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13/01/2022 06:00:00

Marsala, Enzo Sturiano:"Sul padiglione Covid, solo chiacchiere e non fatti"

Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale di Marsala. La situazione sanitaria in città dovuta al Covid è preoccupante. Come mai non avete pensato di proseguire il lavoro da remoto comprese le commissioni consiliari?

In questo momento continuiamo a lavorare da remoto. Le prescrizioni ci sono, invitiamo i consiglieri possibilmente a collegarsi da casa, a garantire un numero minimo in presenza e il resto da casa. Le commissioni le facciamo fare all’interno dell’aula consiliare.

Sturiano, di cosa discuterete nell’incontro istituzionale con il Governatore Nello Musumeci?

Discuteremo delle problematiche attuali, della sanità, dell’emergenza Covid, dei fondi del PNRR, di alcune questioni importanti che riguardano la nostra città: il porto e alcune strutture fondamentali. Questa è l’occasione utile per confrontarci su alcuni aspetti che, per quando ci riguarda sono necessari, obbligatori e indifferibili e auspichiamo che il governatore porti delle buone notizie per la città di Marsala.

Lei non ha mai avuto peli sulla lingua, anche se fa parte di una maggioranza ben determinata nel prendere una posizione netta su una sanità in città che non migliora e anzi peggiora, con un ospedale che non ha più posti letto, non riceve più pazienti e allo stesso momento c’è un padiglione del quale nel frattempo non si vede la sua realizzazione e così è venuto meno il diritto alle cure, mandando in soffitta le altre patologie.

La situazione è critica per tutta la provincia di Trapani. Marsala essendo da due anni un Covid Hospital, i cittadini stanno soffrendo più di tutti. Con il presidente Musumeci affronteremo questa questione, per noi è prioritaria rispetto anche ad alcune gaffe fatte dal governo regionale e dalla stessa Asp. Noi siamo in un momento di pandemia e una provincia di 450mila abitanti deve avere una struttura idonea a poter ospitare malati covid o di altre malattie infettive. Il problema assurdo è che sono trascorsi due anni dall’inizio della pandemia e ancora i lavori, nonostante ci siano stati degli impegni ben precisi, per consegnare il padiglione in determinate date, ancora non sono stati completati. Su questi aspetti credo che non bisogna più giocare, bisogna dare risposte chiare e certe. Abbiamo fatto più volte richiesta di accesso agli atti, anche voi, siete stati lì, i pionieri sotto l’aspetto dell’informazione e ancora ora state cercando di carpire i minimi particolari di questo progetto. In momenti eccezionali, quando subentra la protezione civile, abbiamo visto che in sei mesi sono riusciti a fare un porto a Trapani, se ci fosse stata la reale volontà di fare l’Hospital Covid a Marsala, penso che non in due anni ma in uno ci sarebbero riusciti. C’è secondo me qualcosa che non torna e su questa cosa attendiamo notizie in modo particolare dall’assessore Razza.

Ma che è successo, è scomparso l’assessore Razza?

Che è successo, sicuramente attendiamo come città di Marsala delle risposte. Ci era stato dato un ultimatum a settembre, che era quello di completare il padiglione, quanto meno la prima parte entro febbraio, ma per come sono messe le cose penso che sia impossibile. Entro fine anno si doveva – erano stai reperiti per questo gli altri 16milioni di euro necessari – possibilmente completare tutto l’Hospital Covid, ma penso che siano solo chiacchiere e non fatti. Io mi augurerei di essere smentito su quanto sto dicendo, se cosi fosse, significa che ci guadagnerebbe la nostra città e sicuramente chiederei scusa.

Sturiano, cosa succede, invece, per il porto. Passano gli anni, raccontiamo di riunioni, di summit e task force per il porto ma la situazione è sempre la stessa, il porto è ad un punto zero. Quando si vedrà qualche iniziativa da parte di questa amministrazione e questa maggioranza?

Noi ad oggi quello che potevamo mettere in campo lo abbiamo messo. Oggi c’è un fatto nuovo, avere questi quasi settecento mila euro per la progettazione della messa in sicurezza del porto ma bisogna capire come muoversi, anche lì c’è un qui pro quo che deve essere risolto. E’ stato chiesto alla Regione Siciliana un parere sulla competenza, e con la venuta del presidente della Regione, auspichiamo che si possa chiarire anche questo aspetto, legato al fatto che il porto è un’opera che, sì ricade nel Comune di Marsala ma la competenza spetterebbe al Demanio Marittimo e alla Regione Siciliana. Fino ad oggi ci sono solo manifestazioni di volontà, per il fatto che nel momento in cui il progetto fosse pronto, il finanziamento dell’opera sarà garantito. Non ho dubbi in merito, solo che dal punto di vista gestionale, il nostro dirigente ha molte preoccupazioni che io in parte condivido, in quanto ad oggi ci sono stati degli accessi da parte della Corte dei Conti, che sta indagando sugli incarichi dati dall’allora sindaco Adamo ad alcuni professionisti per la messa in sicurezza del porto, e ad oggi la Corte dei Conti ritiene che ci possa essere un danno erariale. Il nostro dirigente ha qualche riserva, perché questi quasi 700 mila euro entro cinque anni devono essere stornati alla Regione e se non ci fosse contezza del finanziamento, potrebbe risponderne personalmente. Se riusciamo a bypassare questo aspetto ritengo che siamo nelle condizioni di poter accelerare questo iter per il porto.

Presidente Sturiano, i consiglieri, Leo Orlando e Gabriele Di Pietra hanno lasciato ProgettiAmo Marsala, formando un nuovo gruppo ma diciamo che potrebbero non essere gli unici. Ci sono le regionali tra nove mesi. C’è una maggioranza di fatto che potrebbe saltare in consiglio comunale?

Io ritengo che la maggioranza è saltata, il problema è capire e definire i paletti della maggioranza e fare chiarezza rispetto ad alcuni gruppi consiliari. Quella maggioranza che ha portato il sindaco Grillo ad essere eletto con 21 consiglieri non c’è più. Ritengo che un momento di chiarezza vada fatto, prima nei confronti della città e poi degli stessi gruppi che fanno parte della coalizione che hanno eletto il sindaco Grillo. Essere critici all’interno della maggioranza ci sta, ed è un bene, ma un momento di chiarezza ci vuole. Quando ad attaccare sono gruppi consiliari abbondantemente rappresentati in giunta, ritengo che, prima che si parta all’attacco del sindaco e dell’amministrazione comunale, è doveroso e giusto che i gruppi consiliari chiedano una riunione di maggioranza per affrontare alcune questioni. Se poi ognuno ritiene che le proprie istanze non vengano prese in considerazione, allora è giusto dichiararsi non più consigliere di maggioranza ma a quel punto è legittimato a chiedere il ritiro della propria delegazione in giunta.