Salgono i morti in Sicilia a causa del Covid, oggi sono 78, mentre ieri erano sono 44. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 7.405 nuovi casi di positivi al Coronavirus, il giorno prima erano 7.057.
Attualmente i contagiati in tutta l’isola sono 265.146, il giorno precedente erano 262.775. Il numero di tamponi effettuati oggi è: molecolari 7.864 rapidi 39.227 (ieri erano: molecolari 7.278 rapidi 36.414). Scende il numero delle persone ricoverate: oggi siamo a quota 1.542 (-16), così come il numero dei pazienti in terapia intensiva (-5), il totale è oggi di 128 persone. I guariti sono 5.001 (ieri erano 2.654). Il totale dei vaccini nell’isola ad oggi è di 9.772.823. Questo invece il quadro dei contagi nelle nove province siciliane: Palermo 1.645; Messina 1.396; Catania 1.202; Siracusa 751; Ragusa 672; Agrigento 579; Caltanissetta 555; Trapani 447; Enna 158.
Cliccando qui, potete leggere i dati sul Covid aggiornati in provincia di Trapani. Diciamo che i report dell'Asp confermano che ci sono tanti contagi, ma pochissimi ricoverati.
La Sicilia si appresta a vivere la sua terza settimana in zona arancione, e anche se le differenze con la zona gialla sono nulle, soprattutto per chi è vaccinato, Confcommercio denuncia che la "maggioranza dei siciliani è in una sorta di lockdown di fatto", denunciando un netto calo dei consumi, con grande incertezza per gli imprenditori, soprattutto nel settore turistico, dove programmare è impossibile.
MASCHERINE MADE IN SICILY. Nelle farmacie siciliane arrivano le mascherine 100% locali, grazie all'accordo con le imprese afferenti al distretto Meccatronica, la Puleo a Marsala, la Cer a Ragusa e la Montalbano di Carini, produttrici di mascherine Ffp2 made in Sicily, disponibili nelle farmacie grazie all’accordo siglato a Palermo dai presidenti di Sicindustria, Gregory Bongiorno, del distretto Meccatronica, Antonello Mineo, e di Federfarma Palermo, Roberto Tobia. Il protocollo, sottolineano i cofirmatari, permetterà di tutelare, a un prezzo competitivo, la produzione dei dispositivi, garantendone la tracciabilità e rifornendo le farmacie
di prodotti certificati, di qualità e a chilometro zero, con tutto ciò che ne deriva in termini di risparmio dei costi accessori. Si partirà con una fornitura di 150 mila pezzi settimanali, ma l’obiettivo è quello di incrementare i volumi.
ANCORA TROPPE VITTIME. Sembra esserci un problema con il conteggio dei morti per Covid, in questa fase della pandemia. Le vittime, infatti, continuano ad essere tante. Come mai? Il fatto è che vengono contati come morti per Covid anche persone decedute per altre malattie, ma che hanno il Covid. E' questo, tra l'altro, l'argomento preferito dei negazionisti, che sostenevano, ad inizio della pandemia, che le autorità gonfiasero i morti, contando per Covid anche gente morta per infarto o altro.
Ovviamente non c'è nessuno complotto, sta accadendo ben altro. Come abbiamo detto da giorni, il virus sta diventando endemico, cioè molto diffuso, grazie ad Omicron, ma anche molto più leggero (soprattutto per chi è vaccinato). Questo comporta che i casi aumentano a dismisura, e vengono scoperti, spesso, su pazienti ricoverati per altre patologie. La conseguenza è che vengono segnati come malati Covid.
Ne parliamo qui.
I RISCHI DI CHI NON SI VACCINA. Arrivano nuovi dati sull'efficacia del vaccino anti Covid, elaborati dall'Università Cattolica di Milano: tra i 40 e i 49 anni il tasso di letalità del coronavirus è di 1,8 volte più alto di quello degli incidenti stradali. Nella fascia 10-19 supera di 2,8 quello delle polmoniti. Ne parliamo qui.
STRAGE IN FAMIGLIA. Salgono a sei le vittime della famiglia no - vax sterminata dal Covid in Sicilia. «Siamo devastati. Abbiamo perso tutto». A parlare è Noemi, 25 anni, nipote della settantottenne di Pietraperzia, morta per Covid. La nonna è deceduta a a poche ore di tempo dalla zia di 52 anni, entrambe all’Umberto I di Enna dove erano ricoverate dalla fine di dicembre. Noemi che ha perso, qualche giorno fa anche la madre, 55 anni, piange i sei membri della famiglia, e non cinque come si era appreso in un primo momento, uccisi dal Covid: i due nonni materni e la nonna paterna di 91 anni, la madre, la zia e lo zio, deceduto due settimane fa. Nessuno di loro era vaccinato. «Avevano paura — ha ammesso Noemi —. C'erano stati amici e conoscenti che avevano avuto gravi conseguenze dal vaccino e, dunque, tutti avevano scelto di non farlo». «Questa tragedia familiare — ha commentato Emanuele Cassarà, direttore sanitario dell'Umberto I — dimostra che l'unica arma per evitare conseguenze così nefaste è il vaccino».