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02/01/2022 06:00:00

Come in una guerra: duemila morti in mare nel 2021 

 Non si ferma la strage del Mediterraneo.

Nel 2021 almeno 1.864 persone hanno perso la vita nel Mediterraneo. Nel 2020 erano state 1448.  Dal 2014, quando l’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim) ha avviato il monitoraggio «Missing migrants», mancano all’appello in 23.150.

Le catture di migranti in fuga dalla Libia da parte della sedicente «guardia costiera» di Tripoli sono state 32.425. Circa 20mila migranti sono stati invece riportati a terra dalle autorità di Tunisi, «sotto le pressioni esercitate dal governo italiano che ha fornito delle motovedette a questo scopo». Lo afferma il Forum tunisino per i diritti economici e sociali in un rapporto pubblicato. 

 A ottobre l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani (Ohchr) ha parlato esplicitamente di «crimini di guerra» e violazioni contro migranti e rifugiati commesse «su vasta scala da attori statali e non, con un alto livello di organizzazione e con l’incoraggiamento dello Stato».

NUMERI. Nel 2021 migranti giunti in Italia attraversando il Mediterraneo sono meno di 70mila. In un caso su sette si è trattato di minori stranieri non accompagnati: 9.478. Tra le nazionalità svetta quella tunisina con 15.671 individui. Poi ci sono Egitto (8.352), Bangladesh (7.797), Iran (3.903). Il primo paese dell’Africa subsahariana è la Costa d’Avorio, con 3.807 persone. La Tunisia è in testa anche alla classifica delle espulsioni: al 15 novembre erano 3mila.

IL PAPA. La migrazione "è uno scandalo sociale dell'umanità", davanti alla quale non si possono chiudere gli occhi. Così Papa Francesco in un passaggio a braccio durante l'Udienza Generale. Oggi "ci vuole una preghiera per tutti i migranti e tutti i perseguitati - ha sottolineato il Pontefice - a tanta gente vittima delle guerre che vuole fuggire dalla sua Patria e non può. Pensiamo ai migranti che incominciano la strada per essere liberi e tanti finiscono sulla strada o nel mare. Pensiamo a Gesù nelle braccia di Giuseppe e Maria fuggendo e vediamo in lui ognuno dei migranti di oggi". Al termine della catechesi dedicata alla figura di san Giuseppe "migrante perseguitato e coraggioso", Papa Francesco ha pregato per il dramma di tanti uomini e donne costretti a lasciare la propria terra.