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22/01/2022 06:00:00

 Covid. I tanti ricoveri (soprattutto di no-vax) mandano la Sicilia in zona arancione

 La Sicilia da lunedì sarà zona arancione. C'è l'ufficialità. Il Ministro della salute, Roberto Speranza, ha infatti fermato l'ordinanza. Ricordiamo che le zone, da alcuni mesi, scattano non solo in base ai contagi, ma soprattutto in base ai ricoveri ed al tasso di occupazione dei posti in ospedale nei reparti Covid e nelle terapie intensive. L'alto numero di no-vax, che in Sicilia occupano l'80% delle terapie intensive, portano la Regione verso l'arancione.


Per la zona arancione bisogna superare contemporaneamente tre indicatori: il 20% dei posti letto occupati in terapia intensiva, il 30% dei posti letto occupati nelle aree mediche e un’incidenza settimanale di contagi oltre i 150 casi ogni 100mila abitanti.
A differenza dello scorso anno, le restrizioni in zona arancione riguardano soltanto chi non ha il Super Green Pass, mentre coloro che hanno la certificazione rafforzata non subiranno particolari limitazioni. Le scuole rimarranno aperte: non è valida l’eccezione, introdotta in Sicilia con ordinanza del presidente della regione Nello Musumeci, che consentiva ai sindaci di chiuderle anche in zona arancione (è possibile solo in zona rossa).


In zona arancione serve il certificato rafforzato per il ristorante, anche all’aperto, le piscine, le palestre, le feste dopo le cerimonie, i centri culturali e ricreativi, anche all’aperto. Novità di non poco conto, in arancione ci vuole il ‘super’ per accedere nei centri commerciali nei festivi e nei prefestivi.
Chi non è vaccinato o guarito, in arancione non può uscire dal proprio comune di residenza se non per motivi di «lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune», non può accedere agli impianti di risalita delle piste da sci, non può accedere ai centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.
In zona arancione sono sempre consentiti gli spostamenti all’interno del proprio Comune, mentre gli spostamenti verso altri Comuni della stessa Regione e verso altre Regioni sono consentiti a chi non ha il green pass solo per ragioni di necessità, da motivare mediante autocertificazione.
Chi possiede il green pass base e quello rafforzato, invece, può muoversi liberamente all’interno e fuori dalla Regione. Fa eccezione la regola sugli spostamenti da Comuni di massimo 5mila abitanti verso altri Comuni entro i 30 chilometri, eccetto i capoluoghi di provincia: in questo caso lo spostamento è consentito per tutti.

 

Green pass nei negozi, le regole

Dal 1 febbraio sarà obbligatorio il green pass base (che si ottiene con la vaccinazione, la guarigione entro sei mesi o un tampone negativo valido 48 ore se rapido o 72 se molecolare) per accedere a tutte le "attività non essenziali", dunque la certificazione verde servirà per accedere ai negozi di abbigliamento, di intimo e quelli per bambini, giocattoli compresi, e anche per le tabaccherie e le enoteche.

Non è richiesto il green pass per:
-negozi alimentari
-supermercati per fare la spesa, ma sarà consentito acquistare solamente i beni di prima necessità
-farmacie e parafarmacie
-negozi di ortopedia
-ottici
-benzinai
-banca e Posta ma solo per il ritiro della pensione
-veterinari
-negozi che vendono legna, pellet e ogni tipo di combustibile per uso domestico e per il riscaldamento
-questure, ma solo per presentare una denuncia e non per rinnovare il passaporto ad esempio.
Il DPCM precisa che il "rispetto delle misure è assicurato dai titolari degli esercizi attraverso lo svolgimento di controlli anche a campione".


