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05/02/2022 06:00:00

Erice 2022. Piero Spina: "Pronto a fare il sindaco. La coalizione? Faremo sintesi"

 Piero Spina, avvocato, c'è anche lei in corsa per le elezioni amministrative di Erice della prossima primavera. Nei giorni scorsi la maxi coalizione ha indicato il suo nome come tra i papabili per la candidatura a sindaco. Poi qualuno ha frenato, da Giuseppe Guaiana a Nino Oddo: “non bruciamo nomi, non facciamo come al Quirinale”. E' candidato?


Sì. Nei giorni scorsi c'è stata una riunione e dopo tanto dialogo si è deciso di fare questo passo. Non è da pochi giorni che circolava il mio nome. Alla fine, siccome i tempi sembrano essere maturi, si è fatta questa scelta che tende a tenere unito il tavolo, come abbiamo spiegato nel comunicato. Cioè vogliamo fare sintesi. I consiglieri comunali hanno spinto sul mio nome. Io sono un candidato civico, il mio movimento non nasce adesso ma dieci anni fa e lavora da tempo su una serie di attività ad Erice. L'intento è quello di mantenere unito il tavolo. Un tavolo che ha come interlocutori importanti come Guaiana, presidente del consiglio comunale di Trapani, Maurizio Miceli di Fratelli d'Italia, Nino Oddo. Tutti interlocutori con i quali ci siamo visti e abbiamo anche iniziato a scrivere una bozza programmatica che servirà a dare una idea di città che presenteremo in futuro. In questi giorni questo nostro comunicato ha accelerato l'attività e la discussione sui nomi. Noi siamo usciti con le nostre convinzioni, con il mio nome che esce compattamente dal gruppo dei quattro consiglieri comunali e da liste civiche come Via a Mna a Movimento Cives, Generazione Futura, Cittadini per Erice, e altri si aggiungeranno.

C'è però un asse Miceli-Guaiana, vorrebbero spingere sul candidato sindaco Gianformaggio. Forse non è stata ancora raggiunta la sintesi... come pensate di arrivarci?

In maniera ragionevole si arriverà ad una sintesi. Noi dobbiamo puntare ad un progetto unitario che guardi allo sviluppo del territorio di Erice. Noi siamo innamorati della nostra città e di una visione che vogliamo regalare a questo territorio non ancorata a logiche provinciali ma con un respiro più ampio. Questo ragionamento deve essere fondamentale non solo per noi ma anche per Guaiana, Miceli, Oddo. Sulla base di questi presupposti io sono convinto che riusciremo a trovare la quadra e riusciremo a presentare un progetto di città convincente e che guardi ad una nuova stagione.

Al vostro tavolo erano seduti anche i 5 Stelle e l'Udc. Entrambi ne sono usciti però. I 5 Stelle puntano su Maurizio Oddo. Dell'Udc si sono perse le tracce, ma pare che appoggerà Daniela Toscano, le risulta?

Non mi risulta. Io giornalmente incontro amici dell'Udc e sono convinto che anche con loro si potrà portare avanti un ragionamento sul progetto. Non pongo limiti né veti. Alcuni avevano parlato di alternativa fatta contro qualcuno, io non sono contro nessuno sono per un progetto unitario che prevedeva al suo interno anche il Movimento 5 Stelle e l'Udc. Anche loro possono dare un contributo notevole per un progetto che sia concentrato sulla qualità degli interpreti che vorranno scendere in campo. Siamo convinti che possiamo dare una scolta ad Erice.

Parla di qualità, di programmi, da dove partireste subito per stravolgere Erice?

Dall'alto, dalla Vetta, dalla necessità di ripopolarla. Bisogna puntare ad una destagionalizzazione, non si può pensare che Erice sia soltanto i tre mesi estivi. Bisogna promuovere il territorio per tutto l'anno. Per me è inaccettabile che ad Erice Vetta non si panifichi più, che non ci sia un distributore di benzina, non si può pensare che non ci sia uno sportello bancario. I cittadini della vetta si sono sentiti abbandonati con molti uffici portati a valle. Questo ha portato non generare un interesse turistico di sistema. Il borgo ha un brand internazionale ma paradossalmente non è molto frequentato. Bisogna avere la capacità di attrarre turisti non solo in vetta ma anche a valle. Sono tante le idee che abbiamo e tante le cose che andrebbero fatte. Sono tante anche le lamentele dei cittadini. Ad esempio la rete idrica, un problema mai risolto, non si è mai fatta una mappatura, non si sono mai cercate convergenze palermitane e romane per risolvere tutti i problemi idrici. Non è possibile che ci siano case in cui non arrivi l'acqua, questo è uno dei punti principali. Altro ragionamento che va fatto è sull'Università, che non può essere considerata come un peso, ma bisogna potenziare l'offerta formativa. All'università è collegato il teatro, visto che abbiamo una vocazione cinematografica usiamola per far rivivere il nostro teatro. Noi come Cives abbiamo spesso portato avanti una serie di iniziative legate all'ambiente e alla formazione in materia ambientale. Le amministrazioni dovrebbero investire nella formazione all'interno delle scuole sui temi ambientali. Questo è un ritorno per il territorio importante. Abbiamo individuato una serie di professionalità che sta lavorando sui punti programmatici.

Ma chi glielo fa fare candidarsi sindaco? Non sa che è una grande rogna amministrare una città?

La passione per la politica e il senso di responsabilità con cui io e il movimento Cives viviamo la politica. Da 10 anni Cives ogni lunedì si incontra e parla della città. Me lo fa fare il senso di responsabilità verso questa città. Ho 48 anni e due bambini, dobbiamo avere il senso di responsabilità verso i nostri figli di dargli una città migliore rispetto a quello che abbiamo ricevuto. Io sono entusiasta e ho l'ambizione di potere dire che noi questa crescita la possiamo realizzare ad Erice.