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29/03/2022 07:09:00

Mazzette per vincere i concorsi ad Alcamo. Ecco la rete 

13,15 - A casa di Giuseppe Pipitone, il principale indagato nell'ambito dell'operazione definita “Concorsopoli”, i carabinieri avrebbero rinvenuto e sequestrato un libro-mastro, con nomi e cifre.

I candidati che figuravano in quell'elenco sono tutti risultati idonei al concorso nazionale per vigile del fuoco. Grazie alla sponsorizzazione di Giuseppe Pipitone che per la raccomandazione – necessaria per ottenere l'agognato posto fisso - chiedeva all'aspirante pompiere di turno la somma di 3 mila euro.

Un'attività illecita, la sua, dietro al paravento della scuola per la preparazione ai concorsi, realizzata da Pipitone ad Alcamo. Scuola frequentata da persone del luogo, ma anche provenienti dai comuni limitrofi. E Pipitone, direttore ginnico sportivo e vice dirigente del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, i candidati li preparava fisicamente. Ma non si limitava solo a questo.

Dalle indagini, infatti, sarebbe emerso che sfruttando sia le proprie conoscenze all’interno delle amministrazione pubbliche sia il fatto di essere stato nominato in una delle sottocommissioni d’esame per le prove psico-motorie, si sarebbe impegnato a “sponsorizzare” alcuni candidati nelle diverse prove concorsuali. Bastava mettere mano al portafogli. Da questa mattina, Giuseppe Pipitone è in carcere.

11,40 - Continuava a tenere corsi per preparare gli allievi al concorso dei Vigili del Fuoco, anche se si trovava sotto indagine proprio per aver truccato il concorso per i vigili del fuoco.

E' il dirigente dei Vigili del Fuoco Giuseppe Pipitone, alcamese, arrestato oggi nell'operazione "Concorsopoli" dei Carabinieri di Alcamo

Ne avevamo scritto su Tp24 già due anni fa.

Il dirigente dei Vigili del Fuoco, Giuseppe Pipitone, alcamese, era stato incaricato per svolgere il ruolo di vice direttore negli Staff Didattici dell' 89^ corso Allievi Vigili del Fuoco per la Regione Sicilia.

Non è un caso di omonimia: si tratta proprio dello stesso Pipitone all'epoca era già sotto indagine della Procura di Trapani per mazzette nei concorsi per posti di Vigile del Fuoco nella piccola cittadina di Alcamo, con particolare riguardo alla graduatoria per 250 posti.

La singolare circostanza era stata denunciata dal Sindacato Unitario di Base - CUB: "Un impresentabile funzionario pubblico é ancora al suo posto mentre decine di dipendenti pubblici sono stati licenziati o sanzionati per aver denunciato, durante la pandemia le carenze di Dpi anti-covid nelle case di riposo e in sanità, oppure per avere partecipato, fuori dall'orario di lavoro, a manifestazione politiche o contro le grandi opere come la TAV".

Il sindacato CUB - Confederazione Unitaria di Base - aveva anche chiesto anche la sospensione delle assunzioni dalle graduatorie sotto inchiesta finchè non saranno accertati i fatti dalla giustizia.

L'indagine che oggi ha portato alle 14 misure cautelari prende spunto anche dalle segnalazioni del sindacato.

 

 

11,20 - Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Alcamo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Trapani su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di 14 persone (1 in carcere, 3 ai domiciliari e 10 sottoposti all’obbligo di dimora) per cui si è ritenuto sussistano gravi indizi di colpevolezza, a vario titolo, per i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, traffico di influenze illecite e abuso d’ufficio.

L’indagine, avviata dai Carabinieri nel giugno 2020, prende le mosse da indagini dalla Sezione Forestale presso la Procura di Trapani su presunti episodi corruttivi per il superamento delle prove d’esame (svolte tra il 2017 e il 2018) di alcuni concorsi pubblici.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Giuseppe Piitone direttore ginnico sportivo e vice dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sfruttando sia le proprie conoscenze all’interno delle amministrazione pubbliche che il fatto di essere stato nominato in una delle sottocommissioni d’esame per le prove psico-motorie, si sarebbe impegnato a “sponsorizzare” alcuni candidati nelle diverse prove concorsuali, nonché a preparare fisicamente gli stessi, a fronte della promessa e successiva dazione di denaro (fino a 3500 euro a candidato per un posto nei vigili del fuoco e 5000 euro nella polizia).

