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13/07/2022 06:00:00

Sicilia 2022. Meloni non insiste sul Musumeci bis. A sinistra il solito poco entusiasmo

Fine settimana importante per la coalizione di centrodestra, i leader si incontreranno per decidere su cosa fare per la Sicilia.


Il presidente uscente, Nello Musumeci, chiede a Fratelli d’Italia di essere riconfermato e quindi tentare il bis, una parte della coalizione non sposerebbe il progetto e allora da lì la necessità di confrontarsi nuovamente per venire a capo di una questione che adesso sta diventando imbarazzante.

Ambienti romani confermano che c’è una volontà di andare oltre Musumeci, un nome che in questo momento non è unitario e che per tante ragioni comporterebbe una divisione delle anime del centrodestra.

Giorgia Meloni pare che abbia proprio rinunciato a cavalcare l’onda siciliana, preferisce confrontarsi in Lazio, dove gli alleati lascerebbero campo libero, e appoggerebbero, il suo di candidato, Francesco Lollobrigida, mentre in Lombardia verrebbe schierato un candidato presidente della Lega e in Sicilia la palla passerebbe a Forza Italia. Questo è l’orientamento dei leader nazionali, dopo essersi già confrontati con la dirigenza siciliana.
Le amministrative siciliane, poi, non sono andate proprio benissimo per Fratelli d’Italia, che perde pure a Sala d’Ercole una deputata, Rossana Cannata, eletta sindaca di Avola, al suo posto è arrivato Edy Bandiera che infoltisce la truppa di Forza Italia.


Non va meglio nemmeno in casa Lega, assodato che per le regionali andranno in tandem con l’UDC, partito che nel frattempo ha una resa interna: Igor Gelarda non è stato eletto a Palermo, torna ad essere un ex consigliere comunale e si toglie dalle scarpe qualche sassolino chiedendo l’azzeramento delle cariche dirigenziali siciliane, il giorno dopo lo stesso Gelarda viene immortalato accanto a Cateno De Luca, a Mondello e viene espulso da tutte le chat della Lega.
A spingere sulla candidatura di Musumeci è proprio Cateno De Luca, un confronto e una battaglia elettorale che chiede da mesi, certo di poterlo sconfiggere.


Le presidenziali del centrosinistra non scaldano nemmeno lo stesso popolo di quell’area, Caterina Chinnici non ha caricato abbastanza i dem, solo una parte dell’apparato la sostiene. Poi la crisi romana dettata dal Movimento Cinque Stelle non aiuta, seppure il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, ha già affermato che quell’alleanza non si tocca: in Sicilia non ci sono i problemi di Roma.
Continuano il loro tour Barbara Floridia, Caterina Chinnici, Claudio Fava, lunedì sono stati a Ragusa per un confronto pubblico sulla mobilità e le infrastrutture della Sicilia.


Riunione ad Enna per +Europa ed Azione, i vertici siciliani dei due partiti si confronteranno per decidere la linea comune da seguire alle prossime regionali: “ A settembre – spiega il segretario regionale di Azione Giangiacomo Palazzolo – Carlo Calenda ed Emma Bonino costituiranno il Polo del Buon Governo, un'area politica basata su una cultura intrisa di capacità amministrativa ed ispirata da un pensiero liberal democratico che possa chiudere la stagione del populismo. La Sicilia che a novembre sarà chiamata al voto per le elezioni regionali potrebbe essere il primo banco di prova per questa nuova proposta politica e oggi con gli amici di +Europa faremo il punto sulla situazione regionale”.
Oltre ai vertici regionali, saranno presenti i segretari provinciali e gli amministratori locali siciliani.