Uno screening per gli agenti della polizia penitenziaria in servizio alle carceri di Favignana e per il personale amministrativo, alla luce del preoccupante aumento di contagi che ha colpito le case di reclusione della Sicilia. La richiesta è stata avanzata dal sindacato Sappe.
“In un ambiente circoscritto, come quello dell’istituto di Favignana – dice il segretario provinciale, Gaspare D'Aguanno - i contagi di malattie infettive sono rischiosamente più facili che all’esterno ed i portatori di tali patologie sono presenti in percentuale maggiore. Capita così sovente – spiega - che i poliziotti restino a stretto contatto, per motivi di servizio, con detenuti malati, senza avere la possibilità? di prevenire e spesso diagnosticare l’eventuale contagio, con risultati davvero sgradevoli.”. Da qui, pertanto, la richiesta dei test. “
Il nostro auspicio – afferma D'Aguanno - è che attraverso questa importante sorveglianza, possano dedurre ad ogni dipendente maggiori garanzie e serenitàà nell’espletamento del proprio compito. Inoltre, - conclude il sindacalista - ulteriore punto di riflessione sarebbe la possibilità di ripristinare il servizio navale della polizia penitenziaria per la continuità territoriale, necessaria per l’indipendenza del corpo e dell’amministrazione penitenziaria in generale”.