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17/10/2021 13:03:00

Trapani, l'infiorata e l'appello del Comune a Maria per "sciogliere i nodi dell'aborto"

 Polemiche a Trapani per l'infiorata nella scalinata di San Domenico, e in particolare per una composizione floreale in difesa della vita e contro l'aborto.

Nulla di male, per carità, questioni di gusto, se non fosse per il fatto che il Comune di Trapani, dal suo profilo social, sembra aver preso molto a cuore l'iniziativa, tanto da appellarsi niente di meno che alla Vergine Maria: "Maria sciogli il nodo dell'aborto", si legge infatti in un post del Comune che condivide l'immagine dell'aiuola fiorita.

Apre le polemiche Valentina Colli, dell'Udi di Trapani, che ricorda come la legge sull'aborto, la 194, è "un baluardo costantemente da presidiare", alla luce delle "vergognose campagne dei movimenti pro-vita". Invece, "l’Amministrazione Comunale di Trapani, con un post pubblico, sostiene quella che è una posizione anti abortista - legittima della Chiesa Cattolica - ma illegittima da parte di una Istituzione che DEVE rispettare il principio di laicità dello Stato".

Colli rivela anche l'infiorata della Scalinata di S. Domenico è patrocinata dal Comune "che, riteniamo, non potesse non essere al corrente del contenuto dei “quadri” Di fronte a esternazioni talmente inaccettabili e lesivi di diritti che sono il frutto di battaglie e di conquiste irrinunciabili, come UDI Trapani - Circolo "Franca Rame", chiediamo all’Amministrazione di prendere una posizione chiara e netta, fuori dall’elettoralmente utile politichese, in difesa della L. 194/78; chiediamo che l’Amministrazione, in virtù di Ente Pubblico patrocinante, chieda all’associazione “Tradumari&venti” di rimuovere il quadro".

Valentina Colli già qualche giorno fa ha avuto una polemica con il Sindaco Giacomo Tranchida, che in un messaggio privato l'ha definita "scurrile puzzetta". 

Interviene anche Valentina Villabuona del Partito Democratico: "Chi gestisce la pagina del Comune di Trapani avrebbe fatto bene a dare pubblicità all'evento, evitando però di dare spazio ad un quadro che rappresenta un sentimento di parte e che si scontra con la laicità dello Stato e con la legge 194, troppo spesso attaccata proprio all'interno dei Comuni con mozioni e ordini del giorno".