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05/08/2022 06:00:00

Musumeci si è dimesso. E' Election Day, un mese e mezzo di fuoco per la doppia campagna elettorale in Sicilia

Si è dimesso ieri pomeriggio il presidente della Regione Nello Musumeci, ieri ha tenuto una riunione di giunta l’ultima con i suoi assessori, ai quali non aveva accennato nulla.

Poi nel tardo pomeriggio di ieri sono state formalizzate le dimissioni, essenzialmente tutto legato alla campagna elettorale e ai costi legati all’allestimento dei seggi.


Nessun rammarico, continuerà a lavorare fino al 25 settembre:
“Fino all’ultimo giorno lavorerà con lo stesso impegno e entusiasmo del primo giorno. Sto visitando tutti quei Comuni che non ho visitato a causa del Covid, quanta umanità che incontro che ripaga dai tanti sacrifici e dai tanti bocconi amari”.
Sulla ricandidatura Musumeci è fermo a quello che ha ribadito nell’ultima conferenza stampa, è pronto a correre per un centrodestra unito, pronto a tornare a governare: “Qualcuno all’interno della coalizione dice che io ho un brutto carattere, per me l’unità della coalizione è più importante di qualunque altra cosa se sono divisivo posso fare un passo di lato”.

 

 

 


Ringrazia la sua leader Giorgia Meloni, lo ha lasciato libero nella sua scelta di dimettersi o meno, non ha barattato alcun posto in senato, lo ha fatto per senso di rispetto verso gli elettori e verso le istituzioni.

E proprio lei commenta così: "La scelta di Nello Musumeci di far votare per le Regionali insieme alle elezioni politiche è di grande buon senso e lodevole spirito istituzionale. Consente un notevole risparmio di denaro pubblico, che potrà meglio essere utilizzato ed evita ai siciliani due campagne elettorali nel giro di tre mesi, con prevedibile aumento di astensioni e doppia chiusura delle scuole. Quella di Musumeci è una decisione che dimostra ancora una volta il suo amore per la Sicilia e anche per questo merita la fiducia dei siciliani".

 

 
Oggi alle 11 è convocata l’Assemblea regionale con un solo punto all’ordine del giorno: “Comunicazioni del presidente della Regione”, lì il presidente potrebbe affrontare l’Aula e parlare non solo ai deputati tutti ma ai siciliani.
La seduta potrebbe slittare alle 15, Musumeci tiene a presenziare alla cerimonia della posa della prima pietra della cittadella giudiziaria di Catania, poi sarà il tempo dell’ARS.
E’ Election Day, si voterà il 25 settembre sia per le nazionali che per le regionali, adesso è il turno dei partiti, in corsa non solo per le liste ma soprattutto per il nome da spendere come coalizione per la corsa alla presidenza.
La Lega manda avanti Alessandro Pagano, l’Mpa il magistrato Massimo Russo, Forza Italia Stefania Prestigiacomo. Sono tutti nomi fatti dai relativi partiti ed esponenti che hanno già dato la loro disponibilità. Adesso è il tempo della sintesi.
È arrivato, dunque, il giorno dell’addio, da qui si partirà per i 45 giorni di campagna elettorale, il 14 agosto il deposito dei simboli, il 26 le liste.


Una ulteriore conversazione telefonica con Giorgia Meloni, poi la decisione finale, intanto in visita a Terrasini aveva già annunciato al sindaco, Giosuè Maniaci, che quella era l’ultima visita istituzionale.