Mario Draghi fra Chigi e Colle, fra obbligo vaccinale e buonsenso
Obbligo vaccinale o di buonsenso.
Non si ama il politically correct, men che meno sul Coronavirus. Correva l'anno 2020 d.c., ci fu l'avvento del vaccino nel Belpaese. La prima vaccinazione la fece la direttrice del laboratorio di virologia dello Spallanzani di Roma, poi un'infermiera e un operatore sociosanitario.
Nel 2021 l'arrivo di Draghi al governo per il misero fallimento della classe politica, con il compito di realizzare la campagna vaccinale e i progetti per accedere al Pnrr. A fine 2021 la missione si sta compiendo, e in molti vorrebbero che restasse a palazzo Chigi per la gestione dei fondi europei. Altri al Quirinale.
Personalmente dopo averlo ringraziato a fine legislatura desidererei che il ceto politico riacquisisse la sua centralità e non delegasse le sue mansioni. A gennaio si avranno delle risposte all'elezione dell'inquilino del colle.
Il presidente del consiglio dei ministri per ottenere un ottimo risultato sulla somministrazione del vaccino e a tutela dei cittadini,si è avvalso di un militare. Già questo descrive l'emergenza che si vive.
Ha imposto l'obbligo per alcune categorie che sono: medici, operatori sanitari e delle RSA, farmacisti, amministrativi della sanità e della scuola, docenti, forze armate, polizia penitenziaria e personale di soccorso pubblico.
Alle altre professioni, il tampone.
Gli italiani, con motivazioni diverse, hanno risposto a favore del siero: considerando gli over 5, l'80,02% della popolazione è vaccinata. Personalmente sono col mantra recitato nell'ultimo anno: "la mia libertà termina dove inizia la tua". Penso che l'imposizione del tampone sia un buon compromesso.
Adesso la nuova minaccia sarebbe la variante Omicron. Un report del 15 dicembre dell'ISS in sintesi afferma: la variante è stata isolata per la prima volta in campioni raccolti l’11 novembre in Botswana e il 14 novembre in Sud Africa. Dai primi casi appare che sia più trasmissibile, che la gravità dell’infezione sia maggiore, che il vaccino con due dosi protegga dell’infezione grave, con tre anche da quella lieve.
E' necessario attenersi alle regole di mascherina, distanziamento, igiene e aerazione dei luoghi chiusi.
Si ripete: la Omicron è ancora da valutare.
Nel frattempo come sempre occorre l'obbligo di buonsenso.
Vittorio Alfieri
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