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15/03/2022 20:05:00

La classe "ghetto" di Sappusi: scrivono i docenti della Sturzo - Asta 

 Dopo l'intervento del Consiglio d'Istituto, scrivono pure i docenti della Sturzo - Asta, finita agli onori delle cronache per il caso della classe "ghetto", con soli figli di persone con precedenti penali, denunciato dalla commissione antimafia dell'Ars.

Il caso è stato chiarito su Tp24 (qui l'articolo), ma continuano le reazioni.

Ecco quella dei docenti.

Noi docenti della famiglia Sturzo (perché tale ci sentiamo), non volevamo assolutamente inserirci nel filone delle sterili polemiche che hanno investito la nostra scuola in questi giorni, ma con amarezza ci sentiamo spinti ad intervenire per non vedere svilire l’azione quotidiana che con fatica e passione portiamo avanti e che vede nella parola “inclusione” uno dei nostri obiettivi primari.
Inclusione, perché non agiamo come semplici docenti di scuola secondaria, ma come “allenatori di vita”, cercando di coinvolgere dal primo all’ultimo dei nostri alunni, nell’ottica di pari opportunità per ciascuno. Inclusione, perché in ogni alunno svantaggiato e non ci sforziamo di coltivare talenti che gli permettano di affrontare la vita nella sua realtà e complessità. Inclusione, perché in ogni alunno disabile troviamo la “speciale normalità” che ci consente di vedere le opportunità e non gli svantaggi.

Per tale motivo le frasi lette in questi giorni ci suscitano molta amarezza, perché con un colpo di spugna cancellano ciò che ogni giorno realizziamo nella nostra didattica. Purtroppo in queste occasioni, le parole immeritate che mettono in ombra una scuola pesano più dei successi ottenuti. E distruggere è sempre più rapido che costruire. Sembra immodesto citare le importanti vittorie ottenute pochi mesi fa alla mostra internazionale di cinematografia breve del “Magma festival” o nel concorso nazionale di “Scrittori di classe”, entrambe conseguite con classi composte non certo solo da figli di professionisti, bensì eterogenee come la realtà. A chi giova oscurare tali successi con il grigio velo della polemica? Certe azioni didattiche non sarebbero infatti possibili senza una profonda alleanza educativa tra tutti gli attori della comunità scolastica (docenti, genitori, collaboratori e associazionidel territorio).

Oggi troviamo la forza e la volontà per continuare ad essere motivati nella nostra azione didattica, grazie anche alla fiducia e solidarietà che i genitori ci trasmettono, vedendo concretamente il cammino di crescita intrapreso dai propri figli, e grazie ai ragazzi stessi che ci testimoniano il loro affetto ed entusiasmo nel sentirsi parte della nostra famiglia. Per tale motivo diamo piena solidarietà alla Dirigente e ai colleghi della scuola primaria, con i quali collaboriamo nell’ottica di uno sviluppo armonico e continuo dei piccoli alunni e alunne che arrivano alla scuola secondaria.

L’inclusione quindi è parte di noi, pertanto la parola “ghetto” non apparterrà mai al vocabolario di questa scuola. Tutto ciò non ci demotiverà, bensì ci darà ulteriore forza per continuare a credere con
passione nei nostri valori.

I docenti della scuola secondaria di I° grado dell’I.C. “Luigi Sturzo-Asta”