In sintesi, secondo l’ipotesi accusatoria, Pipitone (destinatario della misura restrittiva in carcere) avrebbe celato dietro un’apparente scuola di preparazione per concorsi, un vero e proprio meccanismo illecito di collocamento nella pubblica amministrazione avvalendosi dei propri contatti con soggetti che rivestivano ruoli essenziali nelle procedure concorsuali in vari corpi dello Stato, in primis quello di appartenenza.

Tra i soggetti che, a vario titolo, avrebbero contribuito a falsare i concorsi, risultano complessivamente 10 dipendenti di diversi Corpi dello Stato, tra cui un Ispettore dei Vigili del Fuoco (poi sospeso dal servizio per altro procedimento analogo iscritto presso la Procura di Benevento), due poliziotti (quest’ultimi rispettivamente sottoposti alle misure cautelari degli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora dai colleghi della Squadra Mobile della Questura di Trapani) e gli stessi presunti corruttori, risultati vincitori di concorso grazie alle ipotizzate “sponsorizzazioni”.

Le indagini dei Carabinieri proseguono al fine di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.

08,25 -  Ecco i nomi delle persone arrestate e di quelle raggiunte dall'obbligo di dimora nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Trapani su un giro di raccomandazioni, con tangente, per superare i concorsi per diventare poliziotto e vigile del fuoco.

In carcere finisce Giuseppe Pipitone, 54 anni, di Alcamo. Agli arresti domiciliari l’alcamese Vincenzo Faraci, 47 anni; Filippo Alessandro Lupo, originario di Marettimo, 59 anni, e Francesco Renda, pure lui nato ad Alcamo, 26 anni.

Obbligo di dimora per Vittorio Costantino (Palermo), 53 anni, Roberto Di Gaetano (Alcamo), 21 anni, Mauro Parrino (Alcamo) 29 anni, Antonino Pirrone (Alcamo) 24 anni, Davide Castrogiovanni (Alcamo), 26 anni, Silvia Pisciotta (Erice), 31 anni, Giacomo Rizzotto (Salemi), 29 anni, Mattia Turin (Dolo) 26 anni, Andrea Doretto (San Donà di Piave), 31 anni, Alessio La Colla, (Alcamo), 28 anni.

L’indagine riguarda delle irregolarità nei concorsi in polizia e nei vigili del fuoco. Uno degli indagati, Giuseppe Pipitone, sfruttando le proprie conoscenze all’interno delle amministrazioni pubbliche e la sua nomina in una sottocommissione di esame si sarebbe impegnato a sponsorizzare alcuni partecipanti a concorsi pubblici. Se poi avesse vinto il concorso, il candidato avrebbe dovuto pagare settemila euro.

Ad Alcamo c'era una scuola di preparazione per concorsi.  Le indagini sono partite da una serie di esposti dei sindacati di base dei vigili del fuoco. Gli investigatori hanno accertato la presenza nella graduatoria finale di approvazione dei risultati del concorso per vigili del fuoco di tutti i nominativi riportati nell’elenco sequestrato a casa di uno degli indagati.  Insomma, bastava pagare per essere sicuri di vincere. Dopo la prova preselettiva si accedeva alle prove motorie-attitudinali, poi al colloquio con le valutazioni dei titoli e infine alle visite mediche. 

Ora si capisce perchè nel 2016, al concorso per Vigili del Fuoco, ci fu un vero e proprio exploit di vincitori ad Alcamo.

07,15 - Scoperto un giro di raccomandazioni per dei concorsi pubblici ad Alcamo.

E' quanto fanno sapere i Carabinieri, che all'alba di oggi, 29 Marzo,  hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari  di Trapani su richiesta della Procura  nei confronti di 14 persone.

Per una persona sono scattate le manette e il carcere, tre sono ai domiciliari, altre tre persone sono state sottoposte all'obbligo di dimora.

Sono tutte accusate, a vario titolo, dei  reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, traffico di influenze illecite e abuso d’ufficio.

"Uno degli indagati, sfruttando le proprie conoscenze - raccontano gli investigatori a Tp24 - si era impegnato a sponsorizzare alcuni concorrenti, dietro la promessa di soldi. Tutto girava intorno ad una scuola per la preparazione ai concorsi, creata ad Alcamo". I concorsi riguardavano l'assunzione in polizia e nei vigili del fuoco.