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24/01/2022 06:00:00

La partita di Nello Musumeci si gioca tra Palermo e Roma

 La telenovela politica di Nello Musumeci non è terminata con il mancato azzeramento della giunta regionale, adesso visto le difficoltà di rimettere in equilibrio la coalizione che lo sostiene minaccia nuovamente dimissioni.

Si tratta di un ulteriore capriccio, di minacce che anche gli alleati non prendono più in seria considerazione. Troppi passi avanti, poi indietro e poi il nulla di fatto. Quello che è certo, e lo dicono sempre gli ambienti di palazzo, è che Musumeci difficilmente verrà ricandidato alla presidenza della Regione, il governatore di Militello ha agito in questi anni in solitudine, pochi consiglieri fidati, pochissima condivisione con gli alleati, collegialità resa minima.

Comportamenti che hanno stancato tutti i partiti che lo sostengono, il tempo di Musumeci è a scadenza, con molta probabilità troverà posto in un seggio al senato in Fratelli d’Italia, mentre non c’è posto per Ruggero Razza nemmeno dentro la Lega, i troppi tira e molla hanno stancato il partito di Matteo Salvini.

Alle dimissioni di Musumeci non crede nessuno, i partiti peraltro sono già tutti in campagna elettorale, Gianfranco Miccichè sta lavorando sul dopo e sulle elezioni di Palermo, il nome più quotato che metterebbe d’accordo tutti è quello di Francesco Cascio.

A Roma il presidente arriverà presto per eleggere il prossimo Capo dello Stato, lì troverà il momento per confrontarsi con la Meloni ma anche con Salvini, il commissario regionale Nino Minardo ha disertato l’incontro siciliano. Eppure, qualche giorno fa Musumeci ha negato l’evidenza: nessuna crisi all’orizzonte, gli assessori restano in giunta, hanno la copertura dei partiti che rappresentano, del resto nessun partito chiederebbe adesso un cambio di assessorato, la chiusura dell’esecutivo non può essere stravolta da nuovi ingressi che devono rimescolare carte e lavoro. Sarebbe una follia.

La vicenda siciliana è sotto gli occhi dei leader nazionali, Enrico Letta, segretario nazionale del Pd ha parlato di governo al capolinea: "In Sicilia vogliamo costruire una alternativa vincente. Noi ci siamo e c'è il massimo di focus su questa partita a livello nazionale”. 

 



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