Quantcast
×
 
 
16/09/2021 06:00:00

  Oggi si ritorna a scuola in Sicilia. Dal green pass alla mascherina, tutte le regole

Suona la campanella. Oggi è il primo giorno di scuola in Sicilia. E sarà il terzo anno scolastico in cui studenti, docenti e personale, saranno alle prese con il Covid e ancora una volta con nuove regole.


Regole che però dovrebbero garantire le lezioni in presenza al 100% e lasciare la didattica a distanza solo ai casi di emergenza. Tra queste regole c'è anche il green pass obbligatorio per i lavoratori della scuola, dai docenti al personale scolastico. In Sicilia il 94% dei dipendenti scolastici è vaccinato almeno con la prima dose. 

Relativamente alla campagna di vaccinazione rivolta alla fascia tra i 12 e i 19 anni, ad oggi il 56,62 per cento (quindi oltre 225 mila ragazzi) ha già iniziato il ciclo vaccinale, mentre è già immunizzato il 41,37 per cento. Nei primi giorni di agosto, invece, aveva già ricevuto il vaccino circa il 40 per cento di loro. Qui tutti i dati.

L’inizio in provincia di Trapani
Saranno 60.399 le studentesse e gli studenti che, a partire dal 16 settembre, faranno ritorno in classe in provincia di Trapani: 58.961 studenti delle scuole statali e 1438 studenti delle scuole non statali.
Sono 3026 le classi nelle 71 istituzioni scolastiche statali e 97 le sezioni/classi nelle 47 scuole non statali paritarie.
Sono state effettuate 273 nomine di personale docente, di cui 61 sul sostegno (nel dato è incluso anche il personale docente presente nelle GPS) e 22 immissioni in ruolo di personale ATA.
Riguardo le supplenze, sono stati stipulati 980 contratti a tempo determinato di personale docente (851 nell’a.s. 2020/2021), di cui 607 sul sostegno.
Grazie all’impegno dell’USR Sicilia, dell’Ufficio XI Ambito di Trapani e delle Scuole della provincia, le operazioni di avvio dell’anno scolastico sono state regolarmente completate, nel rispetto del cronoprogramma dettato dal Ministero.
Nel quadro delle attività previste per l’avvio dell’anno scolastico, nella giornata del 16 settembre, la Dirigente dell’Ufficio XI Ambito di Trapani, prof.ssa Tiziana Catenazzo, si recherà nella mattinata in visita presso l’Istituto Comprensivo “Rallo” di Favignana e nel pomeriggio presso il Presidio Ospedaliero S. Antonio Abate di Trapani per incontrare i giovani studenti degenti.
Concluderà il ciclo di attività previste per l’avvio dell’anno scolastico la Conferenza dei Servizi che la dott.ssa Catenazzo ha organizzato con i dirigenti scolastici della provincia il 24 settembre alle ore 15.30 presso la sede dell’ITET Caruso di Alcamo. Si tratta della prima di una serie di conferenze itineranti nella provincia organizzate allo scopo di dibattere e confrontarsi sui temi di grande attualità della scuola come l’innovazione didattica, l’inclusione, il contrasto alla dispersione scolastica e al fenomeno del cyberbullismo.

 

 

Dal Green Pass alle mascherine. Le regole per il rientro a scuola from Tp24 on Vimeo.

 


Le regole
Oggi comincia la scuola, quindi, di ogni ordine e grado, anche se già diversi istituti hanno aperto le porte agli studenti. Resta un periodo molto complicato in cui è fondamentale riuscire a gestire gli spazi per garantire la sicurezza di tutti. Dal green pass alle mascherine, alle sanzioni. Vediamo come si rientra, oggi, a scuola.

Green Pass obbligatorio per docenti e lavoratori
Tutto il personale scolastico, dai docenti, ai collaboratori, agli amministrativi, dovranno, obbligatoriamente possedere il certificato verde per entrare a scuola. Il green pass lo ottiene chi è vaccinato, chi è guarito dal Covid, e chi ha tampone negativo con validità 48 ore.
L’obbligo del green pass è valido, ovviamente, anche in Sicilia ed è stato stabilito con decreto del Presidente del Consiglio.
Chi non rispetterà la disposizione non potrà accedere alle strutture scolastiche e verrà considerato in «assenza ingiustificata». Al quinto giorno il rapporto di lavoro verrà sospeso e il dipendente non percepirà più lo stipendio.

