’epidemia sono state escluse fino ad ora dai “ristori” nazionali e da altre forme di sostegno regionali.

La deputata Marianna Caronia ha presentato degli emendamenti che hanno portato il fondo complessivo da 4 a 5 milioni di Euro ed è stato previsto che l’Irfis eroghi i contributi e i prestiti entro 10 giorni dalla conclusione dell’istruttoria.

“Almeno 200 aziende e imprese siciliane – afferma Caronia – potranno accedere a questi sostegni, compensando in parte il danno subito a causa della pandemia. Si tratta di aziende, spesso composte da giovani, che soprattutto nei settori della ristorazione e del turismo avevano fatto investimenti che sono però rimasti congelati a causa delle restrizioni. Adesso potranno avere un giusto sostegno che rendere più facile affrontare questo periodo di crisi e programmare una ripartenza”.

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Incendi in Sicilia, si è riunita la IV Commissione Ambiente e Territorio - La IV Commissione Ambiente e Territorio si è riunità per trattare la campagna anticendio in Sicilia. "L’estate che ci siamo messi alle spalle lascia una ferita profonda inferta dai troppi incendi divampati lungo tutto il territorio regionale, che hanno causato decine di migliaia di ettari di boschi e campi distrutti e drammatiche conseguenze per la fauna - le parole della presidente della Commissione Giusi Savatino -.

Il punto su quanto accaduto nei mesi estivi è stato fatto con il dirigente generale del Comando Corpo Forestale della Regione,  Giovanni Salerno.

"Mi preme ringraziare il Corpo Forestale per il gravoso impegno profuso: seppur con carenze d’organico si è attivato al massimo delle sue forze, con oltre 1689 ore in cui la flotta aerea ha sorvolato la terra percorsa dal fuoco - continua la Savarino -. Complice un clima straordinariamente afoso, la Sicilia è stata dilaniata dalle fiamme con 8.113 incendi. L’entità dei danni è assai superiore rispetto agli anni passati". 

L’area delle Madonie, infatti, polmone verde siciliano, è stata duramente colpita e i roghi sono persino arrivati a lambire i centri urbani. Il Parco delle Madonie ha visto bruciare ben 680 ettari di superfice boscata; e poi il Parco dell’Etna, a quello di Pantelleria e l’elenco potrebbe proseguire. "Numeri che ci impongono una riflessione e l’individuazione di risposte normative energiche.

L’Assemblea Regionale Siciliana aveva individuato e inserito nella Finanziaria all’art. 22, approvata e pubblicata in Gazzetta lo scorso aprile, 2 milioni di euro destinati a implementare il monitoraggio tecnologico delle aree a rischio e prevenire l’attività incendiaria. Questi fondi, però, risultano ancora fermi al Dipartimento di sviluppo rurale.

"Serve forse strutturare ancor meglio un coordinamento e una cabina di regia con i diversi soggetti che si occupano di campagna antincendio. Serve qualche aggiornamento delle norme in materia. Serve mantenere alta l’attenzione. Per questo, continueremo a occuparci della problematica degli incendi nella Regione e torneremo a farlo nelle prossime settimane - conclude la Savarino-".

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Scuola, Caputo (FI): “Ritardo dei pagamenti a docenti precari è inaccettabile -  "È inaccettabile il gravissimo ritardo nei pagamenti dei docenti precari e dei supplenti, che attendono da mesi il pagamento delle retribuzioni. È opportuna una soluzione immediata a questo problema che riguarda centinaia di lavoratori e le loro famiglie". A dichiararlo è Mario Caputo deputato di Forza Italia all'Assemblea Regionale Siciliana. “Il gruppo di Forza Italia a Montecitorio – continua il Deputato – ha presentato un'interrogazione parlamentare a firma dell'on. Matilde Siracusano, con la quale si chiede l'avvio di urgenti iniziative per la soluzione dei ritardi, in modo da provvedere alla corresponsione delle retribuzioni ancora dovute. È necessario fare chiarezza non solo per dare immediate risposte alle centinaia di docenti che attendono ad oggi lo stipendio di maggio e giugno, ma anche per evitare che possano riproporsi in futuro tali situazioni, che provocano un grave disagio al personale precario”.

“Forza Italia a livello nazionale – conclude Caputo – si sta battendo per fare luce su questi ritardi e ha chiesto l'immediato intervento del Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi e di quello dell'Economia e delle Finanze, Daniele Franco, per garantire il pagamento degli stipendi arretrati e per evitare ulteriori disagi a questi docenti che oltre alla condizione di lavoratori precari devono anche subire ritardi nell'erogazione degli stipendi”.

 



Dalla Regione | 2024-05-20 15:00:00
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Sicilia, bando da 78 milioni per i giovani agricoltori

Favorire il ricambio generazionale e sostenere l'innovazione: questi gli obiettivi del bando da 78 milioni di euro messo in campo dalla Regione Siciliana, attraverso l'assessorato dell'Agricoltura, in favore di giovani imprenditori di età...