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05/11/2021 14:30:00

Insularità. Via libera al ddl costituzionale. Le reazioni in Sicilia

 Via libera dell'Aula del Senato - all'unanimità, con 223 voti favorevoli - al ddl costituzionale, d'iniziativa popolare, per la modifica dell'articolo 119 della Costituzione, sul riconoscimento del grave e permanente svantaggio naturale derivante dall'insularità.

Si tratta della prima deliberazione di palazzo Madama saranno necessari quattro passaggi, due alla Camera e due al Senato, perché si tratta di un ddl che modifica la Carta costituzionale.


Musumeci: «Traguardo storico dopo decenni, un plauso ad Armao»

«Il via libera del Senato all’introduzione in Costituzione del riconoscimento del grave e permanente svantaggio naturale derivante dall'insularità è un traguardo storico atteso da decenni per la Sicilia e per i siciliani, così come per la Sardegna e per tutte le isole italiane. Lo abbiamo raggiunto anche grazie a una “battaglia” condotta congiuntamente dalle due grandi isole “sorelle”. Ringrazio i senatori di tutti gli schieramenti per questo primo fondamentale passaggio che dovrà completarsi con quelli ulteriori, previsti dalla nostra Carta costituzionale. Un plauso va anche al vice presidente della Regione, Gaetano Armao, per il costante impegno nel perseguire questo obiettivo, a partire dalla Relazione sui costi dell’insularità che ha presentato con oggettività il salatissimo conto che pagano i siciliani per vivere su un’isola, approvata anche dalla Commissione paritetica Stato-Regione. Oggi si è posto un principio fondamentale, ma adesso sono necessarie iniziative legislative consequenziali per compensare concretamente le popolazioni isolane, consentire loro di godere degli stessi diritti e di competere alle stesse condizioni di quelle residenti in altre parti d’Italia». 
Lo afferma il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

 


Santangelo: “Orgoglioso dell'iniziativa popolare”
"In Senato abbiamo approvato in prima lettura un disegno di legge che introduce in Costituzione un principio chiaro: la condizione di insularità determina uno svantaggio del tutto peculiare che legittima l'adozione di misure specifiche per rimuovere gli ostacoli e garantire l'uguaglianza di tutti i cittadini. Si tratta di un principio fondamentale che riguarda in primo luogo Sicilia e Sardegna, ma anche le decine di isole minori e le comunità che le vivono che l'ordinamento ha il dovere di tutelare e valorizzare.
Mi rende particolarmente orgoglioso anche il fatto che si tratti di un disegno di legge di iniziativa popolare: la dimostrazione che la democrazia diretta può assumere un ruolo decisivo per indirizzare la politica e il Parlamento verso scelte migliorative del nostro ordinamento" lo ha affermato il senatore del MoVimento 5 Stelle ed ex sottosegretario per rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Vincenzo Santangelo.

 

Lo Curto: “Lo Stato ci deve almeno 7 miliardi”
“Il voto di oggi del Senato è un deciso passo avanti verso il riconoscimento degli svantaggi derivanti dall’insularità. La procedura di riforma costituzionale prevede altre tre votazioni, ma sono fiduciosa che il risultato è alla portata ed è vicino. Per la Sicilia si tratta di ben 7 miliardi di euro che potranno essere riconosciuti alla Regione affinché i cittadini non subiscano più condizioni sfavorevoli. Ogni cittadino siciliano paga un costo, in termini assoluti, di 1.300 euro in più all’anno rispetto ai cittadini residenti nelle regioni continentali. Questo gap comporta svantaggi in settori come trasporti, sanità, importazioni, imprese, energia e istruzione. Sono fiera di aver messo la prima firma al ddl voto che oggi ha avuto il primo start a Palazzo Madama. In seno all’Assemblea regionale siciliana ho spinto perché questa norma arrivasse subito all’attenzione del parlamento nazionale che è l’unico preposto alle modifiche costituzionali. Voglio ricordare come la necessità di rimediare a questa forte disparità tra regioni sia stata un obbligo morale dopo la riforma del titolo V della Costituzione Italiane del 2001 che ha colpito in modo infausto Sicilia e Sardegna”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.