Green Pass anche per i genitori
Anche i genitori che entrano a scuola per prendere i figli o effettuare l’inserimento dovranno avere il green pass. Lo prevede il decreto approvato dal governo.
“Fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, al fine di tutelare la salute pubblica, chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative (…) deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde Covid-19”, prevede il decreto.
Insomma chiunque metta piede a scuola, tranne gli studenti, dai genitori ai docenti, dal personale scolastico a “ospiti” dovranno esibire all’ingresso il green pass.
Un semaforo
Per controllare i green pass di docenti e personale nelle scuole, i presidi avranno a disposizione un 'semaforo' sui propri computer. Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ha illustrato in tv il sistema che verrà utilizzato. La piattaforma del ministero dell'Istruzione, chiamata Sidi, ha l'elenco di tutti i docenti di tutte le scuole d'Italia. "Ci sono i dati del ministero della Salute sulle vaccinazioni. Prima che arrivino gli studenti, il preside potrà vedere sulla piattaforma che abbiamo creato e che stiamo collaudando, la lista dei presenti e una luce verde e rossa che segnalerà se il docente o un dipendente abbia o meno il green pass: una sorta di semaforo a disposizione di tutte le scuole d'Italia", ha spiegato Bianchi.

Qual è la procedura? "Il preside o un suo delegato accende il pc, inserisce il codice identificativo della scuola, il suo e saprà in questo modo il personale quel giorno. La luce verde o rossa si accende a seconda che docenti e dipendenti scolastici siano o meno in possesso del green pass: un sistema riservato che non accumula i dati, così come concordato con il garante della privacy. Utilizziamo dati già in nostro possesso e li incrociamo nel rispetto della privacy e per la tutela dei ragazzi".

Sanzioni
Senza il green pass a scuola, si rischia una multa fino a 1.000 euro. "I dirigenti scolastici e i responsabili di tutte le istituzioni scolastiche, educative sono tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni" sul Green pass nelle scuole. "Nel caso in cui l’accesso alle strutture sia motivato da ragioni di servizio o di lavoro, la verifica sul rispetto delle prescrizioni (...) deve essere effettuata anche dai rispettivi datori di lavoro. Le verifiche delle certificazioni verdi COVID-19 sono effettuate con le modalità indicate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri adottato ai sensi dell’articolo 9, comma 10. Con circolare del Ministro dell’istruzione possono essere stabilite ulteriori modalità di verifica", prevede l'ultimo decreto appena varato.
Per il personale, anche esterno, che viene trovato sprovvisto di Certificazione verde sono previste multe da 400 a mille 1.000 euro. La sanzione sarà applicata anche ai dirigenti e ai datori di lavoro chiamati a vigilare attuando i controlli.

Test salivari
Nella direttiva dell’assessorato regionale all’Istruzione inviata alcuni giorni fa alle scuole siciliane, recependo le norme nazionali, vengono previsti anche più controlli nelle scuole elementari e medie, per quelle fasce di studenti ancora non in età vaccinabile. Sono previsti infatti test salivari, periodicamente e a campione, in tutte le scuole. Il test salivare impone la collaborazione della famiglia percheÌ consiste in una spugnetta che va masticata dal bimbo al risveglio e, una volta impregnata di saliva, va consegnata dalla mamma alla scuola che, avendo preso accordi con le Asp, la invieraÌ€ ai laboratori di analisi.

Distanza, Mascherine
E’ obbligatorio l’uso di mascherine per il personale scolastico, per tutti gli operatori, a vario titolo, presenti a scuola e per gli alunni, ad eccezione dei minori da 0 e 6 anni e dei soggetti con disabilità. È però concessa una deroga sull’uso dei dispositivi individuali di sicurezza alle classi composte da studenti che abbiano completato il ciclo vaccinale, fermo restando il distanziamento interpersonale di un metro. Anche con mascherina resta l’obbligo di distanza di un metro. Le direttive del Miur raccomandano di areare frequentemente le aule.

Dad e casi Covid in classe
In caso di particolari criticità epidemiologiche o focolai a livello territoriale, la sospensione totale o parziale delle attività didattiche può essere disposta, con provvedimento del Presidente della Regione, in presenza di classificazione del rischio in “zona arancione” o “zona rossa”. In caso di emergenze specifiche a carattere locale, la sospensione può essere decisa direttamente dal sindaco, sempre in presenza di classificazione in “zona rossa o arancione”, previo obbligatorio parere positivo dell’Asp di competenza territoriale.

Non è previsto il ricorso alla Dad (didattica a distanza), se non su indicazione del dirigente scolastico a fronte di situazioni di particolare criticità. Se in un istituto si certifica un focolaio, si isola l’istituto. Se il contagio è in una classe, si isola la classe. “Non vedremo più intere Regioni con i plessi chiusi per il Covid. Abbiamo scelto un approccio strutturale per non tornare più in Dad. La scuola sarà l’ultima cosa che chiuderà nel Paese”, ha detto il ministro all’Istruzione Bianchi.