Infrastrutture, transizione verde e digitale, mobilità sostenibile la Sicilia punta su questo per il suo cambiamento e lo fa puntando ai Cinque miliardi e novecento milioni di euro dei fondi Fesr dei prossimi sette anni.
La programmazione comunitaria 2021-2027 si trova al momento in commissione Vas, presieduta da Aurelio Angelini, già esperto per le problematiche dei rifiuti di Nello Musumeci.
I termini stabiliti dalla legge prevedono 45 giorni dal 26 settembre, data in cui il documento è stato inoltrato per la valutazione legata ai temi di impatto ambientale contenuti nella nuova programmazione. Stesso termine è riservato alla relazione che il Comitato tecnico scientifico dovrà predisporre a supporto di quanto è stato messo nero su bianco dal dipartimento della Programmazione guidato da Federico Lasco.
L’attuale stesura della programmazione comunitaria, approvata dall’esecutivo di Musumeci per i tempi tecnici programmati, il 20 settembre, per la parte degli adempimenti comuni è stata concordata con la commissione europea. Per quanto riguarda la vecchia programmazione il primo step, utile, ormai quasi dietro l’angolo, è la scadenza del 31 dicembre (programmazione 2014-2020) finalizzata alla domanda di pagamento che è poi l’adempimento pratico a cui si subordina l’erogazione dei fondi da parte di Bruxelles.
Al Fesr si aggiungono i due programmi di cooperazione territoriale del 2021-27 gestiti dalla Regione Siciliana, cioè gli Interreg Next Italia-Tunisia e Italia-Malta, che insieme prevedono 93 milioni di euro di finanziamenti.