Quantcast
×
 
 
03/10/2021 10:00:00

La condanna di Lucano e la gogna mediatica...

 La gogna mediatica. In questi giorni elettorali è a pieno regime, la pratica diffusa è intollerabile, adesso tocca a Mimmo Lucano, ma lui non è Luca Morisi o l'eurodeputato di FdI Carlo Fidanza. L'ex sindaco di Riace è stato condannato in primo grado a 13 anni e 2 mesi, l'accusa aveva chiesto 7 anni e 11 mesi. Una differenza notevole, sproporzionata, ma non è il doppio come affermato nei commenti post sentenza, un anno e 8 mesi da trascorrere se dovesse essere confermata negli altri gradi di giudizio privati della libertà equivalgono ad un altro reato. Leggendo alcuni affermati giuristi si prova a comprendere la "ratio" del giudizio. Essi hanno dichiarato: a pesare sulla quantificazione può essere stata la separazione di due diversi gruppi di reati aventi lo stesso fine, mentre i pm chiedevano di tenerli tutti insieme. Inoltre, l'entità del peculato potrebbe aver portato a una condanna superiore al minimo previsto, ma l'ex primo cittadino, come riconosciuto anche dal gip, non si è messo in tasca un soldo.

E l'accusa di aver combinato matrimoni, perché così facendo avrebbe favorito l'immigrazione clandestina, dall'accusa è stata revocata. Ma di cosa è stato ritenuto responsabile l’ex sindaco di Riace? E com’è stato possibile arrivare a una pena così alta? In attesa delle motivazioni – saranno depositate tra 90 giorni – il dispositivo insieme ai capi d’imputazione aiuta i tecnici fare qualche ipotesi. Assodato dalla procura che Lucano non ha intascato danaro per uso personale e aver esercitato l'insediamento illecito, le condanne invece sono arrivate per un lungo elenco di reati contro la pubblica amministrazione, la pubblica fede e il patrimonio: associazione per delinquere finalizzata a “commettere un numero indeterminato di delitti”, falso in atto pubblico e in certificato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, abuso d’ufficio e peculato.Nella loro richiesta, i pubblici ministeri li consideravano tutti uniti dal vincolo della continuazione, cioè “esecutivi di un medesimo disegno criminoso“.

Non si continua per non tediare con aspetti prettamente giuridici i lettori. Nel nostro ordinamento giuridico per reati quali stupro e la strage -vedi caso Traini- , il massimo comminabile è 12 anni. Insomma peggio di uno stupratore o stragista. Lucano non è Morisi perché la vicenda giudiziaria del guru del Carroccio non interessa, ma la politica si. Il "digital philosopher" in tal modo definito e omaggiato dai Salvini boys, faceva parte della segreteria leghista, in qualità di responsabile della comunicazione. Fare la morale a Lapo Elkann o Ilaria Cucchi -sorella di Stefano- sull'abominio per uso di droga e poi farne utilizzo, non è proprio una patente di verginità. Si Salvini, Luca è fragile, ma lo è Lapo, lo è stato Stefano deceduto in una caserma dei carabinieri per la cui morte due militari dell'arma sono stati condannati in appello a 13 anni per omicidio preterintezionale, 14 mesi in più di Lucano, in primo 2 sempre in più. Ma si è garantisti si attende la Cassazione.

Su l'eurodeputato di FdI, un'inchiesta giornalistica di Fanpage ha dimostrato che Fidanza durante la campagna elettorale per le amministrative di Milano 2021 a sostegno della candidata Valcepina, coniuga palesemente ideologie nazifasciste e xenofobe e si ipotizza di reati di finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio, lo conferma l'apertura di una indagine della procura meneghina. Il tutto con la regia di un soggetto condannato per apologia del fascismo. Al netto dei fatti giudiziari, politicamente Lucano non è nè Morisi e nè Fidanza, e menomale. Il nazismo e fascismo lo ha sentenziato la storia meritano la Gogna Mediatica.

Vittorio Alfieri



L'Alfiere | 2024-12-13 00:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Yasmine e l'infanzia rubata

L'infanzia rubata. In queste ore il pensiero è corso a più di nove anni fa, quando la foto del corpicino senza vita di un bimbo entrò negli occhi del mondo. Era il piccolo Alan Kurdi, che perse la vita in un naufragio di fronte...