La casa "scippata" a Marsala. Tra emergenza sociale e guerra tra poveri
Emergenza sociale e la guerra tra i poveri.
Il concetto si può ravvisare nella “situazione di vita che comporta un bisogno indifferibile collegato alla soddisfazione di diritti primari, di sussistenza e relazione, in situazioni di privazione o allontanamento dal nucleo per i minori, adulti o anziani, donne, immigrati,lo è anche per le donne italiane e non che intendono uscire dalla prostituzione coatta,l'abbandono scolastico precoce,ossia lo stop degli studi al termine dell'obbligatorietá e conseguente titolo di licenza media.
Le situazioni che, per eventi traumatici, calamitosi e sanitari, la generano. Per ovviare l'Italia ha un buon welfare state al netto di previdenza e sanità-115 miliardi di €-, destina 139 miliardi di € con finalità assistenziali -fonte:manovra di bilancio 2019-.
Quindi le risorse economiche esistono è logico affermare che per il disagio presente nella popolazione, sono impiegate malissimo-perifrasi-. Tra queste c'e il Reddito di Cittadinanza, che in vista della Finanziaria 2022 è al centro dell'agenda economica della politica nazionale, non lo amo, potrebbe essere utilizzato diversamente, per esempio assegnarlo alle aziende per formare i lavoratori, specializzarli nei settori che li richiedono, e lo sono attualmente: la meccanica di precisione, il manifatturiero e l'immancabile ristorazione. Ma tutto ciò,escluse alcune realtà sotto il Volturno è utopico, ma si tratta di 9 miliardi, forse sarebbe stato meglio conferirli al già esistente Reddito d'Inclusione-Rei- con requisiti d'accesso meno stringenti, ma la classe politica nostrana quasi sempre "butta via il bambino con l'acqua sporca". Una società civile non può assistere a quello che si è saputo nei giorni scorsi a Marsala, ossia una ragazza appena maggiorenne ha subito l'occupazione abusiva della propria abitazione, una casa popolare. La vicenda ha avuto risalto nazionale ed in città è conosciuta. Ciò che si ritiene inaccettabile è l'assenza delle istituzioni. Lo IACP l'ente pubblico proprietario fin da subito ha declinato le competenze,ricordando che sono del Comune, il primo cittadino dopo avere disposto lo sgombero che non ha sortito effetto per giustificarsi si è esibito in un tuffo carpiato da podio olimpionico.
È indubitabile il diritto negato alla ragazza, figlia dell'assegnatario dell'alloggio, spesso gli irregolari sono nuclei familiari in ristrettezze socioeconomiche con minori, e la legge tutela i più piccoli. Necessita agire a tutti i livelli, e i mezzi economici ci sono per disinnescare l'emergenza sociale e la guerra tra i poveri.
Vittorio Alfieri
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