Gli ultimi dati siciliani
Nelle ultime 24 ore, in Sicilia, sono stati registrati 7.418 nuovi casi positivi di Covid-19, e ci sono altre 26 vittime. Lo riporta il bollettino del Ministero della Salute di venerdì 21 gennaio. Sul fronte ospedaliero sono 1.587 ricoverati, con 14 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 170, lo stesso numero rispetto a ieri e degli ultimi quattro giorni.
I nuovi casi di contagio nelle singole province siciliane: Palermo: 1,971, Catania: 1.432, Messina: 511, Siracusa: 886, Trapani: 629, Ragusa: 725, Agrigento: 458, Caltanissetta: 628, Enna: 178.

 

 


La situazione in provincia di Trapani
Sono 13.477 i casi attuali, e si registrano cinque nuove vittime, sono 487 dall’inizio della pandemia, secondo i dati comunicati oggi dell’Asp. Sono otto le persone in terapia intensiva (-2 rispetto a giovedì), stabili i ricoveri in semi-intensiva 16, e una persona in meno in regime ordinario 93. Tra le città con più contagi, Trapani con 2749 casi, Marsala con 2294 e Mazara con 1425.
Questi i numeri aggiornati nelle città della provincia, tra parentesi il dato giovedì – Alcamo 1022 (1009); Buseto Palizzolo 54 (53); Calatafimi-Segesta 198 (192); Campobello di Mazara 462 (494); Castellammare del Golfo 486 (475); Castelvetrano 986 (972); Custonaci 294 (273) ; Erice 1041 (1066); Favignana 109 (104); Gibellina 96 (93); Marsala 2294 (2327); Mazara del Vallo 1425 (1334 ); Paceco 442 (445); Pantelleria 174 (171); Partanna 337 (322); Petrosino 129 (133); Poggioreale 44 (41); Salaparuta 66 (63); Salemi 257 (247); San Vito Lo Capo 193 (192); Santa Ninfa 145 (141); Trapani 2749 (2782); Valderice 458 (453); Vita 16 (18).
Totale casi attuali positivi 13477 (giovedì erano 13354); Deceduti in totale 487(+5); Guariti in totale: 27240 (il dato di ieri 26723); Ricoverati in Terapia intensiva attuali: 8 (-2); Ricoverati del territorio in Terapia semi-intensiva attuali 16 (/); Ricoverati in degenza ordinaria: 93 (-1); Ricoverati in RSA e Covid Hotel 24 (-1). Tamponi molecolari, dato parziale: 246; Tamponi per la ricerca dell’antigene: 1687.

 

Il virus in Italia
Sono 179.106 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 188.797. Le vittime sono invece 373, mentre ieri erano state 385.
Sono 1.117.553 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute.
Ieri erano stati 1.110.266.
Il tasso di positività è al 16%, in lieve calo rispetto al 17% di ieri. Sono 1.707 i pazienti in terapia intensiva, 9 in più nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 148. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 19.485, ovvero 174 in meno rispetto a ieri.
"Cresce ancora anche se meno velocemente il tasso di incidenza di casi di Covid nel nostro paese che raggiunge ormai quota 2.011 casi per 100 mila abitanti. Per l'Rt siamo in leggere flessione a 1,3. Soprattutto per quello che riguarda l'area medica siamo al di sopra della soglia critica con diverse regioni oltre soglia anche per la terapia intensiva". Lo spiega il direttore della prevenzione del ministero della salute nel video che accompagna il monitoraggio settimanale sui casi Covid in Italia.
"Dopo 12 settimane di crescita continua dell'epidemia di Covid-19 si osservano questa settimana dei segnali di stabilizzazione dell'incidenza, della trasmissibilità dei casi e dell'occupazione dei posti letto in terapia intensiva. L'utilizzo dei servizi ospedalieri resta però importante ed è necessario non incrementare ulteriormente questo impegno". Così il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, commentando il monitoraggio settimanale Iss-ministero Salute. "Sapendo che Omicron è largamente dominante, è fondamentale il rispetto rigoroso delle misure comportamentali e garantire la copertura vaccinale".

 

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