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07/06/2022 09:01:00

Sicilia, il "rivoluzionario" treno Frecciabianca sarà fermo per tutta l'estate

Lo scorso 8 novembre era stato presentato come una sorta di rivoluzione per il trasporto ferroviario in Sicilia, il Frecciarossa in realtà non solo non è veloce come avrebbe dovuto essere nei piani, non solo viene utilizzato da una media che varia tra le dieci e le venti persone appena al giorno, ma ora addirittura si ferma per tutta l'estate lungo la linea tra Palermo e Catania.  

Dal 12 giugno al 12 settembre, infatti, sarà sospesa la circolazione dei treni a causa dei cantieri per il raddoppio dei binari e questo comporterà lo stop per i Frecciarossa entrati in servizio pochi mesi fa.

Questo  stop e i disagi che riguarderanno altre importanti tratte siciliane, dimostrano se solo ce ne fosse stato bisogno di come è lo stato di salute dei trasporti pubblici sull’isola, in particolare quelli su rotaia, che avrebbero bisogno di investimenti colossali per essere portati al passo con i tempi e recuperare il tempo perso. 

Il Frecciabianca alla presentazione in pompa magna di Musumeci e dell'AD di Ferrovie Corradi doveva collegare le città siciliane con punte di velocità fino a 200 orari, in realtà il tempo di tre ore e sei minuti per collegare Catania a Palermo non è migliorato di molto, ma il prezzo del biglietto, quello sì, è aumentato. Sono pochi i siciliani che lo utilizzano, come dicevamo, una media di 10/20 passeggeri al giorno, su una conformazione che, dalle iniziali otto carrozze è passata a quattro, e consentirebbe a pieno carico di trasportare 350 passeggeri.

I cantieri di lavoro che fermano il Frecciarossa avranno come obiettivo il raddoppio dei binari, in particolare tra Bicocca e Catenanuova. In questa tratta si viaggia a non più di 90 chilometri orari e i treni sono spesso costretti a fermarsi per il binario unico. Il raddoppio di questi nuovi binari dovrebbe consentire di raggiungere i "famosi" 200 chilometri orari annunciati. L’opera fa parte di un grande e costoso progetto, da 9,3 miliardi di euro, per un collegamento più veloce e frequente tra Palermo, Catania e Messina.

I lavori saranno lunghi e costosi, e comporteranno disservizi nel periodo estivo che riguarderanno altre tratte ferroviarie. Sarà sospesa la circolazione tra Cinisi e Castelvetrano, sulla linea Palermo-Trapani, a causa di interventi in alcune gallerie, sulla Lentini-Caltagirone e sulla Caltanissetta Xirbi-Caltanissetta Centrale. Inoltre i treni saranno sospesi durante molti weekend estivi sulla Lercara Diramazione-Castronovo, della linea tra Palermo e Agrigento, e sulla Lentini-Agnone. Altre linee saranno ridotte nel numero di treni, con possibili nuove programmazioni di orario. E l'alternativa al treno rimane l'autobus sostitutivo tra Palermo e Catania con tempi che variato tra le 4 e le 6 ore a seconda delle fermate e dei cambi. 

Il commissario di RFI per l’opera, Filippo Palazzo, ha detto che i lavori sono fondamentali per andare avanti con il raddoppio e che si svolgono nei mesi estivi per limitare i disagi a studenti e pendolari. 

«Sarà un’estate di gite in pullman», afferma con ironia Giosuè Malaponti del comitato pendolari siciliani. «La cosa che ci ha fatto rimanere perplessi è la chiusura totale: solitamente i lavori vengono fatti per brevi tratti con tempi più lunghi, ma senza sospendere il servizio. I turisti che dovranno raggiungere Palermo da Catania o viceversa non prenderanno mai un autobus, che tra l’altro non è diretto perché è obbligato a fare diverse fermate».