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22/08/2022 09:00:00

Castelvetrano, Italia Nostra scrive sull’accesso alla riserva negato al disabile

 Sarebbe più semplice ed onesto dire che l’accesso alla Riserva non è consentito a persone affette da disabilità. Lo scrive la sezione castelvetranese di Italia Nostra, commentando la notizia sull’ingresso alla Riserva del fiume Belice vietato al ragazzo in carrozzina (ne avevamo scritto qui).

“Ciò che colpisce non è solo la superficialità con la quale viene gestita una risorsa in grado potenzialmente di essere un’attrazione turistica – aggiunge l’ingegnere Pietro Di Gregorio, presidente della sezione - ma l’insensibilità ed il tentativo di giustificare l’increscioso episodio”.

 

Il riferimento è alla replica del direttore della Riserva Roberto Fiorentino, in cui, come riporta la stessa associazione, si precisa che il pass viene rilasciato dai comuni, mentre l’ente gestore, se il mezzo è assicurato, rilascia “un permesso provvisorio, valido anche per tutta la stagione, a consentire l'ingresso e la sosta dell'auto alla persona in difficoltà e anche ad un solo accompagnatore”.

Lo stesso Fiorentino, riporta sempre Italia Nostra, aveva aggiunto: “Ma io chiederei ma nel caso di incidente all'interno della Riserva, chi avrebbe avuto le responsabilità se il mezzo non aveva alcun permesso a transitare?”.

 

Quindi, se abbiamo ben compreso (le argomentazioni non sono chiarissime) – si legge ancora nella nota di Italia Nostra - un turista disabile per accedere alla riserva con un mezzo idoneo a fargli raggiungere la spiaggia, deve avere una certificazione rilasciata dal comune di appartenenza ed un’assicurazione valida (di che tipo?) e quindi richiedere, per iscritto sicuramente, un permesso provvisorio all’Ente Gestore (la ex Provincia di Trapani), la quale lo rilascerebbe nei tempi consoni”.

 

La sezione di Castelvetrano di Italia Nostra – conclude Di Gregorio -  ritiene che l’Ente Gestore, oltre alle doverose scuse ai malcapitati turisti, deve dotarsi immediatamente di una normativa che consenta l’accesso anche a soggetti disabili, come è giusto che sia e come è previsto dalle leggi della Stato Italiano”.