Oggi si festeggia la terza Pasqua in pandemia. Ma rispetto agli anni passati molte cose sono diverse, e c’è aria di una ritrovata libertà. O quasi, perchè ancora sono in vigore alcune regole da rispettare.
Regole da seguire, ricordando come abbiamo trascorso Pasqua e Pasquetta negli ultimi due anni, con i lockdown e l’impossibilità di riunirci con amici e parenti. Tornano quindi i pranzi di Pasqua e le grigliate di Pasquetta, le gite fuori porta, i ristoranti. Sono tornate le processioni e gli eventi religiosi in questi giorni.
Ma come dicevamo ci sono ancora alcune regole da seguire fino al 30 aprile, soprattutto per il green pass.
Per festeggiare in bar e ristoranti all’aperto e in tutti gli spazi esterni non c’è più l’obbligo di green pass nè di mascherina. Ingresso libero a chiese e luoghi di culto. Ci vuole ancora il green pass rafforzato per feste al chiuso, banchetti, cinema, teatri, discoteca, centri culturali, sport al chiuso, palestre e piscine. Basta il green pass base (cioè quello che si ottiene con il tampone negativo) per bar e ristoranti al chiuso, assistere a spettacoli all’aperto, andare allo stadio. Anche per viaggiare su treni, aerei, navi, traghetti, autobus turistici. Niente certificato verde per alberghi e altre strutture. Bisogna ancora indossare la mascherina al chiuso.
Queste le regole principali per le festività. Anche se da molti arriva l’appello alla prudenza. Il virus sta scendendo in questo periodo, ma non in tutta Italia, e si registrano sempre più reinfezioni.
Gli ultimi dati siciliani
Sono 4.399 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 28.778 tamponi processati in Sicilia.
Ieri i nuovi positivi erano 3.705.
Il tasso di positività sale al 15,2% mentre ieri era al 14,2%.
L'isola è oggi all'ottavo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 132.201 con un decremento di 3.034 casi. I guariti sono 8.147 mentre le vittime sono 9 e portano il totale dei decessi a 10.353.
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 967, 40 in meno rispetto a ieri, in terapia intensiva sono 57, uno in più rispetto a ieri.
A livello provinciale si registrano a Palermo 1.143 casi, Catania 992, Messina 1.174, Siracusa 428, Trapani 378, Ragusa 259, Caltanissetta 168, Agrigento 370, Enna 210.
La situazione in provincia di Trapani
Scende il numero delle persone positive al Covid19 in provincia di Trapani. Sono 5947 i casi, secondo quanto comunica l'Asp di Trapani (ieri erano circa mille in più). Infatti si sono registrati nell'ultimo aggiornamento 1484 negativizzati e un nuovo decesso, con 455 nuovi casi di contagio. Sono 724 i sintomatici.
Sul fronte ospedaliero: una persona si trova ricoverata in terapia intensiva, 13 in semi intensiva, 69 in degenza ordinaria, 14 in Rsa Covid Hotel.
Questa la situazione per città (tra parentesi il dato di ieri in ciascun comune): 1.478 positivi a Marsala (1.663), 952 a Trapani (1.095), 639 ad Alcamo (832), 436 a Mazara del Vallo (531), 328 ad Erice (395), 308 a Castelvetrano (341), 267 a Castellammare del Golfo (335), 254 a Valderice (275), 193 a Pantelleria (238), 186 a Campobello di Mazara (224), 180 a Paceco (206), 112 a Calatafimi Segesta (113), 104 a Partanna (123), 84 a Petrosino (114), 80 a Salemi (96), 72 a Custonaci (85), 72 a San Vito Lo Capo (78), 69 a Favignana (69), 45 a Santa Ninfa (49), 39 a Buseto Palizzolo (48), 19 a Gibellina (31), 11 a Poggioreale (14), 11 a Vita (12), 8 a Salaparuta (10), 0 a Misiliscemi (0).
Il virus in Italia
Sono 63.815 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.
Ieri erano stati 61.555.
Le vittime sono invece 133, lo stesso numero registrato ieri.
Sono 424.482 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 397.482. Il tasso di positività è al 15%, in calo rispetto al 15,5% di ieri. Sono 411 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 8 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 39. I ricoverati nei reparti ordinari sono 9.878, ovvero 102 in meno rispetto a ieri.
Nell'ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi Covid segnalati in Italia risulta pari a 4,4%, in aumento rispetto alla settimana precedente in cui la percentuale era pari a 4,1%. Lo evidenzia il report esteso dell'Istituto superiore di sanità, che integra il monitoraggio settimanale. L'analisi a partire dal 6 dicembre scorso (data considerata di riferimento per l'inizio della diffusione della variante Omicron), evidenzia un aumento del rischio di reinfezione.
L'aumento del rischio di reinfezione colpisce in particolare, rileva l'Iss nel suo rapporto esteso, i soggetti con prima diagnosi di Covid-19 notificata da oltre 210 giorni rispetto a chi ha avuto la prima diagnosi fra i 90 e i 210 giorni precedenti; nei soggetti non vaccinati o vaccinati con almeno una dose da oltre 4 mesi rispetto ai vaccinati con almeno una dose entro i 120 giorni. Aumento del rischio di reinfezione anche nella popolazione femminile rispetto a quella maschile e nelle fasce di età più giovani (dai 12 ai 49 anni) rispetto alle persone con prima diagnosi in età compresa fra i 50-59 anni. Per nessuno dei sottolignaggi di Omicron (come BA.1, BA.2 e BA.3 e di ricombinanti omicron-omicron, come Xj eXl), aveva spiegato ieri Anna Teresa Palamara, direttore Malattie Infettive dell'Iss, illustrando il monitoraggio settimanale, "è stato documentato un aumento nelle capacità di trasmissibilità o di dare malattia severa". In totale, dal 24 agosto 2021 al 13 aprile 2022 sono stati segnalati 338.967 casi di reinfezione da Covid-19.